BACK TO THE BASICS: il blog

  1. SLAM DUNK- di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 22 June 2013
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    I protagonisti di questo manga di Takehiko Inoue sono due: Hanamichi Sakuragi e il Basket.
    Unico neo: all'inizio ad Hanamichi il basket non piace, anzi lo odia proprio. Questo perchè, alle medie, fu scaricato da una ragazza per un giocatore di basket. Arrivato al liceo Shohoku, spera che la fortuna cambi, ma i suoi amici lo prendono in giro, visto che essendo lui un mezzo teppista, alto e con i capelli rossi, le speranze sono poche.... Invece il fato gioca a suo favore: incontra la dolce Haruko Akagi, che per giunta lo prende in simpatia, accorgendosi dellle sue potenzialità di giocatore (ma solo pechè è alto e riesce a tenere una palla con una sola mano)! Ma anche qui sta l'inghippo, anzi, ce ne sono due:
    1) la ragazza è la sorella del capitano della squadra di basket, anche se Takenori Akagi sembra quasi un gorilla (infatti la prima domanda che viene in mente è "ma sono davvero fratelli?"), e il rossino arriva a sfidarlo;
    2) Haruko è innamorata di Kaede Rukawa, asso del basket appena iscrittosi.
    Ma pensate ke questo basti a fermare il mitico Sakuragi? No di certo! Dopo una serie di (maldestri) tentativi, riesce a farsi accettare in squadra, ma visto che non sa un'acca di basket deve allenarsi sui fondamentali, sotto la guida di Ayako, manager della squadra. A poco a poco il nostro fa notevoli miglioramenti, guardato anche dall'allenatore dello Shohoku, il signor Anzai: questi, una volta era un severo allenatore, soprannominato "il Diavolo dai capelli bianch", ma un fatto tragico ne trasformò il carattere, facendolo diventare "il Budda dai capelli Bianchi". Nonostante Hanamichi gli amcnhi di rispetto e faccia fare boing boing alla sua faccia, questi riconosce immediatamente le qualità del Nostro. Ma per essere completa, la squadra ha bisogno di altri due elementi: Ryota Miyagi, talentuoso playmaker dalla bassa statura ma dalla grande velocità e agilità, innamorato perso di Ayako, ma non si sa se ricambiato o meno. Tempo prima era stato sospeso per colpa di uan rissa con l'elemento numero due, Hisashi Mitsui, abilissimo giocatore di basket, eletto anche mvp alle medie, entrato nello Shohoku per seguire Anzai. Tuttavia un infortunio lo allontana e prende una brutta piega. Cerca persino di impedire ai nostri di accedere al campionato nazionale, visto che in caso di rissa sarebbero fuori. Meno male che intervengono Mito, Okusu, Noma e Takamya, gli amici di Hanamichi a risolvere la questione, dando una bella ripassata a lui e ai suoi amici. Ricomposto il tutto, la squadra è pronta! Le prime partite vedono vincere la nostra squadra di attaccabrighe, con Hanamichi che diventa il re... delle espulsioni! Finalmente arriva il momento delle grandi sfide: si inizia con lo Shoyo di Kenji Fujima, playmaker e allenatore della squadra "Quando è ...

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    Last Post by aver2330 il 22 June 2013
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  2. SUORE NINJA una recensione di Federica Belloni

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    By aver2330 il 7 June 2013
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    Il fumetto "Suore Ninja" targato Star Comics, è stato scritto da Davide La Rosa e disegnato da Vanessa Cardinali.
    E' uscito in edicola con il primo volume intitolato "Zombie gay in vaticano".
    La trama è incentrata sull’elezione imminente del nuovo Papa. Nell’attesa della fumata bianca si scatena al di fuori di San Pietro un Gay pride in protesta all'atteggiamento omofobo della chiesa, ma improvvisamente tutti i manifestanti si trasformano in zombie. Papa Costantino Vitaliano I si troverà ad affrontare questa minaccia, ma in suo soccorso arrivano le Suore Ninja, un trio di combattenti di un antico ordine segreto con il compito di proteggere la chiesa e tutto lo Stato Vaticano dai mostri che lo minacciano.
    Questo fumetto si dimostra spettacolare nella sua originalità, divertentissimo, ma non solo. Qui l'ironia viene usata anche come mezzo per far riflettere chi lo sta leggendo sui problemi più o meno conosciuti riguardo la situazione della Chiesa e della politica.
    Anche se come tema non è nuovo perché già visto in fumetti come "Jenus" e "Nirvana", è comunque sempre ben gradito; fa riflettere, che uno sia credente o meno, fatto piuttosto raro e strada poco percorsa forse per paura di "esporsi". Risulta coraggiosa questa scelta, perché per uno che è alla "ricerca di pubblico" è una decisione piuttosto rischiosa che può portare egualmente sia alla perdita sia all'acquisizione di nuovi follower.
    Si apprezza come le tre Suore protagoniste siano state introdotte nella storia. Appaiono infatti proprio nel momento del bisogno, ma dopo una lunga introduzione che composta di “stacchi di inquadratura” (due tavole una tantum) che interrompevano gli eventi "agitati" dell’albo (dalla “sbroccata” di Jovanardi all’invasione di zombies) per mostrarci le tre Suore impegnate in una luuuuunga messa.
    P.S. Il caso “fortuito” ha voluto poi, che il fumetto uscisse proprio nel momento in cui tutti gli italiani aspettavano ansiosamente la vera fumata bianca dal vaticano!

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    Passiamo ora al secondo volume “Vaticano Lost in Space”.
    La trama segue dalla vittoria sugli zombie gay ed inizia con il neo eletto Papa che viene rapito insieme all’intero Vaticano dagli alieni, più precisamente da parte dello spietato Capitan Chobin. Vengono trasferiti su un pianeta misterioso governato da un intransigente quanto bizzarro imperatore: Ettore Hardenna!! In questo luogo i nostri protagonisti vivranno l’incubo peggiore che un essere umano possa mai immaginare: il ritorno degli anni ‘80 e di tutti i suoi miti&...

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    Last Post by raes il 8 June 2013
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  3. KIERON GILLEN SU " JOURNEY INTO MYSTERY" di Marzio Petrolo

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    By aver2330 il 4 June 2013
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    Il 28 maggio è uscito in edicola e fumetteria l’ultimo numero della gestione pre-Marvel NOW! del dio del tuono. E’ il secondo volumetto di due speciali che la Panini ha realizzato un po’ per accelerare i tempi di pubblicazione delle storie di Thor, un po’ per racchiudere in un’unica soluzione il ciclo narrativo finale “Everything Burns”.
    Ci tenevo a spendere due righe in omaggio di Kieron Gillen, come ringraziamento per la sua run su “Journey into Mystery”.

    Tutto ha inizio su “Journey into Mystery” #622 (“Thor e i Nuovi Vendicatori #152” da noi): la testata del tonante raddoppia, proponendoci da una parte la nuova (almeno dal punto di vista della numerazione) “The Mighty Thor”, in mano a Fraction (più avanti gli insulti) e dall’altra la prosecuzione del titolo storico con relativa numerazione in mano a mastro Gillen. Quest’ultima “nuova” serie si occupa del neo-rinato-neo-ringiovanito <<dio dal labbro sfregiato, il camminatore del cielo, il figlio del gigante, il fabbro di menzogne, il dio che è fuoco, astuzia e odio>> (per prendere in prestito le splendide parole di Gaiman), insomma, la serie ruota intorno al piccolo Loki.

    Kieron Gillen aveva già dato prova di sé sull’universo asgardiano, prima cercando (con non troppo successo) di concludere e rattoppare le trame lasciate in sospeso da Straczynski (“Latverian Prometheus” e seguenti) e poi con quattro splendidi numeri post-Assedio (“Thor: The Fine Print”) sulla discesa di Thor nell’inferno di Mefisto.
    Gli ignari lettori italiani ancora non lo sapevano, ma sul mondo Marvel stava per abbattersi il peggior crossover vendicativo di tutti i tempi, “Fear Itself” era alle porte e nessuno di noi era sufficientemente preparato all’orrore. Come è noto, tuttavia, dal letame spesso nascono fiori, e in mezzo alle idee confuse e caciarone di Fraction, tra il suo Thor (che almeno nei primi numeri aveva il pregio di essere illustrato da Coipel) e il suo megaevento, nasce questa piccola perla di “Journey into Mystery”.

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    Numero dopo numero, Gillen riesce a costruire la sua “nicchia narrativa” all’interno di Fear Itself; pur avendo una connessione strettissima a quanto accade nel resto dell’Universo Marvel, con Loki e le sue avventure lo scrittore riesce non solo a non rimanere schiacciato dall’evento di turno (come ci ha abituato a leggere Bendis nell’ultimo decennio) ma riesce a cavalcare l’evento, a sfruttarlo per i suoi scopi, fino a regalarci una conclusione che arriva addirittura giustificarne il finale.

    I capitoli successivi mantengono inalterata la qualità, portando il giovane principe dell’inganno a interagire con una gamma di personaggi nuovi, come Leah, il braccio destro (letteralmente!) Hela, o il tenero e...

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    Last Post by aver2330 il 4 June 2013
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  4. JULIA KENDALL : LA PERFETTINA STAGIONATA di Pietro Zerella

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    By aver2330 il 3 June 2013
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    Sarà perché tra le due grandi Hepburn del Cinema ho sempre preferito la sanguigna e tenace Katharine alla svenevole ed eterea Audrey ma Miss Julia Kendall (che dell’interprete di Colazione da Tiffany riprende le sembianze) non mi è mai stata particolarmente simpatica.

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    La brillante criminologa di Garden City mi è sempre sembrata finta ed artefatta, troppo perfetta per essere reale, con quella sua aria da impenitente sbarazzina e quell’inguaribile complesso di “prima della classe”.
    Certo, ammettiamolo pure, nel suo lavoro è estremamente efficace. Alla “dottoressa” Kendall è sufficiente un misero indizio per definire vita, morte e miracoli del cattivo di turno…. Da mezzo capello può risalire alla settima generazione del reo (Kay Scarpetta, non sei nessuna!).
    Julia è il parto letterario di un ormai maturo Giancarlo Berardi ma, a mio avviso, non può essere annoverata tra le migliori creazioni del Maestro genovese. Probabilmente, Berardi ha lasciato il cuore nella cella in cui da una ventina di anni marcisce Ken Parker ed è andato avanti, professionalmente, solo con la testa. Giancarlo rimane un ottimo scrittore ma, paradossalmente, quello che dovrebbe essere un pregio finisce per diventare un limite. Le sceneggiature sono troppo levigate, gli ingranaggi troppo lubrificati, i meccanismi troppo collaudati….Il lettore abituale sa già cosa aspettarsi in ogni numero….In ordine sparso ci saranno una o più animate discussioni tra Julia ed il tenente Webb, inevitabilmente sedate dal buonsenso del bonario “Big Ben” Irving, la telefonata con l’”amico fraterno” Leo Baxter perennemente impegnato in acrobatiche imprese amorose con la conquista di turno (rigorosamente di carnagione scura!). Prima o poi spunterà l’immancabile siparietto con la governante Emily sulla sua tribù di ex mariti e di figli (quella donna deve aver trascorso la maggior parte della sua vita in sala parto…),

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    il rattristato riferimento alla sorellina degenere Norma (droga e mondo della moda…che originalità!) e il nostalgico coinvolgimento dell’eterna nonna Lillian (questa zia May all’italiana avrà ormai speso milioni di dollari per le rette della sua Casa di Riposo). Seguirà la “lectio magistralis”alla Hollyhock University dell’inappuntabile professoressa Kendall che tiene a bada con piglio fiero un branco di scalcinati e ignoranti studenti e, una notte sì e l’altra pure il solito delirio onirico (allucinazioni che entrano nelle storie determinandone l’andamento…..suvvia!) con l’immancabile pistolotto psico-analitico.
    Gli ingredienti del...

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    Last Post by aver2330 il 3 June 2013
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  5. QANDA RECENSIONE DI ERMELINDA TOMASI

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    By aver2330 il 21 May 2013
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    "...anche se cambiamo scuola, anche se traslochiamo, questi non sono veri addii. Prima o poi capiterà di incontraci ancora..." (QandA)


    Come non ricordare il grande Mitsuru Adachi per le sue formidabili storie di liceali che si muovono nel loro mondo fatto di ricordi, di emozioni, di gaffes, di ideali, di speranze future...dove tutto ruota attorno a una disciplina sportiva che è il perno centrale delle vicende dei protagonisti?
    Il manga QandA, fra i tanti, ne è un tipico esempio.
    Pubblicato nel giugno del 2009 nella rivista Monthly Shōnen Sunday, QandA in Italia è stato racchiuso in 6 volumetti scorrevoli la cui storia si legge, come nella maggior parte dei manga, da destra a sinistra.
    Edito dalla Star Comics a partire da aprile del 2011 per terminare nel novembre del 2012, la storia inizia con il ritorno della famiglia Ando nella loro città natale dopo sei anni di assenza dovuta al lavoro del padre del protagonista, Atsushi che, all'epoca, aveva 9 anni; ora, invece, è nel pieno dell'adolescenza.
    Atsushi è in giro per la città e incontra più volte una ragazza che poi si rivelerà essere stata sua compagna di classe alle elementari e che entrerà a pieno titolo nella sua vita.

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    La vita tranquilla del quindicenne Atsushi cambia nel momento in cui gli appare lo spirito del defunto fratello maggiore, Hisashi, che era morto a 11 anni in un incidente stradale.
    In vita, Hisashi era abile negli sport e si batteva contro i prepotenti pur di difendere suo fratello minore, Atsushi più debole, apparentemente, di carattere.
    La forma di Hisashi come spettro (che in vita tutti chiamavano Q-chan) è quella di un bambino, ma con un carattere persino fin troppo sveglio, avido lettore di manga, goloso di dolci e, soprattutto, gran osservatore del mondo femminile (in tutti i sensi!). Tuttavia, questo simpatico spiritello ha un limite: non può gironzolare fuori casa di giorno, ma solo di notte, e il suo raggio di azione è abbastanza limitato. E poi, l'unico a vederlo e a sentirlo è solo Atsushi.
    Hisashi, nonostante sia burlone, ha un gran cuore e non mancherà di prestare aiuto a suo fratello Atsushi (Ando per gli amici) nei momenti di maggior bisogno.
    Atsushi, però, non sopporta quell'intromissione nella sua vita, anche se alla fine le azioni invadenti e quasi forzate di Hisashi serviranno a uno scopo ben preciso che qui non voglio, ovviamente, rivelare, ma che daranno una svolta alla "normale" vita di Atsushi e a quella di tutti i co-protagonisti della storia.
    Ironico, pungente nei dialoghi, con un tratto pulito, il manga QandA ci fa s...

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    Last Post by aver2330 il 21 May 2013
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  6. IL MIO NOME E’ JONES, EROTICA JONES! di Pietro Zerella

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    By aver2330 il 17 May 2013
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    Nel corso della sua lunga e fortunata vita, Stan Lee, il papà dei super-eroi Marvel non ha mai fatto mistero della sua attrazione per il gentil sesso. Anche oggi, il vecchio reprobo ama farsi immortalare in compagnia di avvenenti fanciulle.
    Che questa sua passione diventasse addirittura “professionale” è una cosa spiazzante persino per Stan. Eppure è andata proprio così. Il 26 giugno del 2003 l’emittente Usa, Spike Tv mandava in onda il primo episodio di Stripperella, una incredibile serie animata basata su una altrettanto incredibile super eroina.
    Il “deus ex machina “dell’intera operazione era proprio l’allora ottantenne Mister Lee, coadiuvato da uno stuolo di volenterosi sconosciuti come Steve Freeman, Kevin Kopelow, Heath Seifert e Steve Holland. Ricalcata sulle fattezze fisiche della statuaria Pamela Anderson , attrice nota più per la prorompenza fisica che per le (scarse) doti artistiche, la protagonista, Erotica Jones, vive una serie di avventure ai limiti del surreale. Erotica si guadagna da vivere facendo la spogliarellista in un club ma ha una doppia identità nelle vesti succinte dell’agente segreto Stripperella.

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    Nella sua prima avventura, “Beauty and the Obese” dovrà affrontare il folle chirurgo plastico, Doctor Cesareon che impianta nelle modelle che si sottopongono ai suoi interventi estetici delle protesi mammarie che causano l’insorgenza di una incontrollabile obesità. Quando la minaccia sembra debellata, Stripperella, scoprirà che nel seno di una delle modelle al posto della protesi al silicone è stata collocata una bomba….Negli episodi successivi (in totale 13 !) Erotica Jones dovrà vedersela con altri inquietanti personaggi come Cheapo, “ bad guy” del mondo della finanza e Queen Clitoris che ce l’ha a morte con il mondo a causa del suo aspetto esteriore. Come tutte le “spie” che si rispettano, Stripperella possiede una serie di gadget, ovviamente in tema col personaggio. Guai a toccarle il seno ! Nella zona toracica, infatti, è nascosto un rivelatore di bugie. Sotto la sua lingua, poi, è occultato uno scanner digitale grazie al quale può scaricare le immagini sul computer. Anche se in una prima versione della sigla Stripperella ha in mano una pistola, la procace eroina non farà mai ricorso ad armi letali.

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    In realtà al di là dell’effetto glamour la serie ideata da Stan Lee non ha una qualità elevata. L’unica carta che gli autori sembrano volersi giocare è quella dell’erotismo spicciolo ma anche in questo restano a metà del guado. In effetti, molte delle colleghe di Erotica (P...

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    Last Post by aver2330 il 17 May 2013
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  7. UNA PICCOLA RECENSIONE: CORTO MALTESE - UNA FAVOLA DI VENEZIA

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    By aver2330 il 21 Feb. 2013
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    Marinaio, avventuriero, pirata, cercatore di tesori. Questo e altro ancora è Corto Maltese, il personaggio creato nel lontano 1967 da Hugo Pratt.
    Ma questo personaggio rappresenta soprattutto una chiave che apre lo scrigno dell'avventura e del viaggio fantastico.
    Corto “...eterno perdigiorno, ingenuo Don Chisciotte da strapazzo, seduttore frustrante e frustrato, parassita romantico e forse anche sentimentale...”, come lo descrive uno dei suoi amici, rappresenta in realtà lo scetticismo dell'autore circa le convinzioni religiose e nazionalistiche e le sue avventure spaziano sempre tra realtà e fantasia, tra storia e leggenda.
    Ne è una prova questo volume, Favola di Venezia, pubblicato nel 1976 ed ambientato nella città veneta tra il 10 e il 25 Aprile (ricorrenza di San Marco, patrono di Venezia) del 1921 e recentemente ristampato dalla Rizzoli.

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    Corto è a Venezia per una scommessa. Un suo amico, il poeta Frederick Rolfe detto Baron Corvo, lo sfida a trovare un misterioso gioiello magico, la Clavicola di Salomone, che la leggenda racconta che fu riportato a Venezia insieme alle spoglie di San Marco, patrono della città. Baron Corvo, che già in altre occasioni fa da "mandante" delle sue avventure, gli manda un indovinello, la cui soluzione svelerà il nascondiglio del prezioso smeraldo. La ricerca dello smeraldo diventa una sorta di viaggio iniziatico nella Venezia dei primi anni del novecento, tra logge massoniche, sette religiose e confraternite filosofiche, tra scontri con i fascisti e incontri con D'Annunzio (il Poeta) e con la misteriosa Hypazia, convinta di essere la reincarnazione della filosofa neoplatonica nemica dei cattolici. Corto rimane in bilico tra sogno e realtà, come sembra essere rimasta Venezia stessa.
    Il mito della Clavicola di Salomone è creduto da tutti una leggenda, di più una favola, eppure le ricerche di Corto Maltese destano l' interesse di molte persone fino a quando un delitto fa precipitare gli eventi: Stevani, giovane camicia nera della Serenissima, viene colpito da una misteriosa pallottola nel salotto della sua abitazione mentre esamina insieme a Bepi Faliero (componente della loggia massonica) i diari di Baron Corvo che suo padre, amico intimo del poeta inglese, conservava nel proprio studio.
    Gli avvenimenti si susseguono più che come un sogno, come in una fiaba e come in tutte le fiabe il tema della magia è posto al centro dell'intreccio narrativo fin dalle prime pagine fino al finale di ispirazione shakespeariana, in cui prima ...

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    Last Post by Pietro Zerella il 27 Mar. 2013
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  8. UNA PICCOLA RECENSIONE: METAMORPHOSIS

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    By aver2330 il 20 Feb. 2013
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    Giacomo Bevilacqua è noto soprattutto per la striscia pubblicata prima in rete, poi in volumi per la BD, A Panda piace, divenuto nel tempo un vero e proprio cult.
    Con Metamorphosis, edito dall'editrice Aurea, l'autore si cimenta in tutt'altro genere con risultati davvero buoni.

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    E' la storia di Luna Mondschein, una giovane blogger che vive a Trastevere ed è affetta, almeno apparentemente, da una sorta di schizofrenia. Vive infatti tra due mondi. Quello della veglia, che è quello della vita di tutti giorni, e quello del sogno, tuttavia ugualmente reale per lei, popolato da creature fantastiche e da personaggi del mito greco come Aracne e Narciso.
    Questo suo precario equilibrio viene minato fortemente dall'assassinio di un suo amico, proprietario di una libreria, che viene brutalmente sfigurato. Luna rimane coinvolta personalmente dall'indagine sul delitto, anche perchè l'assassino comincerà a perseguitarla proprio sul suo blog e a continuerà ad uccidere persone a lei vicine. Solo però affrontando i demoni del suo passato Luna potrà non solo conoscere l'identità dell'assassino ma anche prendere piena coscienza della portata dei suoi poteri.
    In questa miniserie Bevilacqua riesce a raccontarci le vicende della sua protagonista miscelando vari generi, dal thriller al fantastico fino al genere supereroi. I personaggi e la storia stessa crescono e mutano di pagina in pagina, così come Roma stessa, sfondo e ambientazione della storia.
    Il risultato è una lettura interessante e piacevole, con la giusta dose di suspance, supportata da un disegno accurato e dall'ottimo montaggio della tavola.
    Insomma una miniserie da leggere, aspettando magari anche un seguito...
    Alfonso Verdicchio


    Edited by aver2330 - 6/2/2022, 19:22
    Last Post by Pietro Zerella il 20 Feb. 2013
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