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  1. Walt Disney I parte - di Ermelinda Tomasi

     
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    In occasione dell’uscita al cinema di due eventi collegati alla figura di Disney (ne parlerò alla fine della recensione) quale momento migliore per parlare di lui e del suo impero incentrato sull’intrattenimento, sulla fantasia e sui sentimenti genuini.
    Walt Disney (nome completo Walter Elias Disney) nacque il 5 dicembre del 1901 a Chicago nell’Illinois da padre di sangue irlandese e da madre tedesca.
    Il nonno paterno, Arundel Elias Disney, era nato in Irlanda ed era il discendente di Robert d’Isigny, di origine francese, che era giunto in Inghilterra con Guglielmo il Conquistatore nel 1066. Molto probabilmente, Disney deriva proprio dal nome anglicizzato di Isigny che, con la sua famiglia, si era trasferito in un villaggio della contea di Lincolnshire: Norton Disney.
    Nel 1906, Walt e la sua famiglia si trasferirono in una fattoria costruita sul terreno che il fratello Roy aveva acquistato a Marceline, nel Missouri.
    Walt qui iniziò a mostrare il suo talento per il disegno che si trasformò in passione grazie al dottor Sherwood, in pensione, che gli commissionò dei disegni a pagamento del suo cavallo di nome Rupert.
    Un’altra passione di Walt erano i treni. Egli, spesso, accostava l’orecchio sulle rotaie per sentire l’arrivo del treno. Infatti, Marceline era vicino la linea ferroviaria di Atchison, Topeka e Santa Fe. Suo zio, Michael Martin, era un macchinista che lavorava sulla linea tra Fort Madison, Iowa e Marceline. Walt, successivamente, ebbe un lavoro a contatto con le ferrovie vendendo giornali, popcorn e bibite ai viaggiatori.
    Il primo approccio, invece, con il cinema avvenne con uno spettacolo in bianco e nero sulla crocifissione e risurrezione di Gesù.

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    La famiglia di Walt si trasferì nuovamente, a Kansas City; qui, egli frequentò, con la sorella Ruth, la Benton Grammar School dove conobbe Walter Pfeiffer il quale proveniva da una famiglia di appassionati del teatro che lo avvicinarono al mondo del vaudeville (intrattenimento di carattere popolare in cui si mischiava la commedia burlesca con canti e balli) e al cinema. Walt, a scuola, imitava il suo idolo Charlie Chaplin o raccontava storie ai suoi compagni contemporaneamente illustrandole sulla lavagna.
    Il sabato, Walt frequentava la Kansas City Art Institute dove poteva continuare gli studi di disegno.
    Suo padre, però, non era molto d’accordo con le sue scelte, ma Walt ebbe al suo fianco sua madre e suo fratello Roy che lo incoraggiarono sempre di perseguire i suoi sogni.
    Insomma, un Walt poliedrico le cui passioni si rispecchieranno nei suoi film d’animazione futuri.
    A proposito delle due prossime uscite nei cinema italiani, il 10 febbraio (negli Space Cinema) non perdete il documentario intitolato Walt Disney e l’Italia-Una storia d’amore e, successivamente, il film con Tom Hanks (nei panni di Disney) Saving Mr Banks, l’incontro tra Disney e l’autrice Pamela Lyndon Travers (interpretata da Emma Thompson) che scrisse Mary Poppins.
    Da non perdere!
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