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  1. TEMUGIN di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 17 May 2013
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    Temugin è il figlio del Mandarino, portato dal padre in un monastero perchè fosse lì addestrato.
    Così è: il ragazzo cresce imparando la via delle arti marziali e quella della medit6azione. Purtroppo nell'universo Marvel non si può stare calmi a lungo: un giorno si presenta alla porta del monastero Po, il braccio destro del padre, che gli porta una scatola con dentro le mani del Mandarino e i relativi 10 anelli. E? tempo che Temugin raccolga l'eredità paterna. Il ragazzo, però, non ha niente contro Iron Man, senonchè proprio Testa di Ferro e la sua avversaria Aiysha finiscono alle porte della sua dimora. Temugin e Iron Man hanno il loro primo scontro, durante il quale il ragazzo si dimostra molto diverso dal defunto genitore:
    1) ridà piena potenza all'armatura di Tony perchè sia uno scontro leale;
    2) lo prende a calci utilizzando solo le arti marziali. Lo scontro viene poi sospeso, ma le strade dei due si incontreranno ancora quyando Tony Stark verrà accusato di essere il responsabile di un attacco all'ambasciata cinese, visto che l'arma usata è un cannone che lui aveva progettato per la Corea del Nord (su invito delle Nazioni Unite, ma lasciamo perdere i dettagli). Dopo inseguimenti, agguati, un pericoloso soggiorno in ospedale, un debolissi e malridottissimo Iron Man unisce gli indizi, che lo portano a Temugin. Altro scontro tra i due, altra batosta per Tony (stavolta anche gli anelli entrano in campo), per poi scoprire che era tutto un piano di Po, per forzare la mano al suo nuovo padrone e far inmodo che questi continui l'opera del genitore. Il vero colpevole è consegnato alla giustizia, che può ben poco nei confronti di Temugin, la cui organizzazione è troppo ramificata e sottile; fattostà che lui e Tony si lasciano, se non come amici, almeno in buoni rapporti. Le ultime notizie lo danno come mandante dell'ennesimo attacco a Tony Stark durante la saga "La Singolarità": ma il Temugin che compare nell'ultima vignetta della storia è molto diverso, è abbigliato come il padre e sembra un pazzo. Che fine ha fatto dopo?
    Boh! A quanto ne so, ha perso una mano (con relativi anelli) e ha collaborato con gli Agenti dell'Atlas, stingendo amicizia con Jimmy Woo, ma trattandosi di storie inedite, non ne ho la certezza. Peccato, era un buon personaggio, e sarebbe stato interessante rivederlo in occasione del ritorno del Mandarino e della sua sorellastra Sasha


    Edited by aver2330 - 14/10/2013, 19:58
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  2. IL MIO NOME E’ JONES, EROTICA JONES! di Pietro Zerella

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    By aver2330 il 17 May 2013
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    Nel corso della sua lunga e fortunata vita, Stan Lee, il papà dei super-eroi Marvel non ha mai fatto mistero della sua attrazione per il gentil sesso. Anche oggi, il vecchio reprobo ama farsi immortalare in compagnia di avvenenti fanciulle.
    Che questa sua passione diventasse addirittura “professionale” è una cosa spiazzante persino per Stan. Eppure è andata proprio così. Il 26 giugno del 2003 l’emittente Usa, Spike Tv mandava in onda il primo episodio di Stripperella, una incredibile serie animata basata su una altrettanto incredibile super eroina.
    Il “deus ex machina “dell’intera operazione era proprio l’allora ottantenne Mister Lee, coadiuvato da uno stuolo di volenterosi sconosciuti come Steve Freeman, Kevin Kopelow, Heath Seifert e Steve Holland. Ricalcata sulle fattezze fisiche della statuaria Pamela Anderson , attrice nota più per la prorompenza fisica che per le (scarse) doti artistiche, la protagonista, Erotica Jones, vive una serie di avventure ai limiti del surreale. Erotica si guadagna da vivere facendo la spogliarellista in un club ma ha una doppia identità nelle vesti succinte dell’agente segreto Stripperella.

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    Nella sua prima avventura, “Beauty and the Obese” dovrà affrontare il folle chirurgo plastico, Doctor Cesareon che impianta nelle modelle che si sottopongono ai suoi interventi estetici delle protesi mammarie che causano l’insorgenza di una incontrollabile obesità. Quando la minaccia sembra debellata, Stripperella, scoprirà che nel seno di una delle modelle al posto della protesi al silicone è stata collocata una bomba….Negli episodi successivi (in totale 13 !) Erotica Jones dovrà vedersela con altri inquietanti personaggi come Cheapo, “ bad guy” del mondo della finanza e Queen Clitoris che ce l’ha a morte con il mondo a causa del suo aspetto esteriore. Come tutte le “spie” che si rispettano, Stripperella possiede una serie di gadget, ovviamente in tema col personaggio. Guai a toccarle il seno ! Nella zona toracica, infatti, è nascosto un rivelatore di bugie. Sotto la sua lingua, poi, è occultato uno scanner digitale grazie al quale può scaricare le immagini sul computer. Anche se in una prima versione della sigla Stripperella ha in mano una pistola, la procace eroina non farà mai ricorso ad armi letali.

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    In realtà al di là dell’effetto glamour la serie ideata da Stan Lee non ha una qualità elevata. L’unica carta che gli autori sembrano volersi giocare è quella dell’erotismo spicciolo ma anche in questo restano a metà del guado. In effetti, molte delle colleghe di Erotica (P...

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  3. LA SACRALITÀ DELLA LETTURA di Fabio Volino

    By aver2330 il 17 May 2013
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    La lettura è un momento sacro, è il momento in cui ci si distacca dal mondo reale per calarsi in una dimensione in cui tutto può accadere e di cui noi vogliamo conoscere ogni particolare. Sono attimi in cui non vogliamo assolutamente essere disturbati e lo diciamo a chiare lettere. Sfortunatamente, il mondo esterno non molla la presa così facilmente. Ecco una casistica di eventi di ordinaria follia.
    - Tua mamma, tua moglie o chi per loro ti si piazza davanti e, dopo aver posto la fatidica domanda a cui non vuole risposta ("Ti disturbo?"), ti chiede di aiutarla per una cosa insignificante che però non può assolutamente aspettare perchè il mondo altrimenti rischia di finire. Quando fai umilmente notare che, se si aspettassero cinque minuti, il mondo sarebbe ancora lì, è come se avessi lanciato la più vile delle offese. Soluzione: non c'è, rassegnatevi
    - Il cugino di terzo grado che non sentivi da una vita (e di cui non te ne può fregare di meno) ti chiama per raccontarti le vicissitudini dei suoi ultimi vent'anni di vita. Soluzione: posate il telefono, finite di leggere, poi riprendete il cellulare o la cornetta e dite:"Guarda, sono davvero felice che tu mi abbia richiamato. Ci risentiamo tra altri vent'anni, va bene?". E chiudete la comunicazione prima che possa rispondere
    - La coppia che vive di fianco a te comincia a discutere e ci tiene moltissimo (grazie a pareti di carta velina) a informare tutto il condominio delle sue questioni, nelle quali prima o poi fa immancabilmente capolino la madre di lei o di lui; tu pensi che, va beh dai, cinque minuti e puoi riprendere a leggere... illuso. Soluzione: chiamate Klaw e fatevi colpire da lui, il silenzio di fronte a certe cose è davvero dorato
    - Il campanello o il citofono suonano e, quasi come se sapessero ciò che stai facendo, aumentano il loro volume; l'elettricista ti dirà che è impossibile, che il volume è sempre lo stesso... non credergli. Dopo il sobbalzo, nel malaugurato caso tu decida di aprire la porta, ti troverai di fronte immancabilmente a: vicino rompiscatole che si lamenta della gestione condominiale e ha scelto te come vittima sacrificale; venditore ambulante di aspirapolveri; (questa categoria ultimamente sembra scomparsa, sarà la crisi) uomini di propaganda; donne della torre di guardia e purtroppo non ci stiamo riferendo alla JLA. Soluzione: chiamate Klaw e...
    - La band finto-metal che non sfonderà mai nemmeno se la producesse George Martin decide che è il momento che la loro musica arrivi alle orecchie di tutti... ma proprio tutti. E tu hai la sfortuna di vivere nel loro stesso quartiere. Soluzione: opporre al loro hard metal, il metallo pesante Uru, prevarrà si...

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  4. MORT CINDER di Nicola Chiodi

    By aver2330 il 16 May 2013
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    Ezra Wiston anziano antiquario, si trova nel suo negozio di oggetti antichi inizia ad avere strane visioni che man mano diventano inspiegabili fenomeni pranormali e improvvisamente si trova a dover fuggire da qualcosa che teme, ma allo stesso tempo lo attrae . Nel suo cammino si imbatte in strani uomini senza espressione, poi soprannominati occhi di piombo.
    La sue strada e la sua vita si incroceranno con quella di Mort Cinder, misterioso individuo dalle incredibili capacità,in grado di risorgere in certe condizioni, uomo dalle molte vite, dalle “mille e una morte”,come lo stesso Ezra lo definisce in una vignetta, forse un immortale, forse un viaggiatore del tempo che coinvolgerà il vecchio antiquario nella lotta contro gli occhi di piombo,uomini dallo sguardo glaciale, tanto da sembrare privi di volto più simili ad automi o a manichini controllati da un folle scienziato, e sarà sia narratore che compagno in più di un avventura, in luoghi differenti nello spazio e nel tempo .

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    Dalla Torre di Babele, alla Seconda Guerra mondiale, passando per gli scavi archeologici dell’Egitto, il dramma delle carceri, le navi di schiavi durante il colonialismo, i riti degli indigeni amerindiani, la battaglia delle Termopili.
    Capolavoro del fumetto argentino e non solo, firmato da due grandi talenti. H.G Oesterheld ai testi e Alberto Breccia ai disegni, tra avventura e mistero con elementi di fantascienza e horror,un viaggio in diversi momenti della storia, spaziando tra vari generi letterari con una certa versatilità narrativa, un esplorazione dei drammi umani, tra azione e introspezione.
    Un’opera matura e già nel periodo in cui venne pubblicata appariva tanto diseguale , quanto creativa. Una scrittura e un disegno che trasmettono tanto l’atmosfera cupa e a tratti inquietante, quanto i momenti di riflessione e le sensazioni dei due personaggi principali.
    Mort Cinder fece la sua prima apparizione il 20 luglio del 1962 sulla rivista MisterX e l’ultimo episodio fu pubblicato nel 1964.
    In Italia le storie apparvero sulla rivista “Il Mago”, quasi 10 anni dopo,ma non furono pubblicate tutte.La saga completa fu pubblicata in Italia per la prima volta da Imago Libri nel 1979. Nel 1985 tutti gli episodi tranne il primo sono apparsi sulla rivista Lanciostory e una prima raccolta completa di tutte le storie è in un cartonato del 1988 edito da Glènat per la raccolta “I maestri del fumetto”. Più recentemente la saga completa è stata pubblicata nello speciale di Repubblica “I classici del fumerro-serie oro” n° 59. Nel 2008 la casa editrice comma 22 ha pubblicato un volume cartonato che racch...

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    Last Post by aver2330 il 16 May 2013
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  5. SUPERMAN & BATMAN- di Luigi Riggio

    By aver2330 il 15 May 2013
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    Sul loro conto si è detto, ridetto, stradetto di tutto e di più, ma soltanto a partire da "Nemici Pubblici" si è approfondito il loro legame.
    Si può dire che Bruce e Clark sono quasi come due fratelli, in cui uno mitiga i modi bruschi (quasi sempre) o funge da "sistema d'allarme" per la fondamentale bontà (vedasi il caso di Supergirl) dell'altro, ma se si guarda con più attenzione si sono rivelati più volte fonte di gag:
    1) le prime pagine de "La Faretra", quando Clark afferma di credere nelle seconde opportunità e Bruce gli risponde "Andiamo a chiederlo a Doomsday". Al che all'azzurrone non rimane che rispondere "Sai, a dire la verità ho già provato freddo prima d'ora, ed è stato quando parlavo con te"... Oppure quando, ingenuamente, Superman si chiede "Ma chi sarebbe così masochista da contare i modi in cui si può provare dolore?" Indovinate chi...
    2) Quando, affrontando il Dottor Light, Batman afferma (nelle didascalie) "Odio quando le cosa vanno male. Odio sbagliarmi. Ma soprattutto... Odio quando Clark ha ragione."
    3) L'apertura della saga della Kryptonite, quando Batman chiede a Superman di usare la sua supervista per bruciare il copione del film su di lui... E Clark se la ride. Questi sono solo alcuni esempi, ma servono a dare un contorno più "umano" al rapporto tra i due, visto che prima, nell'età dell'innocenza, i loro incontri servivano solo a farli combattere assieme, nell'età moderna ci ha pensato John Byrne a renderli più "veri", ma finora si è solo raschiata la superficie.
    Certo, magari non tutte le storie sono una cima (ogni riferimento a quando incontrano i Vendicatori dei poveri e alla saga della kriptonite è puramente casuale), ma non si può negare che tra i due ci sia una certa alchimia, che porta le storie anche al livello di una commedia: sono le due icone della Dc, sono quelli a cui gli eroi adulti si volgono e che i giovani aspirano ad essere, ma sono soprattutto due uomini che hanno rispetto l'uno dell'altro e che da qui hanno finito per diventare fratelli che si aiutano a vicenda. Per chi volesse, le storie da leggere sono "Nemici Pubblici", "Potere Assoluto" e "Apokolips" (con l'esordio di Supergirl). Un occhio di riguardo va anche dato a "Generazioni" del solito John Byrne (che merita un inchino), quantomeno nei due volumi pubblicati all'epoca dalla Play Press.
    Last Post by aver2330 il 15 May 2013
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  6. L’INVERNO DEL “RE” di Pietro Zerella

    By aver2330 il 15 May 2013
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    Nella vita di ogni uomo esiste un tempo finale, una stagione che preannuncia la fine e che, comunque la si viva, è pervasa da una sottile malinconia…..Come fu l’inverno del “Re”? Come passò gli ultimi anni su questo pianeta il ragazzo di Suffolk Street che era nato Kurtzberg e morì Kirby?
    Era il 1981 e Jack, dopo una fugace ma remunerativa esperienza nell’animazione e nella produzione televisiva era tornato a fare quello che aveva fatto per tutta la vita: disegnare fumetti! Escluso dalle strategie di mercato della Marvel, accettò di lavorare per editori alternativi come la Pacific e la Eclipse Comics, due realtà editoriali ricche di buone intenzioni ma fragili ed effimere che potevano usare il nome di Kirby per lanciare nuovi prodotti ma non avevano abbastanza mezzi economici per sostenerli adeguatamente.
    Per la Pacific di San Diego, Kirby riciclò un suo vecchio progetto e diede vita a “Captain Victory and the Galactic Rangers,( serie durata 13 numeri tra l’ottobre del 1981 e il gennaio 1984 oltre allo Speciale “The Space Musketeers del 1983).

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    Il protagonista (che era la copia sputata di Ikaris degli Eterni) era un eroico uomo di legge a capo di una squadra di Rangers interstellari in una sorta di risposta in stile Kirby a “Guerre Stellari”.
    Sempre per la Pacific uscì la miniserie “Silver Star” (6 numeri tra febbraio 1983 e gennaio 1984) che narrava le vicissitudini di Morgan Miller. Dopo essere diventato un mutante genetico (l’Homo Geneticus) in seguito ad un esperimento del padre, lo scienziato Bradford Miller, il nuovo eroe si vede affidato dalle Autorità governative il compito di combattere i nemici sovrumani.
    Nello stesso periodo, la Eclipse Comics metteva sul mercato la stravagante “Anatra cacciatorpediniere” (Destroyer Duck, 7 numeri tra il maggio 1982 e il maggio 1984).

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    Si trattava di un progetto nato per sostenere la battaglia legale che lo sceneggiatore Steve Gerber aveva scatenato contro la Marvel per il possesso dei diritti di “Howard the Duck” al quale, oltre a Jack, avevano aderito artisti del calibro di Steve Ditko, Neal Adams e Sergio Aragonés.
    Non si trattava di capolavori….Come sempre Kirby aveva mille idee ma non possedeva la capacità di metterle su carta in maniera ragionata. La sua sfrenata fantasia avrebbe avuto bisogno di uno scrittore vero che tirasse le redini e desse ordine ad una trattazione impetuosa ma confusa.
    Se poi si aggiunge il fatto che gli furono affiancati inchiostrat...

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    Last Post by Pietro Zerella il 5 Jan. 2014
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  7. RED HOOD- di Luigi Riggio

    By aver2330 il 14 May 2013
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    Diciamocelo, Jason Todd non ha riscosso molto successo: oltre ad avere un carattere difficile, aveva dietro di sè l'ombra di Dick Grayson.
    E' partito bene rubando le ruote alla batmobile (???), ma nel lungo periodo non ha resistito. Meno male che, con il tempo, hanno trovato il modo di riportarlo sulla breccia in maniera convincente nelle vesti di Cappuccio Rosso: prima il suo ritorno è stato solo accennato nella saga "Hush" (inchino a Loeb & Lee), poi si è mostrato in pompa magna sfidando Maschera Nera.
    Batman, naturalmente c'è rimasto, visto che la morte di Jason è sempre stato un punto dolente, una tragedia che ha rappresentato un fallimento per Bruce come tutore e partner.
    Red Hood si presenta fin da subito scaltro e abile (normale visto chi l'ha allenato), e continua ad applicare il proprio credo, secondo cui i criminali vanno eliminati, la paura non basta. Sinceramente, tra la sua "morte" e la sua "resurrezione" (ufficialmente ad opera di Superboy Prime) ha guadagnato in carisma, pur restando in bilico tra il ruolo di criminale e quello di eroe: non sono un fan dei "ritorni", ma almeno, come per Bucky della Marvel, il personaggio ha guadagnato in termini di carisma e profondità.
    Il suo rapporto con Dick Grayson, poi, è stato tutto giocato tra il "bravo" e il "cattivo" discepolo, al quale si aggiunge il fatto che i due non si sopportano; anzi, diciamocela tutta, non lo sopporta neanche Tim, che è stato "esaminato e approvato" da Jason al tempo dei Giovani Titani.
    Tutto però sembrava essere vanificato dalla morte di Bruce Wayne e la successiva lotta per il Manto, in cui Jasdon Todd sembrava aver abbandonato il Cappuccio ed essere diventato più pazzo che mai; successivamente è tornato, ma la sua immagine è ancora peggiorata, lo si vuole ricollegare al primo Jason Todd, che a differenza di lui non ha preso piede proprio per niente, vista anche la troppa somiglianza di origini con Dick.
    Grazie a Dio il reboot fatto dalla Dc è giovato anche a lui, che oltre ad essere tornato il Red Hood che amiamo e amiamo odiare, stando a quello che ho potuto leggere, ha avuto un leggero miglioramento di carattere grazie a Roy Harper e Koriand'r, con cui ha formato un divertente terzetto. Peccato che, in un ennesimo incontro con il Joker (mi scuso se spoilerizzo, ma non potendolo seguire assiduamente mi baso su quello che trovo...) finisca sfigurato. Spero sia un falso allarme...
    Last Post by aver2330 il 14 May 2013
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  8. IRON MAN EXTREMIS- di Luigi Riggio

    By aver2330 il 11 May 2013
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    Sull'onda di Iron Man 3 sono andato a rileggermelo... Non c'è che dire, Warren Ellis è Warren Ellis.
    Certo, l'ennesima rivisitazione delle origini poteva anche evitarla, ma vedere un Tony Stark ancora una volta alle prese con il lato oscuro della tecnologia, che peraltro stavolta lo riguarda da vicino, non ha prezzo.
    Ellis si dimostra ancora una volta in gran di porre il quesito che molti si sono chiesti: "come mai i supereroi, invece di mazzolarsi tra lor e mazzolare i criminali, non usano le loro conoscenze per migliorare il mondo?" Sia Tony che Maya Hansen hanno (quasi) sprecato il loro potenziale: l'uno aggiorna continuamente la sua armatura da battaglia, i cui elementi, se presi singolarmente, hanno le più svariate applicazioni a beneficio del resto del mondo; l'altra, armata di buone intenzioni, per sostenerle stava per provocare un disastro inaudito.
    Alla fine, cosa rimane? Almeno Tony ha sfruttato la cosa per migliorare la relazione uomo- macchina, diventando più forte e mettendo a posto le cose.
    Ma il dubbio rimane... Fortunatamente, nelle storie odierne, Tony Stark ha fondato la Resilent proprio con lo scopo di diffondere la tecnologia a repulsori. Resta da vedere se rimarrà pagina morta a favore dell'approccio "cinematografico"...
    Piccola nota di colore: sentendo al film il nome Aldrich Killian qualcosa mi suonava ma non riuscivo a capire cosa... Poi rileggendo la saga ho capito: era il nome del dottore suicida all'inizio! Fatemi capire, che ragione c'è di farlo bello e affascinante? Non era meglio sfruttare la figura del Mandarino/Kingsley che si serviva di Extremis per spargere terrore?
    Last Post by supermario67 il 19 May 2013
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  9. DECOMPRESSIONE? PARLIAMONE!! di Pietro Zerella

    By aver2330 il 10 May 2013
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    Un male oscuro serpeggia tra le pagine dei fumetti americani, in particolare nei nostri amati “comic book”.
    Iniziata in sordina una quindicina di anni fa, l’epidemia sembra aver attecchito profondamente fino al punto di essere diventata una sorta di endemia. La piaga ha un nome : Decompressione!. In prima approssimazione la decompressione è una tecnica di sceneggiatura caratterizzata da una particolare enfatizzazione degli elementi visivi rispetto a quelli testuali. In realtà poi, si va ad inglobare nella definizione anche l’attenzione posta su oggetti ed espressioni facciali, il rilievo dato alle interazioni tra i personaggi, la cura nella rappresentazione di gesti quotidiani (che prima si immaginavano avvenuti nello spazio nascosto tra una vignetta e l’altra) e, infine, l’abbondanza di scene d’azione particolarmente fini a sé stesse. Questo modello rappresentativo che è l’esatto contraltare del comic book tradizionale fu portato al successo “popolare” da Warren Ellis e Bryan Hitch in “The Authority”. una serie della Wildstorm uscita a fine anni ’90. Pur essendo dei superumani, i membri di quel gruppo vivono una loro “normale” vita quotidiana con comportamenti e bisogni che non li differenziano più di tanto dai comuni mortali. Ellis si limita a punteggiare la sceneggiatura con pochi balloon, lasciando il compito descrittivo alla innegabile perizia grafica di Hitch. Da allora, il fenomeno prende sempre più piede. Progressivamente i ritmi di lettura vengono accelerati, rendendo sempre più breve la fruizione di un singolo albo. Autori di punta come Brian Michael Bendis portano la decompressione alle estreme conseguenze scarnificando all’osso i riferimenti testuali. Incredibilmente il metodo dilaga ma nulla è casuale. Alla base del trionfo della decompressione ci sono precisi fattori.: il boom dei Trade Paperback, l’influenza della televisione e l’arrivo in massa sul mercato Usa dei Manga.
    I Trade Paperback hanno ormai scavalcato nelle vendite globali i tradizionali albetti.. Le Case editrici spingono i loro autori a scrivere le proprie serie regolari secondo cicli narrativi di 5-6 storie perfettamente organizzabili in volume. La stessa idea che prima serviva alla realizzazione di 22 pagine, viene dilatata a dismisura per arrivare alle canoniche cento e più pagine di un Volume. Nel frattempo la televisione e i videogiochi hanno “formato” una generazione di lettori prettamente visiva che focalizza la sua attenzione sull’immagine….E’ il disegno stesso che deve narrare a discapito del parlato. L’approdo alle sceneggiature di numerosi autori di serial tv contribuisce ad innestare elementi tipici come il cliffhanger alla fine di ogni storia o l’attenzio...

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    Last Post by aver2330 il 10 May 2013
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  10. IRON-MAN 3, RECENSIONE DI LUIGI RIGGIO

    By aver2330 il 10 May 2013
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    Visto finalmente Iron Man 3. Una goduria! A me è piaciuto tantissimo, anche se qualcosa tanto a genio non mi è andata...
    Ma andiamo con ordine:
    1) ho sentito che alcuni dicevano che c'è poco Iron Man, ma la cosa si è rivelata un bene, perchè Tony ha potuto mostrare le sue capacità anche senza l'armatura, cosa che mi ha fatto tornare in mente il suo scontro con l'armatura senziente;
    2) ho sentito anche che il film avrebbe poca attinenza al fumetto, ma io ho visto un legame con l'inizio dell'era Marvel Now! per quanto riguarda Extremis (reso peraltro benissimo, anche se potrebbe ricordare "è nato prima l'uovo o la gallina?"), poi Tony, per guidare l'armatura usa qualcosa di simile all'unità di telepresenza neuromimetica (uno scioglilingua anche a pensarlo).
    Iron Patriot ha dimostrato di valere poco, ed è un peccato, perchè come War Machine poteva rendere eccome. Bella l'introduzione dell'AIM. Ora andiamo alla nota dolente più evidente e indiscutibile: e quello sarebbe il Mandarino?!? Ma stiamo scherzando?!? Lasciamo perdere la questione degli anelli, ma il personaggio si presentava benissimo, almeno nello spirito degno del suo corrispettivo fumettistico, ma poi... Si rivela essere un attore. Onestamente, dire che ci sono rimasto di m... è dire poco. Onore comunque a Ben Kingsley, perfetto anche nel ruolo di macchietta.
    Poi andiamo a ripescare il povero Rhodey: poveretto, almeno come spalla qualcosa prima la faceva, ora è una figuraccia ambulante. Dico, manco ad indossare una delle armature... Nel complesso, il film è un degno erde dei precedenti, dimostrando ancora una volta che quelli dedicati a Testa di Ferro sono tra i film più riusciti (se non I più riusciti). Acc...
    Stavo dimenticando una cosa: qualcuno glielo vuole dire alla Marvel di fare un pò prima gli sketch finali? Passi aspettare un pò dopo i titoli di coda, ma ieri sembravano non voler finire più!!!
    Last Post by aver2330 il 10 May 2013
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