BACK TO THE BASICS: il blog


Replying to JSANA JURIC di Pietro Zerella

  • Create account

    • Nickname:
  • Enter your Post

    •              
           
       
      FFUpload  Huppy Pick colour  HTML Editor  Help
      .
    •      
       
      Clickable Smilies    Show All
      .
  • Clickable Smilies

    • :huh:^_^:o:;):P:D:lol::B)::rolleyes:-_-<_<:)
      :wub::angry::(:unsure::wacko::blink::ph34r::alienff::cry::sick::shifty::woot:
      <3:XD:*_*:];P:XP:(:=)X):D:>.<>_<
      =_=:|:?3_3:p:;_;^U^*^^*:=/::*::b::f:

  •   

Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 13/3/2018, 22:46

    aa8d45075f0501cb8e0433dfba7bde4d


    Ammettiamolo senza reticenze. Non siamo mai stati particolarmente teneri nei confronti della Sergio Bonelli. Alla prestigiosa casa editrice italiana abbiamo sempre contestato una certa staticità di fondo ed una difesa ossessiva, quasi maniacale, di determinati parametri narrativi ormai largamente obsoleti. Tuttavia, non fosse altro che per onestà intellettuale è doveroso riconoscere che, seppure in maniera farraginosa, le cose stanno cambiando. Partiamo da Orfani quella che nasceva con l’intento programmatico di essere la serie spartiacque tra il prima e il dopo. Creata da Roberto Recchioni e, per la parte grafica, da Emiliano Mammucari, probabilmente non è riuscita a coinvolgere il numero di lettori che la casa editrice si augurava. Tuttavia la sua struttura narrativa a blocchi autoconclusivi ha permesso di rischiare presentando numerosi personaggi in ambientazioni radicalmente diverse. Dopo le prime tre miniserie lunghe nell’ottobre del 2016 è approdata in edicola la quarta stagione composta da soli tre numeri e dedicata a Juric, la spietata sociologa (Presidente del Governo Straordinario di Crisi, l’organo che si è fatto carico di salvare l’umanità) morta, uccisa dalla “Mocciosa” ( Uno degli Orfani originali) nella cataclismatica conclusione della stagione precedente. Ora tocca al biografo Emile Bogdan ricostruire il passato di una figura umana e politica così controversa attraverso un dossier di documenti segreti raccolto dalla donna stessa. Originaria di un Paese dei Balcani, la piccola Jsana vive con l’apparente normalità dei suoi anni la triste condizione di immigrata. Quando rimane orfana la bambina viene adottata e cresciuta da Sandor Kozma, presidente di un’associazione umanitaria che intende sfruttarla per fini propagandistici.

    60b467bf373f609d1f2d8d8c87db76b4


    Fin da piccola Jsana dimostra come l’arte della manipolazione sia per lei una specie di seconda pelle : nulla le sembra incongruo o immorale; perfino la sua festa di laurea diventa l’occasione per dare un’immagine di sé ad uso e consumo dei media, Per ora Jsana ha ancora un’unica e inattesa debolezza, l’affetto che prova per il padre adottivo anche se non esita ad usare la figura di Kozma a come facciata presentabile della sua organizzazione. La sua innata mancanza di scrupoli le consente di muoversi tra i sentimenti con implacabile inflessibilità. E quando serve non esita a mettere in palio il suo stesso corpo, ad usarlo come chiavistello per sedurre l’anziano magnate Tadao Kojima e coinvolgerlo nei suoi oscuri disegni. La Juric deve però affrontare due prove terribili che coincidono con le prime vere “sconfitte”. La perdita del padre durante un attentato e subito dopo il suo rapimento da parte di una banda di criminali africani durante il quale deve subire le violenze più efferate potrebbero schiantarla. Tuttavia decide di resistere ad ogni costo alla prigionia e i soccorritori che finalmente la traggono in salvo saranno i primi a vedere la trasformazione definitiva di Jsana.

    orfani-juric-2


    Nella sua scalata al vertice si lascia dietro una scia di cadaveri senza mostrare alcuna empatia per le sue vittime. La sua anima diventa un crogiolo in cui dolore e violenza si mescolano alla sua crudeltà La giovane donna si sente una predestinata, ha la consapevolezza di essere l’unica in grado di guidare una razza intera e una leader non può avere cedimenti. E il mondo sembra non accorgersi minimamente del potere di manipolazione di colei che è vista come la sola possibile salvatrice. Pian piano la tortura psicologica nei confronti di chi cerca di intralciarne l’ascesa diventa feroce e sfrenata. Persino l’adozione di Efia una sfortunata ragazza africana, per cui sembra provare un’affinità simile ad un senso materno diventa un pretesto per ribadire la sua abilità manipolatoria. La morte della ragazza spegne definitivamente in lei l’ultima tremula scintilla di umanità. Tutto diventa calcolo e strategia e, alla fine del gioco, anche la sua morte viene gestita con freddo raziocinio La decisione di far scrivere una autobiografia la innalza dal ruolo di statista al titolo di Santa garantendole quindi l’immortalità alla quale ambiva. Poco importa se ciò richiede un’ultima vittima, il biografo che lei aveva scelto, “indirizzato” verso una fine precoce per sua stessa mano. Jsana è morta, lunga vita a Jsana!

Review the complete topic (launches new window)