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  1. Raccontiamo Walt Disney-parte seconda di Ermelinda Tomasi

     
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    Dall’infanzia di Walt passiamo all’adolescenza. Ancora una volta un trasferimento della famiglia: da Kansas City a Chicago dove il padre acquistò le azioni di una fabbrica che produceva gelatina.
    Qui, Walt iniziò a frequentare la McKinley High School e la sera, invece, continuava la sua passione per il disegno alla Chicago Art Institute. All’età di sedici anni decise di entrare nell’esercito, ma la sua richiesta fu rigettata perché ancora minorenne.
    Tuttavia, si unì alla Croce Rossa e inviato in Francia come autista di ambulanza che era stata camuffata (inverosimilmente) dalle sue vignette per depistare il fronte nemico.

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    Ritornato negli Usa, decise di intraprendere la carriera artistica, ma i suoi sogni sono ancora ben lontani dal realizzarsi come egli sperava perchè, per il momento, nessuno era interessato ad assumerlo come vignettista.
    Suo fratello Rob venne in suo aiuto e gli trovò lavoro, tramite un suo collega, al Pesmen-Rubin Art Studio dove si occupava di inserzioni per giornali, riviste e cinema.
    Lì, incontrò Ubbe Iwerks, un vignettista, con il quale decise di iniziare un’attività commerciale (la Iwerks-Disney Commercial Artists) che, però, fu di breve durata. Dopo un inizio incerto, Walt prese la decisione di lavorare alla Kansas City Film Ad Company per guadagnare un po’ di soldi; più tardi, si unì anche Ubbe che, da solo, non riusciva a gestire la compagnia.
    Walt si occupò di inserzioni che riguardavano le animazioni che venivano ricreate ritagliando le sagome dei protagonisti (o altro) (cut-out animation)e da lì egli iniziò a interessarsi all’animazione. Il proprietario della compagnia gli permise di prendere in prestito una telecamera dal lavoro e fare allenamento con essa a casa.
    Walt cambiò idea sul tipo di animazione da sviluppare dopo aver letto il libro di Edwin G. Lutz Cartoni animati: come vengono realizzati, la loro origine e il loro sviluppo. Infatti, si convinse che l’animazione realizzata su carta lucida (cel animation) era molto più promettente e stimolante.
    Walt decise, così, di intraprendere la carriera di animatore aprendo una propria compagnia di animazione e assumendo il suo primo impiegato, Fred Harman, co-produttore alla Kansas City Film. Insieme produssero i primi cartoni animati con il titolo di Laugh O Grams mettendosi in affari con il proprietario del teatro locale, Frank L. Newman, uno showman molto popolare all’epoca, che mise a disposizione il suo stabile per la proiezione dei cartoni di Walt che, naturalmente, ebbero molto successo nei dintorni del Kansas; con il ricavato dei soldi Walt aprì un suo proprio studio (Laugh O Grams) assumendo nuovi animatori, tra cui il fratello di Fred Harman, Hugh Harman, Rudolf Ising e l’amico Ubbe.
    Ancora una volta, i propositi fallirono perché i profitti non erano sufficienti a coprire i cospicui stipendi pagati agli animatori e Walt, incapace nel gestire il flusso di denaro, portò lo studio al fallimento colmo di debiti.
    Walt decise di cambiare pagina e partì per Hollywood (la patria del cinema) per iniziare la sua nuova vita.

    disney

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