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Replying to LA VERGINE DELLA “JUNGLA” di Pietro Zerella

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  1. Posted 21/2/2016, 22:43
    si puo' avere qualche informazione su questo fantomatico supplemento di "jungla"

    Francesco
  2. Posted 6/7/2014, 17:54


    Stelio Fenzo nasce a Venezia il 3 settembre 1932. A conferma del suo indubbio talento, frequenta fin da ragazzo il gruppo dell'Asso di Picche, animato da Artisti come Hugo Pratt, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro Il suo esordio è estremamente precoce: nel 1948 pubblica i suoi primi fumetti sul Giornale illustrato. .E’ solo l’inizio di una brillante carriera che lo vedrà subito dopo collaborare con “Il Vittorioso” Dopo qualche anno trascorso in Gran Bretagna, in cui realizza storie di guerra per la Fleetway e storie rosa per la Thompson. , Fenzo ritorna in Italia all'inizio degli anni Sessanta. In quel periodo si mette in luce coi suoi lavori per Capitan Moko, e Kiwi, personaggi che erano stati creati da Pratt. Tuttavia il successo vero e proprio arriverà grazie al fenomeno esploso alla fine di quel decennio : il fumetto erotico. . Anche Fenzo parteciperà alla invasione delle “edicole italiche” grazie alla sua Jungla. Questa paladina della giustizia, degna erede spirituale de “La Pantera Bionda”, diventerà presto la sua icona più famosa. Inserita, a pieno titolo nella categoria delle Jungle Girls rappresenta un raro esempio di tarzanide erotica in senso stretto. il sottotitolo di questa serie “La Vergine africana” sembrerebbe smentire immediatamente questa osservazione ma, a ben vedere, la componente sessuale era abbastanza palese!. Dal 1968 al 1971, la ErreGi di Renzo Barbieri pubblica 58 numeri( e un supplemento).
    I testi sono di Paolo Trivellato e Loredana D’Este e i disegni di un ispirato Stelio Fenzo (la cui opera sarà continuata in un secondo tempo da Mario Cubbino). Le copertine, di grande impatto visivo, vengono affidate prima allo stesso Cubbino e in seguito ad autentici specialisti come Leandro Biffi e Carlo Jacono.,


    La vicenda era ambientata nell’alto Congo nei dintorni di Nassau. L’ origine di Jungla era abbastanza semplice e molto simile a quella di molte sue “colleghe. La madre Liuba, morente, l’aveva abbandonata in fasce e lo stregone Tatoo l’aveva raccolta e cresciuta come una figlia . Morto il padre adottivo, la ragazza era divenuta una vera e propria giustiziera delle grandi foreste, tanto sinuosa e fisicamente dotata quanto implacabile coi malvagi e determinata a conservare la sua illibatezza. Tra i suoi nemici c’erano il sanguinario Wan Stiller, il sordido Luft e tutta una schiera di mercenari, avventurieri senza scrupoli, trafficanti d’armi, scienziati nazisti e criminali d’ogni sorta che pur odiandola per ciò che rappresentava non potevano fare a meno di concupirla. Tuttavia nessuno di loro riusciva a coglierne la virtù finendo, anzi, per rimanere vittima della sua inesorabile vendetta. Era proprio questa difesa strenua della sua verginità messa a dura prova da maschi vogliosi (ma anche da misteriose regine libidinose) a differenziarla dalle altre eroine dell’epoca. La sua parabola declinò rapidamente quando gli editori decisero che era giunto il momento di cambiare le carte in tavola. Il misfatto avvenne nel 55° numero della serie. Dopo l’incontro con il torvo ma sensuale Marlon, la tarzanide avrebbe dovuto mutare l’appellativo .in un più congruo “ l’ex vergine africana” . Non sopravvisse alla “normalizzazione” e dopo soli 3 numeri (complice anche la fine dell’epopea delle sexy eroine) Jungla si ritirò dalle scene fumettistiche ma non sparì dalla memoria dei lettori che, ancora oggi, la ricordano con affetto e nostalgia!!


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