BACK TO THE BASICS: il blog


Replying to HYPERION-L'ODISSEA DELLA FANTASCIENZA di Luigi Riggio

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  1. Posted 10/4/2022, 19:08

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    C’era una volta, tanto tempo fa, quando lettori e case editrici erano (meno) crudeli e meschini, una rivista che voleva occuparsi di qualcosa di diverso dai “mutandoni” (termine un tantino dispregiativo che sta ad indicare i supereroi): fantascienza, thriller e un po’ di horror. Il nome della testata era “Hyperion” ed il sommario era tutto tranne che trascurabile (tranne un paio di casi).

    2112/NEXT MEN- La prima è una mini di 2 numeri che funge da prologo/epilogo della seconda. Infatti in 2112 seguiamo il percorso del cadetto Thomas Kirkland, che in un futuro apparentemente utopistico si arruola per combattere contro mutati reietti e simili: senonchè si scopre che tutto quello in cui credeva era una bugia, i reietti derivavano da esperimenti fatti al fine di creare supeumani e tutto era iniziato con… I Next Men. Parto della mente e della mano di John Byrne, devo ammettere che da giovane mi sembravano quasi una copia degli X-Men ma meno potenti; tuttavia, rileggendo con il senno del poi ho potuto apprezzare di più il fatto che Nathan, Bethany, Jasmine, Jack e Danny (questi i loro nomi) non fossero altro che poveri ragazzi che non sanno di essere parte di un’esperimento governativo e di vivere in una realtà virtuale finchè un’incidente non li libera. Ora dovranno pian piano fare i conti con la realtà. Il colpo di scena maggiore, però, è scoprire che dietro a tutto sembra esserci non proprio il governo, ma… Sathanas, il capo dei reietti del 2112!! Da qui sorge un dubbio: nella mini sembra essere esploso, quindi… Viste le sue condizioni, è morto nel futuro, oppure è tornato indietro nel tempo? Oppure è una sua versione passata? Ai posteri e ad un successivo recupero l’ardua sentenza.

    THE MASK- Una delusione, sia graficamente che come storia. Con in mente il film con Jim Carrey, mi ritrovo ad avere a che fare con le ripicche di un mediocre che alla fine finisce pure fregato. Vabbè, almeno l’idea di partenza era buona
    NEXUS- Apprezzo Steve Rude fino ad un certo punto, ma devo dire che i testi di Mike Baron ed i suoi disegni hanno partorito una bella vicenda dal sapore retrò tra femme fatali, teste telepatiche, alieni, poteri incredibili e dalle origini misteriose… Dopo i Next Men, è qualcosa che mi piacerebbe recuperare, magari a tempo perso.
    IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW (Bo Hampton)/ PRIMAL (di Clive Barker)- Graficamente coinvolgenti, anche se Primal a volte è di difficile comprensione, rappresentano una semi delusione. Nel primo caso, avendo in mente il film con Johnny Depp, anche in Sleepy Hollow mi sono trovato davanti un mediocre: l’Ichabod Crane qui rappresentato si rivela essere niente di più di un’insegnante di campagna che si vuole sistemare, ma la sua bella se ne frega poco e niente di lui e (detto tra noi) non sembra manco valere la fatica. Pensate a Stardust di Neil Gaiman e ci siete quasi. Di buono c’è che almeno ora conosco la vicenda originale… Quanto a Primal è abbastanza disturbante vedere i deliri di un sedicente professore convinto che i primitivi fossero dotati di poteri extrasensoriali legati alla Paura, qui personificata da un’entità che lui vorrebbe richiamare. Di interessante ci sono proprio la grafica e la narrazione dei “primitivi” rievocati dal professore, ma quando finalmente la creatura sembra comparire… Stop. Da una parte è il compimento della vicenda, dall’altra lascia l’amaro in bocca del tipo “beh, tutto qui? E ora che succede?!?”. Un consiglio, se vi capita il recupero: Il Mistero di Sleepy Hollow si può leggere come una favola, è pur sempre un racconto, mentre con Primal ci vuole impegno sia per capire cosa succede sia per capire i disegni, visto il tratto quasi “onirico” e particolare.
    BLACK CROSS- Ovvero il Punitore incontra Mad Max. Non male, ma finisce proprio quando le cose iniziano a farsi interessanti. Da leggere.
    JAMES BOND- Lo confesso, ho recuperato Hyperion quasi solo per leggerlo. Il duo Moench e Gulacy (famosi per Shang-Chi) è una garanzia e viene ripreso tutto il ritmo, la narrazione elo humor delle avventure di 007. Giusto una licenza in merito ad alcune mosse e all’abbigliamento di Bond (che nei film non vediamo mai in muta smanicata e guanti), ma niente di serio. Avessero fatto una serie intera, molto probabilmente l’avrei recuperata
    SIN CITY- La perla, il must di tutto il sommario. Rileggendo quello che poi sarebbe stato chiamato “Il Lungo Addio”, capostipite di tutto l’universo creato da Frank Miller, mi sono tornato a chiedere perché non abbia continuato ad ampliare questo invece che Il Cavaliere Oscuro
    A queste storie vanno aggiunti articoli vari, biografie, ecc. Certo, quella di Asimov è rimasta monca a causa di un’errore dell’impaginazione, ma comunque ti fa sentire (o almeno fa sentire a me) una tristezza per il fatto che sia durata solo 9 numeri… Personalmente, penso che sia dovuto tanto alla mancanza di lettori (a cui si sarebbe comunque potuto porre rimedio), quanto alla distribuzione: nelle edicole di Cosenza sono arrivati si e no un paio di numeri: difficile che una testata come Hyperion, che NON parla di supereroi, riscuota successo se non la distribuisci. A conferma della validità delle storie e per quanto ne so Next Men, Nexus e Sin City sono state TUTTE ristampate, in un modo o nell’altro

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