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  1. THE MASK di Alfonso Verdicchio

     
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    Uno dei personaggi a fumetti più originali e divertenti degli anni '90 è stato sicuramente The Mask.
    Il personaggio venne creato nella sua forma attuale nel 1989 da John Arcudi(testi) e Doug Mahnke (disegni) sulle pagine della rivista Mayhem. Tuttavia il personaggio aveva già debuttato due anni prima con il nome di The Masque, per i soggetti di Mike Richardson e con alle sceneggiature e alle matite Mark Badger, pubblicato sempre dalla Dark Horse sulla riviste Dark Horse Presents n. 10 (settembre 1987). Dato che però Badger diede un taglio sempre più “politicizzato” alla serie, Richardson decise di chiudere la serie stessa e riportare il personaggio al concept originale.

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    In tutte le versioni proposte sottoforma di miniserie, la storia ruota attorno ad una misteriosa maschera magica che dà a chiunque la indossi un potere illimitato e un aspetto mostruoso, caricaturale, caratterizzato da una grande bocca con una serie di denti enormi e una testa verde.
    La Maschera cambia la personalità di chi la indossa, rimuovendo qualsiasi tipo di inibizione, tanto che chi la indossa per lungo tempo finisce per impazzire.
    Il personaggio è stato ispirato da una combinazione di caracters precedenti : Dal Joker e il Creeper, creato di Steve Ditko, della DC comics, al Dr. Jekyll e Mr. Hyde.
    Nelle storie a fumetti originali, i personaggi che indossano la maschera diventano degli antieroi pericolosi e crudeli, anche se magari questa non era l'intenzione originaria di chi la indossa. Man mano che la storia va avanti veniamo a sapere che la Maschera è molto antica e probabilmente è appartenuta allo stesso Loki, il dio dell'inganno e del caos.
    Il risultato è una miscela di atmosfere cupe e urbane e situazioni grottesche e tragicomiche, ricche di humor nero.
    L'apporto delle matite di Mahnke è fondamentale nel descrivere sia le ambientazioni in cui si muovono i personaggi che questi stessi, sottolineando il carattere grottesco delle miniserie.
    Quando il personaggio venne adattato in film, la violenza venne attenuata per rendere la Maschera “semplicemente” pericolosa a secondo chi la indossa. Se infatti la indossa una persona disonesta o malvagia ne amplifica le caratteristiche.
    Infatti sia nel film del 1994 e nel cartone animato televisivo, il protagonista Stanley Ipkiss viene raffigurato come un supereroe benevolo anche se un po' sopra le righe.
    Lo stesso vale per il protagonista del sequel 2005 interpretato da Jamie Kennedy, che prende il nome, invece di Tim Avery.
    Il titolo del fumetto originariamente si riferiva alla maschera e non alle caratteristiche fisiche che questa scatena nel trasformare il malcapitato che la indossa. Nei primi numeri, infatti, il personaggio veniva indicato come Big Head (Testone), ma con l'avvento del film e delle serie televisive il personaggio divenne noto come The Mask.
    Mayhem fu cancellata dopo quattro numeri, ma nel 1991 Arcudi e Mahnke proseguirono con una miniserie di quattro numeri chiamata The Mask, che ha introdotto uno degli antagonisti della maschera , un colosso brutale e muto di nome Walter. La mini divenne subito tra i bestseller della Dark Horse e in seguito sfornò altre miniserie con protagonista la Maschera, che viene indossata ogni volta da personaggi diversi. Queste serie si sono concluse nel 2000 con il crossover Joker / Mask, con la DC comics in cui la maschera magica finisce nelle mani dell'acerrimo nemico di Batman.

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    In totale verranno prodotte dieci miniserie, più vari crossover con altre case editrici, come si è detto, la migliore delle quali a mio avviso è quella con Lobo.
    Ma dov'è che tutto comincia? In un negozio di antiquariato entra un uomo nevrotico e debole, Stanley Ipkiss, per scegliere un regalo da fare alla sua ragazza , Kathy. Finisce per acquistare un'antica maschera di giada che inizia a parlare con lui . Quando Stanley la indossa, si trasforma in un essere dai superpoteri, strambo e con un enorme, testa calva dalla pelle verde e una bocca altrettanto grande piena di denti . Dopo aver esplorato le sue nuove abilità , Ipkiss decide di vendicarsi di chi lo ha ferito e umiliato durante la sua triste vita, e si guadagna il soprannome di Big Head.
    Alla lunga però le sue malefatte come Big Head cominciano influire emotivamente su di lui. Aggredisce verbalmente Kathy e lei lo butta fuori , ma si tiene la maschera dato che era un regalo di Stanley.
    Più tardi, Stan irrompe nel suo appartamento per rubare la maschera ma attira la polizia che interviene. Messo alle strette decide che sua unica via d'uscita è la Big Head , Stan mette la maschera e uccide molti poliziotti nella sua fuga . Quando torna a casa come Big Head e si toglie la maschera viene colpito da una fucilata alla schiena e ucciso da Kathy , che ha capito l'identità di Big Head.
    Kathy da la maschera al tenente Kellaway perchè la custodisca . Kellaway nonostante gli avvertimenti di Kathy circa la pericolosità della maschera, diventa Big Head , proponendosi di abbattere i signori del crimine che hanno afflitto la sua carriera di polizia. Le vicende del tenente verranno narrate nella miniserie successiva, ma nel frattempo la Maschera era già diventata “famosa”.

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    Sull'onda del successo del fumetto, come già accennato, the Mask approda nel 1994 al cinema. Ad interpretare la Maschera e il suo alter-ego Stanley è Jim Carrey. In questa versione il nostro eroe conduce la vita del tipico bravo ragazzo per eccellenza che finisce spesso e volentieri sconfitto dalle piccole e grandi prepotenze di chi è più forte o disonesto di lui. Per esempio trova i biglietti per un concerto per invitare una sua collega che gli piace, solo per finire per dar modo a lei che possa andare con un altro. Porta la sua auto per un cambio d'olio e si ritrova a pagare la sostituzione del freno e la nuova trasmissione. Il suo padrone di casa è una megera che non esita a tiranneggiarlo quando può.
    E' innamorato di una cantante di nightclub di nome Tina (interpretata da Cameron Diaz , al suo debutto cinematografico ), ma non riesce mai a dichiararsi.
    Ipkiss finalmente trova la maschera. Qualcosa lo costringe a indossarla e, proprio come nei fumetti, diventa Mask .
    Rispetto alla serie a fumetti la Maschera è, molto semplicemente , un cartone animato. La giustificazione è che Ipkiss stesso è un appassionato di film d'animazione. Ha la casa tappezzata di decorazioni dei Merrie Melodies e dei cartoni animati di Tex Avery. Così, invece di scatenare un maniaco omicida, la maschera trasforma Stan in quello che brama segretamente: diventare un cartone animato vivente.
    Tira fuori dal nulla qualsiasi oggetto, si può sopravvivere a qualsiasi tipo di caduta o impatto. Ma questa è un the Mask annacquato rispetto al personaggio originale, una maschera diciamo “formato famiglia”. Non c'è più è il pazzo omicida imprevedibile, ma una “simpatica canaglia”. Certo che provoca il caos e si prende le sue vendette, ma si rivolge solo contro quelle persone che hanno fatto tiranneggiato Ipkiss anche ingiustamente e quindi svolge una specie di funzione catartica . Nessun passante "innocente" viene ferito , non supera la linea che porta al crimine insensato e quindi odioso.
    La differenza tra fumetto e cinema diviene più chiara nel confronto tra Mask e la polizia . Nel fumetto, la maschera semplicemente falcia i poliziotti che lo ostacolano senza nessuna pietà. Nel film , la Maschera si trasforma in un cantante che diventa letteralmente contagioso. La polizia non riesce a opporsi e finisce per ballare insieme a chi avrebbero dovuto arrestare.
    Uno raffigura il massacro di poliziotti poco divertenti . L'altro ci dà un uomo di spettacolo molto simile a Bugs Bunny o ad altri personaggi della Warner.
    Insomma il regista Charles Russell sembra tenere sotto controllo il film e ci fa capire fin dal principio che sta facendo , in sostanza , un cartone animato live action e nulla di più ( o di meno).
    Essendo un cartone animato comporta sia vantaggi che svantaggi . I personaggi della sceneggiatura di Mike Werb (storia di Michael Fallon e Mark Verheiden ) sono in gran parte unidimensionali . La maschera è abbastanza demenziale come ci si immagina che sia . La polizia è fatta uniformemente di incompetenti , con l'eccezione di " tenente di Peter Riegert Kellaway . Tuttavia, Carrey fa un ottimo lavoro . Il suo corpo sembra essere esso stesso un cartone animato tanto che sembra quasi inutile l'utilizzo di effetti speciali. E' un film visivamente notevole.
    L'anno dopo viene prodotta la serie animata prodotta dalla Dark Horse Entertainment, Film Roman Productions, e Sunbow Entertainment. Composta da 54 episodi vennero divisi in tre stagioni. In Italia fu trasmessa dalle reti Mediaset.

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    Nel 2005 è stato prodotto il seguito del film con il titolo The Mask 2 diretto da Lawrence Guterman e interpretato, tra gli altri, da Jamie Kennedy.
    Una sera Tim Avery indossa la maschera, trovata per caso, che lo trasforma nel famoso tipo dalla faccia verde che si comporta come un esaltato. Arrivato a casa da sua moglie Tonya Avery, lei rimane incinta, e nove mesi dopo nasce Alvey. Durante la crescita del figlio, solo Tim si accorge che il piccolo Alvey si comporta in modo strano, sembra quasi un personaggio dei cartoni.
    Nel frattempo Loki, uno dei figli di Odino, riceve un compito dal padre per recuperare la sua fiducia: deve andare a prendere la maschera che aveva perso molto tempo fa sulla Terra. Ma dopo l'utilizzo della maschera da parte di Tim, questa sembra essere scomparsa. Loki pensa che Tim gliela stia nascondendo, così lo tormenta fino a rapirgli Alvey.
    Dopo aver trovato la maschera, Tim e Tonya sono pronti a fare uno scambio con Loki, il quale però si è affezionato ad Alvey a tal punto da volerlo tenere. Così, dopo una lunga lotta Loki vs. Tim, il piccolo Alvey torna dai suoi genitori.
    Il film non è stato all'altezza del suo predecessore, dato che è un malriuscito ibrido di un prodotto destinato al mercato delle home video per ragazzi e una commedia fantastica.

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