LADY DEATH : LA MORTE SI FA BELLA!! di Pietro Zerella

LADY DEATH : LA MORTE SI FA BELLA!! di Pietro Zerella

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By aver2330 il 9 April 2015

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Ci sono due argomenti che occupano un posto predominante nella psiche di un adolescente americano: il sovrannaturale e le tette.
L’autore di scarsa fama Brian Pulido , ormai non è più così adolescente (è alle soglie dei 30 anni!) ma, evidentemente non ha dimenticato i suoi “pensieri” giovanili e quando progetta il suo ennesimo personaggio decide di mettere insieme queste due componenti. In realtà, ha già esplorato i sentieri narrativi dell’eterna lotta tra il bene e il male con la sua creazione precedente, Evil Ernie ma ora la sua fervida fantasia (ed un certo sovraccarico di ormoni androgeni) gli suggeriscono di addentrarsi anche nell'immaginario erotico.
Nasce così quella che alcuni critici definiranno “la paladina della crociata anti-silicone”ovvero Lady Death. Con la complicità artistica di Steven Hughes, realizza per la misconosciuta casa editrice Eternity un fumetto in bianco e nero : Evil Ernie in cui si narrano le efferate imprese di Ernest Fairchild, un ragazzo con forti disturbi mentali. Lady Death, nella sua prima esplosiva apparizione è un costrutto irreale di un cervello sciroccato. Promette amore eterno ad Ernie, in cambio della sua fedeltà. Peccato che il suo scopo sia leggermente insano (e anche un pizzico velleitario…): l’uccisione di tutti gli abitanti della Terra. Dopo una successiva apparizione in Evil Ernie: The Resurrectioni, una mini-serie pubblicata da Pulido per la sua società Chaos! Comics nel 1994. Lady Death sembra destinata ad un precoce accantonamento. In realtà, però, la signorina “Grandi Forme” deve ancora dare il meglio di sé. Il fatto è che è in America si sta verificando una autentica battaglia in cui le armi principali sono “anatomiche”.

Orde di ragazze dai nomi sempre più improbabili ed evocativi: Purgatori, Chastity, Poison, Razor, Devil Girl e compagnia cantante affiancano la veterana Vampirella in una sarabanda di intrecci all’insegna del sesso e della violenza. . La bigotta società americana vacilla sotto i colpi mentre i costumi delle ragazze si riducono a striminzite striscioline messe a estrema tutela della pudicizia e le storie virano sempre di più verso il rosso sangue. Lady Death rinasce staccandosi dal suo ruolo di fidanzata di Ernie, e iniziando la sua storia autonoma. A partire dal gennaio 1994 , con la miniserie “The Reckoning”, Il personaggio viene completamente rivisitato. In un medioevo dai contorni abbastanza indefiniti, vive una ragazza di nome Hope (Speranza). La sua esistenza non si può certo definire tranquilla perché è costretta a subire una serie infinita di umiliazioni e di violenze.
Tuttavia c’è un terribile segreto legato alla sua nascita. Hope è il risultato di un incrocio tra l’Inferno e il Paradiso, un ibrido che porta dentro di sé, contemporaneamente , due “universi” in eterno conflitto. Il padre demone la costringe a rinunciare alla sua parte umana e la conduce in una tenebrosa e raccapricciante full-immersion negli abissi infernali. Quando il suo viaggio agli inferi volge al termine, Hope si ritrova a dover fronteggiare il signore del male, Lucifero, e, contro ogni logica, lo sconfigge diventando la Signora Assoluta del Regno della Dannazione. La vittoria, però, non è totale, prima di scomparire il deposto sovrano maledice la sua avversaria. Hope , che nel frattempo ha assunto il nome di“Lady Death” non potrà mai più porre piede sulla Terra, fino a quando l’ultimo essere vivente non sarà morto!!. Il successo della nuova versione è dirompente, le vendite diventano altissime (80 mila copie al mese sono una cifra spropositata per una minuscola etichetta indipendente!) e vengono prodotte numerosissime pubblicazioni legate al marchio Lady Death.

Tuttavia, come sempre capita per le mode del momento ,le vendite cominciarono a diminuire rapidamente nella seconda metà del decennio e la Chaos di Pulido si trovò a passare dagli altari alla polvere, fino al fallimento definitivo decretato nell’agosto del 2002. Se la storia della etichetta di Pulido era arrivata al capolinea, così non fu per la “Signora della Morte”, i cui diritti di pubblicazione vennero rilevati dall’ambiziosa CrossGen Entertainment del miliardario Mark Alessi. Fu lo stesso “papà” Pulido ad occuparsi del rilancio creando una nuova serie, Medieval Lady Death . Nel tentativo di attirare un pubblico più vasto, l’autore apportò notevoli cambiamenti al suo personaggio, addolcendo notevolmente quegli spigoli di violenza e di “perversione” che avevano tanto contribuito all’ascesa mediatica di Hope. Tutto sommato, a livello di vendite, la svolta sembrava funzionare ma la CrossGen si dimostrò un colosso dai piedi di argilla chiudendo baracca e burattini. Ancora una volta, la procace fanciulla fu costretta a fare i bagagli e a trasferirsi. Nel luglio 2005, infatti, la Avatar Press presentò una nuova versione di Lady Death. che arrivava decisamente fuori tempo massimo. L’era delle “Ragazzacce” stava per finire. Una dopo l’altra le belle e cattivissime stelle del firmamento fumettistico americano si erano spente. Era passato un decennio in cui il legamento sospensore di Cooper era stato sottoposto ad un immane sforzo e le leggi fisiche sulla gravità sfidate oltre ogni logica. Per anni , l’ipertrofia mammaria aveva regnato sovrana e le tette delle Bad Girls erano arrivate ad ospitare intere comunità di Puffi!!. Poi tutto finì, l’ingresso diretto della Disney e della Sony normalizzarono il mercato orientandolo verso lidi meno trasgressivi. .Cosa resta delle mutandine di pizzo delle “Double Impact” o del costumino formato francobollo di Purgatori? Solo il ricordo e qualche sospiro di nostalgia. D’altra parte, la bellezza rimane la più effimera delle virtù….

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