BACK TO THE BASICS: il blog

  1. L'ORIGINE E' ALL'ALTEZZA DEL MITO? di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 10 Feb. 2017
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    La prima volta che sentii parlare di un sequel di Ken il Guerriero, come penso molti storsi il naso: ero dubbioso perchè mi sembrava un'operazione di puro marketing. Quando nel 2004 la Panini iniziò a pubblicare "Ken il Guerriero- Le Origini del Mito" (Soten no Ken) sotto il marchio Planet Manga, non persi comunque tempo e iniziai a seguirlo... Era all'altezza dell'originale? Ad una prima lettura no: il Kenshiro Kasumi di quelle pagine aveva senz'altro più carisma di suo nipote (e non è che ci voleva tanto, eh), ma era tutto il resto dei personaggi che non mi convinceva. Era successo, in un certo senso, il fenomeno inverso: se prima era il protagonista a non avere spessore mentre risaltavano gli altri personaggi, qui Kenshiro aveva molto più carisma ma nessuno degli altri era un Raoul o un Toki, ma manco un Yuza; mentre nell'originale il protagonista si rafforzava e cresceva man mano, qui abbiamo un eroe quasi invincibile, che anche se subisce diverse ferite risulta sempre vincitore, per giunta quasi senza sforzo; nessuno dei personaggi, se si escludono i personaggi "di contorno", dura molto a lungo resta in giro molto a lungo, o comunque rimane nemico. Personaggi che appaiono all'inizio piuttosto forti e "cattivi" come Tai- Yan Zhang della scuola Cao di Hokuto o Kuang Yun della scuola Sun di Hokuto, alla fine vengono liquidati troppo facilmente: soprattutto nel caso di Tai- Yan la trasformazione è troppo rapida e quasi senza senso; almeno Kuang Yun aveva la scusante di essere rivale in amore di Kenshiro... Il personaggio di Charles De Guise, ufficiale ebreo fracese, pur appartenente anche lui alla scuola Sun, viene sconfitto e ucciso al primo vero duello contro Fei- Yan Liu; quest'ultimo, conosciuto come Il Rapace della Morte (e la cui Scuola della Sacra Croce del Sud ricorda Nanto), dopo aver dato del filo da torcere a Ken in combattimento, fa una figura barbina contro l'appena apparso Yasaka: qualcuno può dirmi che Fei- Yan si era "ammorbidito" dopo aver preso con sè la piccola Erika, che al momento del duello era già ferito... Ma al netto sono due pagine di quasi nulla. Certo, è una sorta di contrappasso: Fei- Yan viene ucciso quasi come lui aveva ucciso De Guise, ma a sua volta Yasaka non combina una beneamata. Uomini come Rei, Yuza, Shu, nell'originale, erano durati di più, erano ben altra tempra. Prometteva bene Zong- Wu, un incrocio tra Raoul e suo fratello Caio... Anche lui finisce per essere un quasi alleato del Nostro. Anche la ...

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  2. SUPEREROI: MITI O UOMINI? di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 12 Dec. 2016
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    All’inizio c’erano gli eroi mitologici dell’Antica Grecia a rappresentare le virtù: Ercole per la forza, Achille per il coraggio, Ulisse per l’astuzia, ecc. Erano loro, assieme alle divinità, ad ispirare le azioni degli uomini. Con il passare dei secoli il loro ricordo sbiadisce e l’epoca moderna, a cominciare dagli anni Trenta, fornisce nuovi personaggi più in linea con i tempi: Superman era forte come Ercole e invulnerabile come Achille; Batman era l’apice della perfezione fisica umana e la sua intelligenza ne faceva un novello Ulisse; Wonder Woman incarnava le potenzialità insite nelle donne; Flash era veloce come Mercurio se non di più; Capitan America incarnava lo spirito di un’intera nazione, gli Stati Uniti. Una nuova schiera di eroi aveva preso il posto dei vecchi e nemmeno i “supereroi con superproblemi” della Marvel (1963), più umani rispetto a quelli della Golden Age, intaccò l’aura mitica, anzi: ne fornì di nuovi modelli grazie all’Uomo Ragno (in cui i ragazzi potevano ritrovarsi) o ad Iron Man (simbolo della tecnologia); lo stesso Capitan America viene rivitalizzato, facendone il confine tra due epoche: l’una più semplice e l’altra non così chiara. La fine degli anni ’60 e gli anni ’70 videro i supereroi confrontarsi con i cambiamenti sociali: opera simbolo il “Green Arrow & Green Lantern” di Denny O’Neil e Neal Adams, dove venivano affrontati temi come il razzismo, il degrado sociale e la droga. A questo va aggiunto il ciclo di storie di Capitan America scritto da Steve Englehart, dove lo Scudiero a Stelle e Strisce si confronta con l’Impero Segreto (da “Capitan America 169” del gennaio 1974, a “Capitan America 176” dell’agosto 1974) e, dopo aver visto fino a che punto arriva la corruzione in America, prende la decisione di abbandonare il suo ruolo e diventare Nomad, l’uomo senza una patria (ma sarà temporaneo).

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    Il mito iniziava a farsi umano, a traballare, ma la spinta finale sarebbe venuta con due opere simbolo: “Watchmen” di Alan Moore e “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller (entrambi datati 1986). In Watchmen gli eroi vengono totalmente spogliati dalle apparenze e mostrati nelle loro debolezze e fragilità: Owlman è un eroe ritiratosi ma nostalgico dei vecchi tempi, nemmeno più capace di eccitarsi senza il costume; Il Comico è un eroe reazionario, che ha capito l’inutilità di mettersi una maschera e agisce di conseguenza,lavorando per il governo e uccidendo (nella realtà del fumetto) sia Kennedy che Bernstein e Woodward; il Dottor Manhattan è l’uomo più potente del pianeta ma ha perso il contatto emotivo co...

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  3. DOTTOR STRANGE di Luigi Riggio

    By aver2330 il 28 Nov. 2016
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    A me è piaciuto. Onestamente, dopo averlo visto, mi sono sentito leggermente stranito, ma non so se è colpa di quei maledetti occhiali 3D oppure del fatto che il film sul Dottor Strange sia diverso dagli altri film Marvel: infatti il film non è propriamente un cinecomic, quanto un "viaggio dell'anima", dove il focus non è sconfiggere il cattivo di turno, quanto piuttosto la presa di coscienza da parte di Stephen Strange di una realtà del tutto diversa da quella che ha conosciuto finora. Certo, un pò di umorismo c'è, ma non è strabordante. Come base, mentre gli altri film si basavano in gran parte sull'universo Marvel tradizionale e sulla linea Ultimate, questo ha molti punti in comune con "Doctor Strange: Mago Supremo", il film animato della Lionsgate: come lì, i maghi sono riuniti in un santuario e proteggono la nostra realtà dalle intrusioni di natura mistica (Dormammu in primis); come lì, Stephen Strange viene duramente addestrato sia da Mordo che da Wong e alla fine non è che sia propriamente diventato Mago Supremo. Piccola nota: durante l'addestramento, si capisce come, per progredire, sia necessario si seguire le regole, ma anche andare per la propria strada senza fermarsi a regole precostituite. Passando agli interpreti, ogni dubbio che avevo è stato dissipato: certo, lo Strange di Benedict Cumberbatch ricalca un pò il suo Sherlock, ma l'umiltà lo rende diverso; Tilda Swinton rende bene l'Antico, anche se mi fa specie vederlo in vesti "femminili" (cosa che la tunica attenua); ammetto di essere tra quelli che un Mordo nero proprio non lo volevano vedere, ma quello in cui sono maggiormente contrario è nella definizione di "afrobuono": il Karl Mordo di Chiuitel Ejifor (spero di averlo scritto bene) non è buono o cattivo, ma semplicemente (un pò come il suo corrispettivo animato) ha un approccio molto più diretto nell'affrontare le minacce e manca di quella flessibilità che gli avrebbe fatto comodo una volta che le sue certezze sono venute a mancare. La seconda scena del film, dove lo si vede "rubare la magia" apre non solo ad un seguito, quanto ad una vera e propria trilogia: ho sentito che nel secondo capitolo si vorrebbe usare la figura di Incubo, il che porterebbe ad una sottotrama in cui Mordo continua nella sua "missione" per poi affrontare il Dottor Strange nell'eventuale terzo capitolo, dove Stephen assumerà finalmente il titolo che gli spetta e con cui tutti lo conosciamo.
    P.S.: A proposito di "storcere il naso"... Possibile che anche l'Occhio di Agamotto debba essere una Gemma dell'Infinito? So che tutto porta ad Infinity War, però mi sembra un pò forzato, visto che l'a...

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    Last Post by aver2330 il 28 Nov. 2016
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  4. QUANTO C'E' DI "ALL-NEW" E/O DI "ALL- DIFFERENT" NELLA MARVEL? di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 18 Nov. 2016
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    C'era una volta, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, la Marvel Comics. Dal 1963 allieta le vite dei "veri credenti" con le storie dei suoi personaggi, ma ultimamente fioccano le critiche, soprattutto perchè eventi e megaeventi vari stanno stravolgendo i personaggi che l'hanno resa grande. Questo secondo alcuni, mentre secondo altri si sta semplicemente adeguando ai tempi. La mia opinione? Per adeguarsi ai tempi, la Marvel sono ormai anni che sembra l'ombra di se stessa, salvo per alcuni sprazzi di luce. E' una discussione sempre aperta nei vari forum e su Facebook e io stesso ho partecipato a molte discussioni ripetendo quasi sempre le stesse cose, come farò anche in questo articolo, salvo che cercherò di prendere in esame i singoli gruppi o personaggi, basandomi su informazioni e storie di prima mano (che ho letto/visto), o di seconda mano (purtroppo ormai da tempo non posso leggere fumetti con regolarità, quindi mi baso su quello che dicono/scrivono gli altri). Invoco quindi il vostro eventuale perdono e iniziamo subito:
    UOMO RAGNO- Mi rifiuto di chiamarlo Spider- Man perchè si tratta di una consuetudine nata con il film di Sam Raimi: sapete com'è, in inglese suona meglio... Dopo anni di quasi oblio, il ciclo di Straczinsky aveva dato nuova linfa al personaggio, una nuova vita, nuovi comprimari (facendolo addirittura entrare nei Vendicatori) e sconvolgendo le certezze consolidate negli anni; persino Zia May aveva trovato un nuovo compagno in Jarvis e Tony Stark diventò il nuovo mentore di Peter Parker. Dopo anni, mi tornò la voglia di leggere la testata e migliorò anche la mia opinione su John Romita jr. Era tutto nuovo e, per certi versi, migliore. Addirittura, durante la saga "Civil War", Peter Parker rivelò la sua identità segreta al mondo!! Purtroppo, per rispondere ai fan che rivolevano le dinamiche di una volta, con Peter in bolletta e single, si decise di mandare tutto in vacca con "One More Day": per salvare la vita alla zia ferita mortalmente da una pallottola destinata a lui, Peter fa un patto con Mefisto e nessuno saprà più che lui è l'Uomo Ragno tranne Mary Jane... Il costo? Il suo matrimonio e la sua vita da quel momento in avanti. La storia in sé è bella, ma fa acqua: volete davvero farmi credere che una semplice pallottola mette alle corde gente come Tony Stark, Reed Richards e Stephen Strange? REALLY?!? Purtroppo l'handicap pesa sulle storie successive, che comunque sono assolutamente godibili e meritevoli (addirittura avevano tolto di mezzo May Parker facendola sposare con il padre di Jonah Jameson); come se ciò non bastasse, gli stessi fan che avevano originato il fattaccio ora si lamentavano della nuova ...

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    Last Post by aver2330 il 18 Nov. 2016
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  5. MOLTO GRANDE PERSONA di Pietro Zerella

    By aver2330 il 6 Sep. 2016
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    Per questo mio ritorno alla scrittura, riparto da una figura familiare, quella di una donna che, senza far rullare tamburi, ha conquistato il suo posto al tavolo dei grandi del Fumetto italiano: Maria Grazia Perini.
    Questa volta, però, non parleremo delle vicende legate alla sua Golden Age con la Editoriale Corno ma della sua attività alla Rizzoli, periodo forse meno fecondo di gloria personale ma non privo di altre piccole soddisfazioni. La principale forza della Perini era la sua capacità di relazionarsi coi suoi interlocutori. Sotto certi aspetti il dialogo che lei aveva con i lettori del Corrierino (La gloriosa testata per ragazzi che le era stata affidata) fu esemplare. Con il “nom de plume” di Direttora Puccetta, Maria Grazia riuscì ad entrare nell’immaginario dei giovani lettori che l’avrebbero ritrovata molti anni dopo sulle pagine del suo profilo facebook con la stessa verve e la medesima combattività: Da un punto di vista più strettamente qualitativo, forse, fu più probante il suo impegno per Snoopy. Su quella rivista approdarono grandi artisti come Leo Cimpellin, Massimo Cavezzali, Adriano Carnevali ed una implume, ma già brava, Lola Airaghi. Merito tra i meriti fu il lancio italiano delle strisce di Calvin & Hobbes di Bill Watterson. Tuttavia le cose non filarono in maniera ottimale. Con la metà degli anni ’90, la Perini, a seguito della progressiva chiusura da parte della Rizzoli di tutte le testate per ragazzi ridusse fortemente lla sua attività editoriale fino a defilarsi completamente. Dopo l’abbandono” alla Nona Arte si dedicò con il solito fervore al secondo grande interesse della sua vita: gli animali….Aveva grandi progetti, una collaborazione con Laura Scarpa della Coniglio Editore era ormai a un passo… La morte, dopo una lunga e dolorosa malattia le impedì di realizzare il progetto. Eppure la storia di vita di Emmegipì continua ed è una storia disegnata bene e colorata con caldi calori…Maria Grazia era una donna”da paura”ed è destinata ad essere ricordata almeno finchè dureranno i suoi lettori
    Last Post by aver2330 il 6 Sep. 2016
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  6. DRAGON BALL Z: LA RESURREZIONE DI F di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 6 Sep. 2016
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    Quest'estate ho (momentaneamente) perso un computer, ma ho guadagnato uno smartphone, cosa che mi ha permesso di vedere il nuovo film di Dragon Ball. Le recensioni non erano positive, e io stesso ero dubbioso... E avevo ragione. Non fraintendetemi, in sè il film è carino e scorre bene, ma è al di sotto de "La Battaglia degli Dei".

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    Ho da poco saputo che Dragon Ball GT non è in continuity, eppure "La resurrezione di F" presenta svarioni che me la fanno rimpiangere... Ma andiamo con ordine: per chi non lo sapesse perchè non interessato o ha passato gli ultimi tempi in una grotta, il film vede risorgere Freezer grazie alle sfere del drago; tuttavia, memore di com'è andata l'ultima volta, stavolta si dedica all'allenamento, raggiungendo una nuova trasformazione dorata (?!?) che lo porterà ad essere superiore al God Super Saiyan, la cui trasformazione ora non necessita di altre persone e si differenzia per il colore dei capelli, che ora sono blu (?!?). Passo ora ad elencare gli altri aspetti negativi:
    1) L'avversario innanzitutto. Voglio dire... Freezer? Really?!? Anche se si fosse allenato, stiamo pur sempre parlando di uno che è stato ucciso per due volte da dei normali Super Saiyan, ovvero basterebbe uno qualsiasi degli Z guerrieri di "alto rango" (Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, per non parlare di C-18 e dei piccoli Trunks e Goten) per picchiarlo finchè non schianta. Ora invece solamente la sua forma normale basta per mettere al tappeto Gohan. Vedete un pò voi...
    2) Gohan, lo spreco fatto persona, l'uomo che non deve allenarsi mai... Come fanno a far scendere così in basso uno che ha combattuto Cell e che potrebbe essere degno erede di suo padre? Durante la saga di Majin- Bu era riuscito a sprigionare una potenza tremenda, pari a quella di un Super Saiyan III se non addirittura superiore, mentre ora... A malapena si trasforma?!? Lasciamo perdere l'abbigliamento, il personaggio è stato proprio abbandonato a livello di forza: il fatto di essere stato messo al tappeto così facilmente è demerito suo, merito di Freeezer, oppure è proprio Toriyama che mostra la corda?
    3) Come mai adesso il God Super Saiyan si manifesta con i capelli blu? Come fa a trasformarsi anche Vegeta? Tutto sommato, la nuova tuta di Goku è accettabile e la sua trasformazione può essere spiegata con il fatto che un pò dell'energia "divina" gli ha permesso di rafforzarsi, ma Vegeta non era arrivato neanche al livello III... Almeno la trasformazione di entrambi al livello IV in Dragon Ball GT era una naturale evoluzione della loro natura saiyan...
    Vedendo il film e pensandoci su, sembra quasi che Akira Toriyama sia tornato alla saga di Dr...

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    Last Post by aver2330 il 6 Sep. 2016
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  7. IRON MAN: EROE DEL FUTURO-di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 27 June 2016
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    Il bello di Tony Stark/Iron Man (parlo dell'originale) è il suo essere avanti nel tempo, di riuscire ad inventare cose che noi nemmeno ci sogneremmo, fin da quando riuscì a costruire la prima armatura che gli salvò la vita e con cui iniziò la sua carriera di supereroe.
    Se però le prime armature erano quello che erano, la leggenda inizia con la classica armatura rossa e oro fornita dei raggi repulsori, dell'uniraggio, dei famigerati pattini a rotelle e di termocoppie che gli permettevano di assorbire il calore (sono i dischi nei fianchi). E' quella nel cuore degli appassionati e con cui Testa di Ferro ha combattuto la Guerra Kree- Skrull e Korvac, per non parlare di quando James Rhodes la indossò nelle prime Guerre Segrete.

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    Nel tempo Tony ha fatto varie migliorie, ma il vero salto di qualità, dopo la breve parentesi con la Scarlet Centurion, dalla foggia rossa e argento e che è indissolubilmente legata alla "Guerra delle Armature", avverà proprio alla fine di questo evento con la "nuova armatura rossa e oro": oltre ad un miglioramento dei sistemi diagnostici e della velocità e manovrabilità presenterà i pulsogetti (da più lontano Iron man colpisce, più fanno danni) ed uno scudo di energia basato su quello dei Raiders (suoi vecchi avversari) capace di assorbire e ridirigere l'energia dell'attacco avversario. ma Tony Stark andrà oltre e la doterà di servomotori in grado di farlo muovere dopo che Kathy Dare (quanto sono nerd per ricordarmi il suo nome dopo tutto questo tempo?) gli spara paralizzandolo. Breve parentesi: non è ironico che Stark subisca l'attentato subito dopo essere scampato al Mandarino?
    Quando questo modello (di cui esiste anche la versione comandata a distanza) sarà obsoleto, Tony realizzarerà un'armatura "in risposta a minaccia variabile", di foggia grigia e argento e che poi sarà indossata da James Rhodes e lo farà diventare War Machine: vista la quantità di armi offensive (mitragliatori, raggi repulsori, lanciafiamme, lama laser, fucile ad impulso) e il look più aggressivo, il nome è proprio azzeccato. Insieme a questa, debutterà anche sistema a telepresenza neuromimetica": un nome che è tutto uno scioglilingua, permetterà a Tony Stark di muovere l'armatura come se egli fosse veramente al suo interno (cosa al tempo resa impossibile da un tecnovirus che gli stava lentamente distruggendo il sistema nervoso).

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    Uno scontro quasi fatale con Ultimo, che sarà poi vanamente affrontato dalla Iron Legion (ovvero le armature passate di Iron Man indossate dai suoi amici), porterà poi Tony Stark a creare una nuova armatura rip...

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    Last Post by aver2330 il 27 June 2016
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  8. JOHANN WIER recensione di Alfonso Verdicchio

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    By aver2330 il 11 June 2016
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    Come molti immagino sapranno, la Shockdom è una piccola etichetta che è salita agli "onori della cronaca"soprattutto per aver lanciato con successo Sio e il suo Scottecs Magazine. Tuttavia anche in virtù di quel successo, ha deciso di proporre al grande pubblico, quello delle edicole, per intenderci, anche altre serie e personaggi di giovani autori che sono alla ricerca di nuove strade fuori dai canoni consueti e un po' troppo stretti in cui si è impelagato il fumetto italiano negli ultimi anni.
    Una delle proposte più interessanti presentate sull'antologica "Shockdom Presenta" è sicuramente Johann Wier.
    La storia è ambientata nella prima metà del XVI secolo, in un paese che sorge in una vallata nelle zone montuose tra la Lombardia e il Trentino dove accadono cose misteriose.
    Nonostante le frequenti piogge, infatti, il fiume si è improvvisamente prosciugato, gli animali sono scomparsi e la popolazione è costretta ad affrontare una siccità senza precedenti.
    Suppliche e preghiere paiono non sortire alcun effetto e l'esasperazione porta il Priore del luogo ad aprire una vera e propria caccia alle streghe. Saranno, tuttavia, veramente le streghe ad aver maledetto il paese e la regione circostante e inaridito la terra o c’è qualcos’altro nascosto in profondità che vuole vendicarsi dei paesani?
    Qualcosa che forse solo il giovane mistico Johann Wier, accompagnato dal fido Fortebraccio e dall’ambiguo Bruzio, saprà portare in superficie.
    Nato da un'idea di Lucio Staiano, scritto da Enrico Martini e disegnato da Fabrizio Castano, la storia procede a metà tra reale e fantastico, tra storia e mito, un po' a voler rispecchiare le caratteristiche principali del protagonista, in bilico tra storia (dato che è un personaggio realmente esistito) e la leggenda, tra la religione e la scienza.
    Johann Wier è stato infatti un medico protestante, vissuto durante il periodo della Santa Inquisizione, autore tuttavia di importanti opere sulla demonologia cristiana.
    Grazie all'apporto dei disegni di Castano la storia non assume toni cupi e "neri" come ci si potrebbe immaginare ma si incammina sulla strada del grottesco e dell'ironia anche grazie alla presenza del personaggio di Burzio. Ottimi anche i dialoghi mai banali e ben costruiti, a mio avviso.
    Insomma una storia ben costruita e divertente, un pilot molto godibile che speriamo abbia presto un seguito (e una lunga vita).

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    Last Post by Pharme721 il 6 Nov. 2016
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  9. X- MEN: APOCALISSE di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 11 June 2016
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    Prima che lo andassi a vedere sentivo dire che non era un granchè come film e/o che era uscito male, quindi andai al cinema un po' sugli attenti. Invece devo dire che mi è piaciuto, a dispetto di alcune cose... Personalmente, come qualità lo colloco tra "Giorni di un Futuro Passato" e "L'Inizio", visto che sembra proprio un punto di partenza, con la rifondazione della Scuola Xavier ed il (nuovo) nucleo degli X- Men; Quicksilver fa come al solito la sua figura (ottima "Sweet Dreams" come sottofondo), anche se gli hanno dato "troppa velocità": passi le pallottole nella sua prima apparizione, ma qui fa roba "alla Flash" (che si è dimostrato essere molto più veloce).
    Plaudo ai costumi, specie quello di Psylocke, al personaggio di Havok (che finalmente mostra i suoi poteri come si deve e non come un ula-hop) e a come è stata mostrata la Scuola come istituto, però... Però... Rimane un senso di incompiuto. Il Magneto di Fassbender qui avrebbe anche potuto non esserci, visto il suo impatto nel film: infatti, a parte mostrarci (come Logan in "Wolverine: Le Origini") che farsi una famiglia e vivere una vita da operaio non è cosa, fa poco altro. Persino la scena in cui muoiono la moglie e la figlia, rimando al Magneto originale, raggiunge il climax per poi piombare giù: troppo secca la morte dei poliziotti, forse perchè mi aspettavo qualcosa di più "energetico", come fece l'Erik dei fumetti... Apocalisse, da minaccia planetaria, poi sembra veder cadere tutto il suo carisma, salvandosi solo nella battaglia finale e per giunta in zona cesarini. Il look di Mistyca mi lascia perplesso, dato che sembra peggiorare con l'andare del tempo: ottimo ai tempi dei primi film, un pò da bambolina in "L'Inizio" e in "Giorni di un Futuro Passato", qui addirittura fanno vedere le sopracciglia!! Invece rimane ambiguo come al solito il suo rapporto con Erik e con Charles, il che non guasta. Nota che proprio mi è andata storta è invece stato Angelo: con le ali, biondo e tedesco?!? A questo punto fate risuscitare Hitler e quello mi muore dalla gioia... Stavo per giudicare negativamente anche il personaggio di Scott Summers, ma la morte del fratello l'ha messo sulla giusta strada; onestamente non mi va a genio che qui sia Alex il maggiore, ma è stato delineato così bene (anche se di sottecchi) nei tre film che non mi resta che levarmi il cappello. Dove invece sprofondo in un inchino è nell'Effetto Fenice: chi ha vissuto l'epoca Claremont- Byrne sa che è una delle cose fondamentali, e qui mi ha fatto rizzare i peli dalla gioia!! Brett Ratner... IMPARA!!!
    Mi è piaciuto anche il cameo di Hug...

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    Last Post by aver2330 il 11 June 2016
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  10. CAPITAN AMERICA: CIVIL WAR di Luigi Riggio

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    Cinema e Fumetti
    Recensioni
    By aver2330 il 17 May 2016
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    Giorni fa, parlando con un amico, dissi che mi aspettavo un gran bene da questo film, visto che la qualità dei cinecomics si è elevata nel tempo... Non mi sbagliavo.
    Onestamente, mentre nell'originale "Civil War" ero dalla parte di Cap sempre e comunque, qui non so ancora come decidermi: in un certo senso hanno ragione entrambi. Tony ha ragione a dire che qualcuno deve assumersi la colpa dei disastri che hanno combinato, ma anche Steve quando dice che la soluzione non è quella di mettersi "alle dipendenze" del consiglio dell'ONU: gli uomini e le intenzioni cambiano, mentre i principi alla base dell'agire degli Avengers sono al di sopra di ogni istituzione, visto che lottano per il bene di tutti. Di buono c'è che, almeno stavolta, i due riescono a parlare un pò... Scherzi a parte, il discorso di Iron Man mi ha fatto riflettere anche su un'altra questione, di cui questo film può essere una critica: ormai si vedono città e nazioni rase al suolo perchè agli spettatori piace, ma nella logica del film. cosa ne è della gente comune? Dentro quei palazzi, quelle città, ci sono persone che vivono, amano e lavorano... Almeno ci viene fatto vedere che gli Avengers, sia durante la battaglia contro i chitauri che in quella contro Ultron, cercano di salvare più persone possibile, ma in "Man of Steel"? In "Dawn of Justice"? Bruce Wayne/ben Affleck tanto torto non l'aveva, come non lo ha Stark adesso... Non è sbagliato voler tenere gli eroi sotto controllo, ma se mettiamo come segretario di stato "Thunderbolt" Ross non è che potevi aspettarti sai che risultato! Tra le tante critiche, ho sentito che il personaggio di Scarlet mancherebbe di profondità, ma non è vero: è lei, indirettamente, a dare il via a tutto (o comunque ad accendere la miccia) ed è sempre lei a rappresentare i dubbi che attanagliano l'eroe dopo aver toppato di brutto. Inoltre, le dinamiche tra lei e Visione iniziano a rispecchiare quelle tra i loro corrispettivi fumettistici: nel film hanno i primi abboccamenti e scoprono i loro punti in comune, l'una mutante che non controlla bene i propri poteri e non sa ancora bene cosa fare e l'altro è un androide nato solo poco tempo fa. Quanto alle new entry, mi hanno positivamente colpito: memore che Wesley Snipes anni fa aveva manifestato interesse per il ruolo della Pantera, ero dubbioso su Chadwick Boseman, che invece si è dimostrato più che adatto al ruolo e ha saputo rendere al meglio sia T'Challa che Pantera Nera; devo poi dire che anche il Peter Parker di Tom Holland è stato davvero "sul pezzo", anche se continuo ad essere contrario ai reboot, a Marisa Tomei/zia May (che Tony, non a torto, chiama "zia gnocca...

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    Last Post by aver2330 il 17 May 2016
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