BACK TO THE BASICS: il blog


Replying to CAPTAIN POWER E I SOLDATI DEL FUTURO di Alfonso Verdicchio

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  1. Posted 2/2/2015, 19:04

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    Sul finire degli anni '80 venne trasmessa prima negli Stati Uniti e poi in Italia, un po' tardivamente in verità, una serie televisiva che era molto più avanti per il suo tempo, sia dal punto di vista delle tecnologie e degli effetti speciali impiegati che per le tematiche trattate.
    Stiamo parlando di Capitan Power e i Soldati del Futuro, serial andato in onda tra il 1987 e il 1988 per la durata di una sola stagione in USA e trasmesso in Italia dal circuito Odeon Tv.
    Creata da da Gary Goddard, meglio conosciuto per aver portato sul grande schermo la “famigerata” trasposizione cinematografica di He Man e i Dominatori dell'Universo che vedeva come protagonista Dolph Lundgren,e Anthony "Tony" Christopher (nessuno dei quali in realtà ha scritto nessuna delle storie) per la "The Landmark Entertainment Group", e sviluppata da Marc Scott Zicree, con J. Michael Straczynski, di fatto capo sceneggiatore del telefilm, la serie fu girata interamente a Toronto, in Canada, per contenerne i costi. La Mattel inoltre produsse una linea di giocattoli con cui durante ogni episodio si poteva interagire durante un segmento specifico che comprendeva materiale audio e video, a riprova del carattere innovativo della serie.
    Capitan Power è ambientato nell'anno 2147, quindici anni dopo lo scoppio delle guerre di metallo in seguito alle quali l'umanità era stata in gran parte annientata dalle forze di Lord Dread, e i sopravvissuti conducono esistenze miserabili nascosti per timore di essere scoperti dai terribili Bio-Mech che hanno il compito di catturarli per "digitalizzarli" come esseri virtuali all'interno dell'OverMind.
    Nel 2132, i "Bio-Mech", soldati robotici avanzati, avevano sostituito gli esseri umani nelle forze armate delle nazioni del mondo. Il loro uso in battaglia aveva fatto sì che le guerre potessero essere combattute senza grosse perdite umane, trasformandole in una sorta di gioco tra macchine. Un gruppo di scienziati, guidati dal dottor Stuart Gordon Power (interpretato da Bruce Gray), aveva iniziato a lavorare su un supercomputer, chiamato OverMind, in grado di attaccare i sistemi di controllo che le forze armate mondiali utilizzavano per guidare i Bio-Mech, e quindi fi fermarli, mettendo fine ad ogni guerra. Per renderlo operativo occorreva però uno schema mentale molto simile a quello umano. Purtroppo il dottor Lyman Taggart (David Hemblen) il più vicino collaboratore di Power, divenne impaziente a causa della lentezza con cui progrediva il progetto e decise di collegarsi lui stesso al computer rendendolo operativo.
    Dalla simbiosi con il computer Taggart si convinse che la fusione tra la coscienza umana e i robot sia il prossimo passo per l'evoluzione umana. Anche OverMind che nel frattempo ha raggiunto la consapevolezza di sé e ha condiviso le convinzioni di Taggart per cui insieme decisero di impossessarsi degli eserciti di Bio-Mech di tutto il mondo e scatenarli contro l'Umanità causando le Guerre di Metallo.

    Captain_Power


    I governi mondiali si rivolgono allora al Dottor. Power per trovare un modo per fermare Taggart. Egli sviluppa i "Power Suits", un'armatura esoscheletrica dotata di armi avanzate e prepara una serie di prototipi. Purtroppo, Power muore cercando di salvare suo figlio Jonathan da Taggart. Taggart stesso rimane gravemente ferito, ma OverMind lo salva impiantando meccanismi cibernetici nel suo corpo, e alla fine si fa chiamare Lord Dread. Dopo aver sviluppato i Bio-Mech in una forma più avanzata chiamati Bio-Dreads il nuovo tiranno e gli esseri umani che rimangono a lui fedeli nella speranza di evitare il loro sterminio, stabilisce il suo quartier generale in Volcania, da qualche parte in Nord America.
    Nonostante la terribile situazione, un certo numero di combattenti cercano di opporsi all'Impero di Bio-Dread. Uno dei principali gruppi della resistenza umana è composto da Jonathan Power e il suo team, che usano le armature progettate da suo padre. Hanno impiantato la loro base presso il NORAD, la base missilistica americana nelle Montagne Rocciose ormai abbandonata, e sono guidati da un supercomputer chiamato Mentor, che il Dr. Power ha progettato a sua immagine e con la sua voce per guidare il figlio e il suo gruppo . I soldati del futuro che affiancano Cap. Power sono il Maggiore Matteo "Hawk" Masterson (Peter MacNeill), uno specialista di operazioni di volo.; il Tenente Michael "Tank" Ellis (Sven-Ole Thorsen), specialista in armi pesanti; il Sergente Robert "Scout" Baker (Maurice Dean Wint), un esperto in comunicazioni; e Jennifer "Pilot" Chase (Jessica Steen), il pilota della nave appositamente progettata per trasportare velocemente la squadra nonché sentimentalmente interessata al Capitano. La squadra si oppone a Dread e a i suoi complotti per sconfiggerli una volta per tutte.
    Verso la fine della serie Lord Dread si avvicina a finalizzare il suo 'Progetto: New Order', un piano che prevede la definitiva scomparsa dell'umanità una volta per tutte, ma purtroppo, a causa della cancellazione del telefilm non sapremo mai come gli autori avrebbero sviluppato la trama e dove avrebbero portato la serie.

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    Capitan Power e i Soldati del futuro è stata una serie ambiziosa, uno di quei rari serial che ha cercato di interessare sia gli adulti che i bambini ma questa scelta si è rivelata essere una sorta di arma a doppio taglio.
    Aver lasciato che la squadra di sceneggiatori potesse affrontare alcune tematiche interessanti ma più “adulte” aveva reso il telefilm oggetto di pesanti critiche. Infatti era considerata essere troppa violenta per i bambini e l'uso di termini come 'inferno' e 'maledetto' come alcune allusioni sessuali hanno fatto storcere più di un naso.
    Ma la critica più feroce era l'uso del nazismo come un'allegoria del Male (Lord Dread per esempio ha un con se' un gruppo di giovani che appoggia la sua causa, noto come 'Gioventù Bio-Dread'), che a molti non andava giù, visto che il target del telefilm era incentrato più per i bambini che per gli adulti.
    Se a queste critiche aggiungiamo anche l'aumento dei costi di produzione e il “taglio” dei fondi messi a disposizione dalla Mattel che non aveva raccolto quanto si aspettava dalla vendita di giocattoli e videogame, si può capire perché il buon capitano avesse avuto vita breve. Eppure lo stesso J. Michael Straczynski in un'intervista aveva dichiarato che gran parte della seconda serie era già stata buttata giù dagli sceneggiatori.
    Per quanto riguarda la serie questa regge bene anche per gli standard moderni, anche se la tecnologia è cambiata molto negli ultimi venti anni, soprattutto per quanto riguarda l'animazione al computer e con il 3D. Per fortuna, se la grafica sembra datata il resto regge abbastanza bene. Certo non tutto è perfetto, ma la scenografia era ben fatta e i costumi sono ancora un prodotto interessante della produzione fantascientifica di quegli anni. Inoltre non si può non notare le analogie tra Dread e il suo esercito da una parte e i ben più famosi Borg di Star Trek, a ulteriore riprova di quanto questa serie sia stata in anticipo sui tempi.
    La serie in definitiva regge bene, anche con gli occhi di un adulto e si presenta come un mix interessante, intelligente ed eccitante di fantascienza e avventura se si riesce a guardare oltre i limiti tecnici che abbiamo descritto.
    Nella sua breve “vita” Cap. Power è stato comunque protagonista di vari videogame e di una serie a fumetti.
    Recentemente si sta parlando sempre più spesso di un suo ritorno, sia su “carta” grazie all'interessamento di Neal Adams sia in televisione, grazie soprattutto al fatto che ora come ora i costi di produzione sono crollati grazie alla computer grafica. Speriamo quindi di rivedere presto questa serie in tv e di sapere finalmente come finirà.

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