BACK TO THE BASICS: il blog

  1. MORRISON'S JLA di Luigi Riggio

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    Storia del fumetto
    By aver2330 il 16 Nov. 2015
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    Di norma il termine "sense of wonder" si applica alla filosofia Marvel, ma in questo caso Morrison lo incarna nella sua Justice League, dove ritornano tutti i pesi massimi: Superman, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Flash, Lanterna Verde, Martian Manhunter (a cui successivamente si aggiungerà qualche altro membro). La nuova JLA debutta nella saga "Incubo di una Notte di Mezza Estate", dove i membri si riuniscono per la prima volta per affrontare un mondo in cui tutti hanno dei superpoteri; alla fine si scoprirà che fa tutto parte del piano di un essere chiamato l'Onnisciente, che vuole preparare la Terra per l'avvento di un antico male e ritiene che i cosiddetti supereroi stiano bloccando il potenziale della razza umana.
    Con la successiva minaccia dei marziani bianchi dell'Hyperclan si ha l'ufficialità della nuova formazione. Va detto che, a dispetto di quanto si può trovare nelle note su Play Magazine dopo l' "incubo", quella di Grant Morrison è una League dove le individualità risaltano si, ma mai a scapito del gruppo: ogni personaggio ha le sue peculiarità ed è ben caratterizzato, ma fa sempre parte del gruppo. Lo stesso Superman è il presidente, ma di volta in volta il comando è preso anche dagli altri membri a seconda della situazione. Ne è la dimostrazione il fatto che quando i Titani si riuniscono e viene il momento di decidere il leader, fanno notare come anche nella JLA non ce ne sia uno in particolare e ognuno di loro nomina un membro della Lega...
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    Perfino Lian, la figlia di Roy (Harper, Arsenale) dice la sua: "O'acolo." Che volete di più? Inoltre lo status di "gruppo d'elite" viene confermato dal tipo di minacce da loro affrontate, di cui nessuna "normale": due incarnazioni dell'Injustice League (entrambe al comando di Lex Luthor), i già citati Onnisciente e Hyperclan, l'angelo ribelle Asmodel, il ritorno dell'Onda Divina, la minaccia dal futuro di Solaris, una guerra che coinvolge la 5 dimensione, la pazzia dello Spettro... Persino i membri "di contorno" della JLA hanno il loro momento di gloria: la Cacciatrice ha il merito di aver suggerito e posto le basi per la sconfitta di Solaris, Acciaio è la mente tecnologica e con Plastic Man (molto più che un burlone) forma un ottimo duo (domandare a Zazzala...), Oracolo è il supporto tecnico- strategico, e così via... Persino Barda e Orion, arruolati quasi a forza, hanno dato un fondamentale contributo. C'è da dire poi che Morrison ha creato una run con un inizio e una fine ben precisi: con l'Onnisciente abbiamo l'avvertimento sulla minaccia, Barda e Orion ne sono la dimostrazion...

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  2. AMERICAN HEROES- di Luigi Riggio

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    Il dibattito è uno di quelli che è nato quando è nato il mondo, e non ha mai smesso di occupare le menti dei fan: è meglio la Marvel o la Dc? Chi ha prodotto le serie/i personaggi migliori? Per me la risposta è semplice: si equivalgono. Il perchè, lo trovate (sempre se sia ancora possibile) in quel contenitore che prende il nome di American Heroes, edito negli anni '90 dalla Play Press e che nei suoi (purtroppo soli) 35 numeri ha sfornato alcune delle cose migliori che si siano mai viste.

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    TEEN TITANS- Ai tempi, fecero concorrenza agli X- Men di Claremont/Byrne, e con merito. Inizialmente composto da "spalle" (Robin, Wonder Girl, Speedy, Aqualad e Kid Flash), il gruppo fu ripensato da Marv Wolfman e George Perez, gli stessi di "Crisis". Tolti Speedy e Aqualad, vennero introdotti personaggi come la principessa aliena Koriand'r di Tamaran (Starfire), Changeling (Gar Logan, l'ex Beast Boy della Doom Patrol), e Cyborg (Victor Stone). Il nuovo gruppo era stato riunito dalla mistica empate Raven, allo scopo di fermare Trigon, il suo demoniaco padre. Il resto è storia. Infatti oltre a Trigon i nostri affronteranno anche Blackfire (la sorella di Kory), Fratello Sangue, e molti altri, mentre all'interno del gruppo viene cementata l'amicizia tra Victor e Gar, il sentimento tra Dick e Kory muoverà i primi passi, grazie a Donna conosceremo il di lei fidanzato Terry Long (che poi sarebbe diventato suo marito e avrebbe avuto un ruolo ben più negativo)... Personalmente, è stata la ragione principale per cui ho comprato la testata.

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    ANIMAL MAN- Ovvero il supereroe grazie al quale Grant Morrison ha posto le basi per divenire uno degli (come li definisco io) "altri nomi di Dio". Infatti Buddy Baker non è propriamente un supereroe come gli altri: apparteneva alla cosidetta "serie B", almeno quando indossava il costume, non si definiva propriamente un eroe, ed era sposato con due figli. Attraverso di lui Morrison affronta temi delicati come il razzismo, la caccia agli animali e, soprattutto, inquadra il rapporto tra l'eroe e i suoi lettori.: gli eroi, convinti di vivere una loro vita, piena di gioie e dolori, momenti belli e momenti brutti, in realtà esistono finchè sono letti, per poi finire in un limbo da non si sa dove saranno tratti fuori; lente di tutto questo sarà non solo Buddy, ma soprattutto lo Psico- Pirata, l'unico che ricorda il Multiverso esistente dopo "Crisis" e dalla cui Maschera di Medusa riprenderanno vita gli eroi dimenti...

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    Last Post by aver2330 il 23 Sep. 2015
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  3. TARPE’ MILLS…NOME IN CODICE : MISS FURY di Pietro Zerella

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    Persino nella moderna e liberale America degli anni ’40 (del secolo scorso!) non era facile affermarsi per una ragazza. Dietro l’apparente esaltazione del criterio delle pari opportunità, spesso si evidenziava una solare e patente forma di discriminazione che tendeva a relegare il sesso femminile al ruolo “storico” e tranquillizzante di “angelo del focolare”.
    C’erano indubbiamente delle eccezioni, si pensi al ruolo di potere che alcune attrici avevano assunto ad Hollywood ma, nell'intimo, la Società americana era la stessa che, qualche anno dopo, avrebbe totalmente ignorato il ruolo preponderante di Rosalind Franklin,in quella che fu una delle più importanti scoperte del genere umano (la definizione strutturale del DNA), attribuendo ogni merito ai colleghi maschi Watson e Crick.
    L’industria del fumetto non sfuggiva a questa regola, le artiste “attive” si contavano sulle dita di una mano ed erano utilizzate solo in quei campi (la commedia sentimentale, per esempio) che più sembravano vicini alla loro sensibilità. Eppure c’era chi non si rassegnava a questo andazzo e cercava (per quanto le era possibile)di ottenere un riconoscimento qualitativo che prescindesse dal suo patrimonio genetico.
    In particolare, una ragazza di Brooklyn, osò l’inosabile mettendosi in competizione in uno dei territori più esclusivi dei suoi colleghi : le strisce d’azione. Il suo nome era June Mills e la sua eroina, Miss Fury, avrebbe segnato una tappa significativa nel percorso storico del fumetto mondiale.

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    June Tarpè Mills nacque nel 1915 in una casa del popolare quartiere di Brooklyn. Sua madre era rimasta ben presto vedova e, oltre che della propria famiglia dovette farsi carico anche dei bambini della sorella di June, rimasti orfani. Fin da piccola la Mills era stata “ affascinata” dalle Arti grafiche e pur tra mille difficoltà riuscì a dare forma concreta alle proprie inclinazioni. Dei saltuari lavori come modella le permisero di dare una mano all'economia familiare e, nello stesso tempo, di pagarsi gli studi in una delle più prestigiose scuole artistiche del quartiere, il Pratt Institute. La sua carriera nel mondo artistico sembrava orientarsi verso l’illustrazione della moda ma presto sentì il richiamo (anche economico, perché si trattava di un settore in grandissima espansione) dei Comics. Debuttò nel 1938, lavorando su titoli come Daredevil Barry Finn, Catman e The Purple Zombie. Tutti questi lavori erano firmati con il nome di Tarpè Mills. June aveva scelto di tenere nascosta la sua reale identità (...

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    Last Post by aver2330 il 2 Feb. 2015
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