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Replying to Una piccola recensione: Joe Haldeman- Guerra Eterna

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  1. Posted 2/6/2022, 11:00

    Come verrebe combattuta una guerra interplanetaria?
    A questa domanda hanno risposto tanti autori di fantascienza con risultati diversi, anche molto fantasiosi.
    Prendiamo, ad esempio, le due saghe fantascientifiche più famose della celluloide, cioè Star Trek e Guerre Stellari.
    Nella prima si è scelto di prendere come modello le battaglie navali del '600 e '700: enormi navi che si fronteggiano a cannonate fino al momento dell'arrembaggio. La scelta era strumentale, dato che l'Enterprise era una moderna nave che solcando il mare infinito delle galassia esplorava mondi nuovi.
    In Star Wars si sono prese ancora a modello le battaglie navali, ma stavolta quelle della II guerra mondiale. In questa saga infatti veloci caccia monoposto si fronteggiano nello spazio, lanciati a colpire astronavi ammiraglie e incrociatori ( per non parlare del planetoide artificiale detto la Morte Nera).

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    C'è poi un altro punto su cui spesso si sorvola ed è la relatività del tempo. Sempre prendendo come esempio le due saghe di cui sopra, entrambe considerano che il tempo scorre nello stesso modo ovunque. Per cui le comunicazioni, ad esempio, tra Enterprise e le basi terrestri sono immediate e il tempo soggettivo dell'astronave è uguale a quello del nostro pianeta.
    Ma secondo la fisica quantistica nessuno delle due soluzioni si avvicina neanche lontanamente alla realtà.
    Haldeman parte da invece proprio dai concetti della teoria della relatività che altri autori ignorano o minimizzano per mostrarci come sarà combattuta una guerra del futuro su pianeti lontani.
    Lo scenario che ci mostra è a dir poco desolante: la guerra con gli alieni scoppia quando un'astronave terrestre viene abbattuta senza un motivo apparente e senza chiedersi quali erano le motivazioni dell'aggressione o provare a comunicare con gli alieni, si passa ai fatti direttamente reagendo militarmente all'attacco.
    Il teatro delle operazioni, tuttavia, è lontano anni luce dalla Terra per cui mentre per chi combatte passa qualche anno, sul nostro pianeta passano decenni, addirittura secoli.
    Il risultato è che i soldati terrestri, man mano che va avanti il conflitto, si trovano sempre più estranei a quel pianeta che dovrebbero difendere, tanto da preferire di restare in eterno sul fronte piuttosto che tornare e trovare la Terra popolata da alieni perchè tali sembrano ai reduci vecchi di centinaia di anni. Anzi a causa del ritardo delle informazioni e delle comunicazioni continuano a combattere anche a guerra finita.
    Insomma un bel libro che ci mostra come la guerra sia deleteria anche per chi ritorna a casa vivo ma non intatto, anche se viene combattuta in un futuro anteriore. E come succede ora chi si ricorderà dei reduci mandati a morire anche inutilmente in posti così lontani da non sapere nemmeno il loro nome?





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