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  1. SANDMAN, IL SIGNORE DEI SOGNI

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    By aver2330 il 20 May 2022
     
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    Ci sono autori che se anche avessero scritto una sola opera, un solo fumetto, meriterebbero comunque di entrare nella Storia, se non nella Leggenda (le maiuscole non sono un caso). Neil Gaiman è uno di questi. Con il suo Sandman ha creato una nuova mitologia, mettendo al centro non sai quale saga, quale lotta tra bene e male, ma le Storie in quanto tali: piccole o grandi che siano, epiche o banali. Il protagonista di tutto è Morfeo, il Plasmatore, il Re e Custode dei Sogni: è Sogno (Dream in inglese) uno degli Eterni, ovvero assieme ai suoi fratelli Death, Destino, Disperazione, Delirio (ex Delizia), Distruzione e Desiderio, incarna quei sentimenti, quei concetti, attorno a cui ruota tutta l’esistenza umana. Nello specifico, Sogno/Morfeo si occupa dei sogni e delle storie, di quelle narrate e di quelle che non lo saranno mai: tetro, a volte autoritario e distaccato, a volte malinconico, egli viaggia tra i sogni delle persone, in un certo senso li protegge. Tuttavia, nella scrittura di Gaiman, parlare di “protagonista” è quantomai labile, in quanto attorno a Morfeo e alla sua iniziale cattura si muoveranno personaggi ed eventi tutti legati l’uno all’altro, per cui il Plasmatore è il fulcro, il punto d’inizio attorno a cui avviene tutto. Pensateci, è tutto concatenato: il Re dei Sogni viene catturato, per sbaglio/fortunatamente, da un gruppo di sedicenti (ma anche quindicenti) mistici che volevano imprigionare invece sua sorella Death, la Morte; le persone che dormono non si svegliano più, e tra loro c’è Unity Kincaid, che rimane misteriosamente incinta; decenni dopo, una volta che il Signore dei Sogni si è liberato, Unity si ricongiunge alla figlia perduta e a sua nipote Rose Walker; Rose va quindi alla ricerca di suo fratello Jed insieme al simpatico Gilbert e finiscono ad un convegno di serial killer in cui l’ospite d’onore è Il Corinzio, uno dei Sogni (in questo caso incubi) scappati dal Regno dei Sogni durante la prigionia del suo sovrano; Gilbert si assenta lasciando a Rose un biglietto con su scritto un nome da pronunciare il caso di pericolo, cosa che avviene quando la ragazza viene aggredita da Fantaland. Indovinate qual è il nome? Esatto: “Morfeo” (mi vengono i brividi solo a ricordare la scena). Il Signore dei Sogni appare e sistema tutta la faccenda, mettendo fine all’esistenza del Corinzio e facendo realizzare ai serial killer presenti la vacuità della loro esistenza. Ma come faceva Gilbert a conoscerlo? Presto detto anche questo: si tratta in realtà non di una persona, ma di un altro sogno transfugo, ovvero Il Paradiso dei Marinai. Si scopre poi che Rose non è altro che un Vortice, ovvero un’entità in grado di generare caos all’interno del Sogno, unendo i sogni di tutti indistintamente. MA. Il vero Vortice doveva in realtà essere Unity, se non si fosse addormentata e non fosse stata messa incinta. A questo punto, tanto per non farci mancare niente, la nonna interviene: l’ordine va ripristinato e la cosa richiederebbe il sacrificio di Rose. Ma Unity si sostituisce a lei e si scopre che ad ingravidarla è stata la sorella/fratello di Morfeo: Desiderio. Il tutto, a quanto ho capito, per ripicca verso l’alterigia/pomposità del fratello: l’uccisione di Unity o di Rose avrebbe scatenato le Eumenidi, che compaiono per punire chi si macchia del sangue di un congiunto, distruggendolo. Finito questo, Rose se ne va e ritorna al palazzo in cui vive. Da notare che anche Jed è collegato al Sogno, dato attraverso i suoi sogni è in contatto con il defunto Hector Hall e sua moglie Lyta: Hector è stato infatti convinto dai transfughi Brute e Glob a prendere il ruolo di Sandman, eroe protettore dei sogni. Si, viene un po’ da ridere. Molto meno quando Morfeo verrà a porre fine alla questione rimandando Hector nel regno dei morti e dicendo ad una sconvolta Lyta e il figlio Daniel apparterrà a lui.

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    Comunque sia, tra gli inquilini del palazzo di Rose c’è una coppia di nome (non scherzo) Barbie e Ken: la coppia finisce per separarsi a causa della manifestazione del Vortice e lei va ad abitare in un altro palazzo dove c’è anche una coppia di lesbiche, Hazel e Foxglove. Questa coppia, insieme alla strega Thessaly, partirà al (maldestro) salvataggio di Barbie quando si scoprirà che i sogni che lei fa sono collegati al Regno del Sogno e derivano da un’ennesimo “contrattempo” dovuto alla prigionia del Plasmatore. Naturalmente, anche stavolta Morfeo sistemerà tutto. Da notare che Hazel e Foxglove compariranno, prima come comprimarie e poi come protagoniste, dei due volumi dedicati a Death: L’Alto Costo della Vita e Il Grande Momento della Tua Vita. Roba che l’albero/cespuglio darwiniano levati… Sullo sfondo di tutto questo, forse parallelamente e forse no, ci vengono narrate altre storie e vicissitudini che ci illuminano sul Plasmatore: Nada, principessa africana, che amò Morfeo ma si rifiutò di esserne consorte, perché gli esseri umani non devono avere legami con i superni, e che fu da questi condannata alle pene dell’Inferno. Letteralmente. Almeno finchè una riunione di famiglia ed il rimbrotto di sua sorella Death non convinsero il Signore dei Sogni ad andare a riprendersela… Dando così la scusa a Lucifero di lasciargli il regno (che poi sarà restituito al Paradiso) e di prendersi una vacanza. Calliope, ninfa ex sposa di Morfeo e madre di Orfeo (di cui ci verrà narrata la triste vicenda): come Sogno, anche lei verrà catturata, ma i suoi tormenti saranno maggiori. Liberatosi dalla sua prigionia, Il Signore dei Sogni penserà anche a liberare lei e punire il suo ultimo aguzzino. Hob/Robert Gadling, un uomo convinto che per non morire basta volerlo: guarda caso, mentre lo diceva venne sentito da Morfeo e Death. Lo scintillio nell’occhio di lei mi fa pensare che l’abbia fatto apposta a renderlo immortale: vuoi perché lo trovava divertente, vuoi perché… Hob diventerà forse il miglior amico del fratello, con cui si incontreranno ogni 100 anni in quella stessa locanda. Guarda caso lì si trova anche un certo William Shakespeare, a cui Morfeo chiederà di scrivere per lui due storie: una sarà Sogno di una Notte di Mezza Estate, che verrà rappresentata poi in una radura davanti ai veri Oberon e Titania ed alla loro corte, l’altra… Ci arriveremo. Incontreremo anche l’imperatore Norton, primo imperatore degli Stati Uniti per soli 50 centesimi alla settimana: un poveraccio rimasto coinvolto in una sfida tra Desiderio ed il fratello. A proposito di quest’ultima, apro una parentesi: come gli altri, è la personificazione di un concetto, il “desiderio di”. Non conta che sia di un oggetto, una persona, maschio, femmina… In un certo senso Gaiman fin da allora ha dato una dimostrazione di uguaglianza tra gli esseri: tutte le categorie che usiamo sono semplicemente una nostra invenzione, la realtà è molto più vasta. C’è però da dire che anche il resto della famiglia viene caratterizzato benissimo: Distruzione è l’unico ad aver abbandonato il suo Regno di competenza. Nonostante il nome, è un pò il buontempone, quello che porta allegria e funge da collante: se Sogno ha il corvo parlante Matthew, lui ha il cane Barnaba, con cui avrà degli scambi esilaranti. Personalmente, non ho mai capito perché abbia abbandonato tutto, forse perché ha capito che tutto va avanti anche senza di loro… Fattostà che tra un racconto e l’altro comparirà spesso, dando prova di saggezza. Il summenzionato Barnaba sarà ceduto alla sorella Delirio quando questa lo troverà dopo una ricerca in cui coinvolge anche Morfeo… Ed anche lei, come gli altri (con l’eccezione forse di Death) è un caso strano: prima il suo nome era Delizia, ma è successo qualcosa che l’ha resa una simpatica squinternata, che dice frasi sconnesse. Salvo che dimostrerà una saggezza maggiore di quanto ci si aspetti, anche se è difficile per lei rimanere “sana” troppo a lungo… Non si sa come, perderà Barnaba per poi ritrovarlo durante il finale della serie. O forse è lui a ritrovare lei. Non chiedete. Tutte le vicende narrate troveranno la loro chiusura nella saga finale, Le Eumenidi: in seguito al rapimento e alla (presunta) morte del figlio, Lyta Hall penserà che sia tutta colpa del Signore dei Sogni ed il suo desiderio la porterà a scatenargli addosso le Eumenidi, le Erinni. Questo perché, in cambio del suo aiuto nella ricerca di Distruzione (bell’aiuto, era nell’isola vicina…), Orfeo, ormai ridotto da secoli alla sola testa, chiederà al padre di porre fine alle sue sofferenze. Il sangue della famiglia è stato versato: il Regno dei Sogni verrà piano piano distrutto fino a quando il suo sovrano non si sacrificherà. Il suo posto verrà preso da un trasfigurato Daniel, ora il nuovo Sogno: in realtà non era morto, ma era stato rapito da Puck e Loki e salvato dalla nuova incarnazione del Corinzio (creata appositamente per trovarlo). Piccola nota: indovinate chi era la babysitter del pargolo? Rose Walker. Di nuovo lei. Ora non rimane che celebrare il funerale per Morfeo, alla cui Veglia (splendidamente illustrata da Michael Zulli) saranno presenti, in un modo o nell’altro, tutti quelli che abbiamo conosciuto finora. Ci sarà persino Distruzione, a modo suo: non parteciperà al rito, ma mangerà con il nuovo Sogno e gli darà saggi consigli. Nell’epilogo, Hob avrà modo di parlare con Death, ricordando l’amico… E decidendo, ancora una volta, di voler vivere. La fine, almeno per l’edizione Planeta in mio possesso, sarà dedicata alla stesura de La Tempesta da parte di Shakespeare: una volta completata, egli incontrerà (nel sonno) il suo committente, alla quale potrà finalmente chiedere perché. Perché ha scelto lui? Perché quelle due opere? Morfeo gli risponderà che è per via del suo talento nel dare voce ai personaggi e perché nonostante egli sia il Principe delle Storie, a differenza di Shakespeare non ne ha una che possa dire sua. Ripensando alla Veglia e a tutto quello che c’è stato prima, Morfeo è come Prospero: anche per lui giungerà/giunge il momento di distruggere la bacchetta e mettere da parte ogni magia. Con qualche tentennamento e qualche pausa, però devo dire che la scrittura di Gaiman, il suo Sandman, le sento “mie”, in un certo senso mi rispecchiano. Alcuni dicono che i miei articoli dovrebbero essere più lunghi, magari con qualche informazione in più… Beh, per la lunghezza non posso fare molto. Per il resto, come per il Sandman di Gaiman, anche per me l’importante sono le Storie, i vari personaggi nella loro “vita”: non mi interessa molto quando è stato fatto cosa, piuttosto che sia avvenuto e come abbia influito sull’argomento di cui scrivo
    P.S.: Sono perdutamente, inesorabilmente, innamorato di Death. Ecco, l’ho detto
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