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  1. LONGBOW HUNTERS di Luigi Riggio

    By aver2330 il 2 May 2013
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    Lo ammetto, il Green Arrow di Mike Grell è stato il mio primo approccio con Oliver Queen, a parte il sentirlo nominare in Crisis e vedere la sua versione di Terra- 2.
    Ammetto anche di averlo seguito maggiormente quando c'era come comprimario Hal Jordan. Ciò nonostante, rileggendolo adesso che ho più esperienza, lo apprezzo molto di più perchè lo sento "vero".
    L'Oliver Queen di questa saga è un Ollie ben diverso da quello che ho conosciuto dalla sua resurrezione, o che ho ammirato su Green Arrow/Green Lantern di Neal Adams; innanzitutto, invece di avere la sua bella città fittizia in cui operare, il Nostro tira frecce a Seattle, reale e, come si vede in queste pagine, densa di oscurità, dove non si tratta di prendere a pugni il supercattivo di turno, ma vengono affrontati i problemi veri come lo spaccio, la prostituzione e via dicendo, e dove l'eroe vince ma non vince (prova lo dimostra il finale leggermente amaro).
    Inoltre è un Oliver se vogliamo un pò disilluso, che si sente vecchio, a cui non dispiacerebbe avere un figlio, ma che si scontra con la ritrosia di Dinah, che giustamente fa notare come le loro vite non siano esattamente normali e che per loro la morte è dietro l'angolo... E Oliver, alla fine, non può che concordare. Confrontando un pò le epoche, si vede che, nonostante tradimenti vari, Oliver è quello che più vorrebbe una famiglia e Dinah quella più ritrosa: anche ne "la ricerca dell'arciere" (una delle migliori storie che abbia letto), Dinah non vuole complicazioni e Oliver è costretto a nascondere il diamante che aveva recuperato per farle la proposta... Anche stilisticamente il costume di Green Arrow muta, facendosi più scuro e più adatto al tono delle sue avventure, e fonte di inavvertita ilarità: al momento della sua resurrezione, Ollie vede le sue foto del periodo e scherza: "Come posso essere io? Cos'è quel cappuccio alla Robin Hood?" Il che è strano, visto che il suo costume è molto alla Robin Hood prima maniera" e quello di Seattle uno "alla Kevin Costner"... ;)))

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    Last Post by aver2330 il 2 May 2013
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  2. LO SPIRITO E IL GUSCIO di Pietro Zerella

    By aver2330 il 1 May 2013
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    Provate ad immaginare un futuro in cui il confine tra la vita biologica e quella meccanica é diventato sempre più vago fino ad essere praticamente indistinguibile.
    E’ un mondo dominato dall’informatica in cui il concetto di individualità è fortemente condizionato dal flusso colossale ed ininterrotto dei dati che tempesta l’intero pianeta e ne travalica la soglia spingendosi verso l’infinito. La quadratura del cerchio per una esistenza algida ma ai limiti della perfezione. Tuttavia, non tutto è stato risolto: i rapporti tra Popoli e Stati continuano ad essere conflittuali e la criminalità non è stata sgominata ma ha solo assunto un aspetto più sofisticato e subdolo.
    E’ il mondo di Motoko Kusanagi, Maggiore della Sezione 9 della Polizia nipponica e dei suoi compagni di avventura….il mondo di “Ghost in The Shell”. Tratto (con qualche libertà) dall’omonimo manga di Masasume Shirow , il film di animazione Ghost in The Shell (Kokaku Kidotai) approda nelle Sale cinematografiche nel settembre del 1995 . La regia è affidata a Mamoru Oshii che prende come base di partenza alcuni capitoli del manga originale e li adatta alla visione sul grande schermo. Il film (Realizzato dalla Production I. G.) , ha una trama molto articolata e complessa che riassumiamo a grandi linee. La Sezione 9 (un corpo di Polizia iperspecializzato sia nelle tecniche d’indagine convenzionali che in quelle legate all’informatica) è sulle tracce del “Signore dei Pupazzi”, un misterioso criminale che sembra in grado di controllare il cervello cibernetico delle persone dotate di impianti meccanici.

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    Quando, dopo un lungo inseguimento, un netturbino viene catturato, l’identità sembrerebbe corrispondere a quella del “Signore dei Pupazzi” ma, ben presto appare evidente che l’uomo è solo una marionetta nelle mani di chi regge i suoi fili. La notte successiva, nella sede della Megatech (L’industria che ha l’esclusiva nella produzione di Organismi meccanici ), un corpo cibernetico viene attivato. La sua fuga si conclude, drammaticamente sotto le ruote di un camion. Una cosa è particolarmente inquietante: quel corpo privo di una sua matrice biologica, sembra possedere una volontà autonoma e proclama a gran voce la sua “Identità”…Egli è il Progetto 2501 ed è stato “generato” dal mare informatico. La sua creazione era avvenuta sotto l’egida della Sezione 6 della Polizia ed era stato programmato per tenere sotto controllo la Rete. La sua attività, misteriosamente, è andata oltre le direttive iniziali, si è “evoluto”in una entità soggettiva che ora si trova a chiedere asilo politico alle Autori...

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    Last Post by aver2330 il 1 May 2013
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  3. COLUI CHE GLI DEI VOGLIONO DISTRUGGERE di G. Morozzi

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    Fumetti e Romanzi
    By aver2330 il 9 April 2013
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    gianlucamorozzicoluiche


    Terra L è un mondo parallelo al nostro da cui diverge per due fattori fondamentali.
    Il primo fattore è la presenza di un supereroe, Leviatan, che vive e opera a Bologna. Possiede tutti i poteri che possiate immaginare ma due alla volta e cambiano ogni dodici ore, in maniera incontrollabile. Da più di un secolo difende l'umanità da ogni pericolo compreso quello del suo fratello malvagio. Nella sua identità segreta, Leviatan si fa chiamare Daniel, vende dischi e fumetti rari ed è fidanzato con un'isterica scrittrice di romanzi erotici che è innamorata di Leviatan.
    Il secondo fattore è l'uomo chiamato Johnny Grey. Sbucato dal nulla negli anni sessanta, Johnny ha scritto le canzoni più famose della musica leggera, anticipando i loro "legittimi proprietari", molti dei quali non trovano altro sfogo che diventare dei supercriminali.
    Leviatan, tra non molto, dovrà fronteggiare le nuove tremende macchinazioni di gente come Lou Reed e David Bowie; come fermare le mancate rockstar? Come riconquistare – da Daniel – sua moglie?
    Alle vicende di Leviatan e di Terra L si intrecciano quelle di Kabra, il leader di un gruppo rock, i Despero, qui sulla nostra cara Terra Uno. La sua casa discografica s'attende il capolavoro per rilanciarli definitivamente. Sta a Kabra tirare fuori una nuova “Imagine”, e non è detto che sia impossibile. Come sempre, avrà bisogno di un amore delirante, atipico, disturbato e perturbante.
    Kabra vivrà un'esperienza in particolare un po' al limite: durante un concerto, il cantante di una band morirà folgorato. Sarà Shatterthunder, il giornalaio pazzo, uno che cerca varchi tra i mondi nei cessi della stazione, a rivelargli che forse non è morto.
    Divertente e ben scritto, questo romanzo sembra quasi una sceneggiatura romanzata di una serie a fumetti. Morozzi dimostra di conoscere a fondo non solo la musica pop e rock, ma anche il fumetto di supereroi americano. Tante sono le citazioni del mainstream d'oltreoceano.
    Inoltre è romantico, intelligente e divertente, allinea e calibra a dovere tutta una serie di cose, senza forzature.
    Certo, come nelle migliori saghe qualcosa, anzi forse più di qualcosa, rimane in sospeso. Ma alla fine della lettura non potrà non venirvi la voglia di sapere come va avanti la saga di Leviatan e della sua nemesi, il suo fratello malvagio giunto sulla Terra con lui...


    Edited by aver2330 - 14/7/2014, 20:52
    Last Post by aver2330 il 9 April 2013
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  4. RECENSIONE: FULL METAL ALCHEMIST di Luigi Riggio

    By aver2330 il 6 April 2013
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    Confesso di aver visto solo i due anime, ma per chi vuole, consiglio anche di leggere il manga, perchè la storia merita comunque e dovunque.

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    In un mondo dove si è sviluppata l'alchimia e non la scienza (ma si può anche dire che siano la stessa cosa), i fratelli Edward e Alphonse Elric decidono di studiare l'alchimia per due motivi fondamentali: all'inizio, rendere felice la madre, in quanto l'uso le ricordava il marito che se ne era andato, Van Hohenheim (o Hohenheim della Luce che dir si voglia...), successivamente, per riportare in vita la sudetta madre, morta di malattia. Il fatto è, però, che la trasmutazione umana è tabù e non dovrebbe essere praticata, anche perchè il prezzo sarebbe terribile... Cosa che Ed e Al scoprono a loro spese: la trasmutazione fallisce, Ed perde il braccio destro e la gamba sinistra, mentre Al tutto il corpo. Fortunatamente il fratello riesce a legare la sua anima ad un'armatura di metallo, in cui sarà condannato a restare, a meno che non venga distrutto il sigillo di sangue che si trova al suo interno: in quel caso Alphonse sparirebbe per sempre... Le parti che mancano ad Ed vengono sostituiti da arti artificiali chiamati automail costruiti da Winry, una loro amica d'infanzia.

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    Dopodichè i due fratelli Elric bruciano la loro casa e partono per un viaggio alla ricerca del modo per recuperare ciò che hanno perso. Ed diventerà Alchimista di Stato per poter continuare le sue ricerche e questo porterà i due a conoscere tutta una serie di personaggi, dal loro "capo", il colonnello Roy Mustang, l'Alchimista di Fuoco, all'apparenza cinico, al tenente Riza Hawkeye, braccio destro di Mustang e abilissima con la pistola, al maggiore Louis Armstrong, l'Alchimista nerboruto, fissato con i suoi splendidi muscoli e dal cuore d'oro, a Scar, prima nemico ma poi alleato, ecc.
    Reincontreranno il loro padre e scopriranno il segreto che si cela dietro il loro paese e alla "fuga" del genitore... Tutto all'insegna del motto su cui si basa l'alchimia "In alchimia è chiamato principio dello scambio equivalente: per ottenere qualcosa devi rinunciare a qualcosa che abbia il medesimo valore"
    Last Post by aver2330 il 6 April 2013
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  5. POTERI COSMICI di Luigi Riggio

    By aver2330 il 5 April 2013
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    on chiedetemi come ci sono arrivato (non lo so neanche io), ma mi sono ritrovato a riflettere sulla "trimurti cosmica" della Marvel, concludendone che il vecchio Surfer ne esce quasi sfigato...
    Non me ne vogliano i suoi fan più accaniti (del resto mi sta simpatico), ma a ben vedere è quello dei tre che con il tempo ha perso di spessore: Mar- Vell è il mito irraggiungibile, in un certo senso l'uomo a cui tutti si volgono, complice il ciclo di Jim Starlin; Adam Warlock è lo stregone cosmico, partito come versione Marvel di Gesù Cristo (per altro una partenza con il botto), con il solito Starlin e la saga dell'Infinito ha raggiunto il suo climax, diventando una figura sì più ambigua, ma che sa sempre una cosa in più rispetto agli altri... In fondo, è stato anche il Possessore delle Gemme dell'Infinito!

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    Inoltre sia Capitan Marvel che Warlock hanno in Thanos di Titano (a livello cosmico il villain di spicco) la chiave di volta, la marcia in più: l'uno come avversario (Cap) e l'altro come "altra faccia della medaglia. Come ho fatto notare in altri post, Adam e Thanos sembrano quasi Bud Spencer e Terence Hill, prima partiti come nemici naturali (Avatar della Vita vs Avatar della Morte) hanno finito per diventare quasi amici e confidenti... Basti pensare che quando Thanos è diventato Dio per il tempo necessario a capire che "l'ingannatore è stato ingannato", a chi ha raccontato la sua storia? Chi è stato a fungergli da coscienza? ADAM WARLOCK!
    Per Cap, la faccenda è più semplice: è l'unico avversario che si sia meritato il rispetto del Titano Pazzo. Norrin Radd, invece, chi ha? Qual'è l'avversario che lo definisce? C'è stato un evento cosmico in cui era alla ribalta? Diavolo, se vogliono farlo tornare in scena viene sempre legato agli F4, a Galactus, oppure a qualche gruppo cosmico forse di breve durata... Mar- Vell, invece è l'unico a far figli anche da morto!(più o meno) Elysius ha usato i suoi geni per creare Genis, che a sua volta, tornato sano (???) ha "generato" sua sorella Phyla, che ha realizzato il sogno segreto di Dragoluna di trombaresi uno della famiglia Vell, nei Giovani Vendicatori c'è Hulkling, avuto dalla principessa skrull (ma la faccenda assomiglia ad "una botta e via", però passi...). Warlock è il primo nome nella lista "Chi resuscitare?" durante un evento cosmico, anche a costo di depotenziarlo e (semi)svalutarlo...
    Non so voi, ma tirando le somme, Silver Surfer ne esce male!
    Last Post by Pietro Zerella il 8 April 2013
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  6. L’ASSURDO UNIVERSO DI ROY MANN di Pietro Zerella

    By aver2330 il 4 April 2013
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    Alla metà degli anni ’80, lo sceneggiatore Tiziano Sclavi presenta alla Comic Art (casa editrice molto in voga all’epoca) un suo “strano” progetto che incontra subito il placet della redazione. A realizzare i disegni, viene chiamato il grande Attilio Micheluzzi (1930-1990) . Nel 1987, il frutto di questa collaborazione approda sul numero 34 della rivista “Comic Art” : La storia “Roy Mann in un Altro Mondo” dovrebbe essere autoconclusiva ma i due autori si lasciano ampia libertà di produrre un sequel . La vicenda parte dalla New York degli anni ’30. Nella “Grande Mela”, lo sceneggiatore Roy Mann (dotato di una fertilissima fantasia), sbarca il lunario scrivendo storie per i fumetti.

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    Incredibilmente, dopo lo scoppio accidentale della sua caffettiera si ritrova proiettato in una dimensione parallela in cui si ritrova a rivivere le stesse storie che ha scritto per la Wonder Comics . I personaggi di fantasia da lui inventati, come la bellissima e perennemente discinta principessa Lara o il malvagio Ling diventano co-protagonisti di una trama che lo vede nelle vesti dell’eroe in un continuo gioco di specchi tra finzione e realtà (dai confini indistinti) . La dimensione che lo circonda è onirica e surreale, svincolata dalle leggi della logica ed aperta ad ogni possibilità. La sua decappottabile può volare in un cielo nuvoloso in cui i nembi sono fatti di cotone idrofilo ed è assolutamente “normale” che bande di misteriosi banditi cinesi si esprimano con un inconfondibile slang partenopeo. La storia piace e ne vengono prodotte altre due : “Orizzonti di Gloria” (1988) e “Quante Volte Tornerai” (1991). Probabilmente ne sarebbero seguite ancora altre ma la prematura scomparsa di Micheluzzi pose fine al progetto. Le prime due storie hanno un tono scanzonato e divertente , la terza vira verso un’atmosfera più cupa. Il protagonista, interrogandosi sui continui sbalzi tra realtà differenti, scoprirà di essere stato lui stesso a scrivere i primi due episodi delle sue avventure ma la rivelazione lo porterà a scoperte più dolorose. Roy Mann è tutto un rincorrersi di citazioni fumettistiche e letterarie. La matrice dei tre personaggi principali è di chiara deriva fumettistica ed è la parafrasi solare e manifesta del Flash Gordon di Alex Raymond (Ling è addirittura la copia sputata di Ming e Lara rappresenta alla perfezione l’archetipo della bella in pericolo, ritoccato da evidenti venature “glamour”.

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    Non mancano precisi richiami a Little Nemo. Esiste poi un’altrettanto palese ispirazione letteraria al ro...

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    Last Post by aver2330 il 4 April 2013
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  7. NON E’ UNA MOSTRA PER VECCHI di Pietro Zerella

    By aver2330 il 3 April 2013
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    Napoli Comicon, la manifestazione dedicata al fumetto, ai giochi e ai videogames più importante del Sud Italia si appresta a vivere la sua XV edizione (25-28 Aprile). Circa un anno fa, in occasione del Comicon 2012, da parte dei “media” si gridò al miracolo. Nel corso dei quattro giorni dedicati alla mostra furono staccati circa cinquantamila biglietti d’ingresso. Questi dati che, ovviamente, hanno reso euforici gli organizzatori, lascerebbero pensare ad una clamorosa esplosione del mondo delle “Nuvole Parlanti”. In realtà, purtroppo, le cose non stanno proprio così. Chi si è trovato, suo malgrado, imbottigliato nelle lunghe ed estenuanti file al botteghino (risolte con l’inevitabile ricorso al bagarino di turno!), non ha potuto non notare una folla “festosa e variopinta” che intasava ogni spazio dell’ingresso alla Mostra d’Oltremare.
    Il fenomeno dei “cosplayer” che già aveva assunto dimensioni notevoli nelle edizioni precedentemente, si è espanso in maniera esponenziale, tanto da fagocitare tutto il resto. Intendiamoci, quei ragazzi e quelle ragazze hanno il sacrosanto diritto di divertirsi come meglio gli pare….Il problema, però è che hanno pochissimo a che fare con il Fumetto.. Quei “giovanotti” e quelle “signorine” sono lì solo per spirito edonistico, come degli aspiranti attori che vogliono mettersi in mostra (appunto!)….Il loro interesse per il mondo dei comics è assolutamente limitato e circoscritto….Nulla che non sia legato all’idolo interpretato li attira e li interessa…Sciamano con passo indolente nei saloni gettando, al più, un occhio sui pupazzetti e sui giochi elettronici. Fumetto d’autore? Probabilmente per loro “Magnus” è un gelato….Fumetto popolare? Oh quanto è “figo” Dylan, però le sue storie non sono più quelle di una volta” (come se le avessero lette..).

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    La loro è una presenza incombente, ingombrante e inutile. La speranza che attraverso il cosplay possano avvicinarsi davvero alla lettura evapora col passare di moda del loro personaggio e se una funzione essi hanno (a parte quella puramente decorativa) è quella di tenere lontani gli estimatori più attempati dagli stand degli editori o di passare in massa nelle salette delle conferenze.
    Detto così, questa potrebbe essere una condanna senza attenuanti…Non è così…i ragazzi fanno i ragazzi…le colpe vanno ricercate in altri luoghi. Se è vero, infatti, che il Comicon è (era) anche una mostra mercato, in una manifestazione che gode di sovvenzioni pubbliche un minimo di discorso culturale andrebbe pure intavolato….
    Tutto ciò sembra interessare tanto poco quanto niente gli organizzatori che si fanno belli...

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    Last Post by aver2330 il 6 April 2013
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  8. RECENSIONE: FANTASCIENZA di M. Mantella e L. Rizzo

    By aver2330 il 2 April 2013
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    Visitare le mostre mercato sparse per la Penisola per me vuol dire soprattutto andare alla ricerca di quelle case editrici piccole o medio-piccole che hanno una visibilità in fumetteria scarsa o nulla. Si ha la possibilità di trovare ottimo materiale, magari poco pubblicizzato dagli addetti ai lavori.
    Così quest'anno al Lucca comics mi sono accaparrato questo volume edito dalla AllaGalla e devo dire sono rimasto molto affascinato da questo lavoro.

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    Siamo nel 1956 e Hypercity, una città che sembra uscita direttamente da un film di fantascienza di quegli anni, accoglie i suoi eroi, i Fantanauti di ritorno da un altro successo.
    Ma una nuova grande minaccia incombe. Il misterioso Agente X, giunto dall'Altrove, pianifica di distruggere l'intero mondo con l'aiuto di una delle nemesi dei nostri eroi. Per distrarli dai suoi piani prima li spedisce su un mondo parallelo, poi simula un'invasione aliena e una ribellione di robot.
    Finchè i Fantanauti non vengono a conoscenza del vero motivo per cui l'Agente X trama contro di loro e contro il loro mondo. La fantasia sta risucchiando la realtà e solo la distruzione dell'universo chiamato Fantascienza potrà fermare il processo. Solo il sacrificio di un componente della squadra riuscirà a evitare la catastrofe ma cosa ne sarà della realtà, "altrove" dal fantastico?

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    L'albo è prima di tutto un grande omaggio al cinema e alla letteratura fantastica degli anni '50 e '60. Ogni vignetta, ogni personaggio è quasi una citazione o un'omaggio. Persino le strade di Hypercity hanno nomi come Matheson o Allen, l'astronave dei Fantanauti ricorda quelle di Flash Gordon e facciamo anche la conoscenza del popolo delle Scimmie di Mare. Gli stessi Fantanauti sono l'ovvio omaggio ai Fantastici Quattro.
    C'è l'ex attrice famosa, Zool Stone, innamorata del leader del gruppo, Dalan Valley, "l'uomo troppo coraggioso". Il prof. Emerio Stanford che ricalca lo scienziato standard un po' sovrappeso, stile Zarkov. E infine l'ultimo componente è Jack, l'homo Fictio: "Il primo e unico personaggio di una storia di Charles Dikens che essendo una ridondante incoerenza di fattoriuscì ad uscire dal suo universo di fiaba ed esistere nel nostro", e per questo nulla può influire su di lui.
    Ma la storia non è solo una catena di citazioni. Mantella costruisce sapientemente la trama fino al colpo di scena finale. Anche la parte grafica è ottima. I disegni di Rizzo, infatti, sono accurati fin nei minini particolari e coinvolgenti. Il montaggio della tavola è v...

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    Last Post by aver2330 il 2 April 2013
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  9. LA SFERA DI DYSON di G. EKLUND

    By aver2330 il 29 Mar. 2013
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    Premetto che sono un grande fan della serie classica di Star Trek. Si può dire che è stato questo serial, insieme alla trilogia della Fondazione di Asimov, a "iniziarmi" alla fantascienza.
    Ricordo che da piccino mi divoravo tutti gli episodi della saga dell'Enterprise e del suo equipaggio.
    Tuttavia, i vari "seguiti" non mi hanno mai del tutto convinto, addirittura ho trovato irritante l'ultima serie in ordine di tempo ma che rappresenta il prequel della serie classica, cioè "Enterprise".
    Potete quindi immaginare che salto ho fatto quando, girando per bancarelle di libri usati, ho trovato questo romanzo di Eklund.

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    In questo romanzo troviamo l'Enterprise in viaggio esplorativo nel Nucleo Galattico. Qui, Kirk e il suo equipaggio si imbatte prima in una navicella pilotata da un ex compagno d'accademia di del capitano, ufficialmente morto da anni, poi in una sfera di Dyson che attira l'astronave al suo interno.
    Ma cos'è una sfera di Dyson? Freeman Dyson teorizzò negli anni 50 una sfera di origine artificiale e di raggio pari a quello di un'orbita planetaria. La sfera consisterebbe di un guscio di collettori solari o di habitat posti attorno alla stella. Questo, oltre ad essere un modo per raccogliere un'enorme quantità di energia, permetterebbe di creare uno spazio vitale immenso.
    Dyson originariamente calcolò che c'è abbastanza materia nel sistema solare per creare un guscio dallo spessore di almeno tre metri, ma la sua dovrebbe essere una sovrastima poiché la maggior parte della materia nel sistema solare è composta da idrogeno ed elio, inutilizzabili come materiale di costruzione (almeno allo stato attuale di conoscenza). Questi elementi potrebbero eventualmente subire un processo di fusione nucleare che li converta in elementi più pesanti, ma questo vorrebbe dire una civiltà in grado di padroneggiare a proprio piacimento la fusione nucleare per la sintesi di elementi chimici anche pesanti, ovvero di padroneggiare lo stesso processo che permette alle stelle di produrre energie: a questo livello di tecnologia, quindi, la sfera di Dyson diventerebbe superflua.
    Se si assume che tutti gli elementi più pesanti dell'elio siano utilizzabili (una lieve esagerazione), allora i pianeti interni sarebbero interamente utilizzabili, e altrettanto la fascia asteroidale.
    Nel caso della nostra avventura, nella sfera è rinchiuso un sole e un enorme pianeta abitato, tuttavia, da una sparuta popolazione di indigeni oltre a vari prigionieri, tra cui un vascello Klingon, raccolti dalla sfera durante il suo viaggio.
    Kirk e il suo equipaggio scopriranno presto che il viaggio della sfera, guidata da un essere superiore, chiamato Ay-N...

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    Last Post by aver2330 il 1 April 2013
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  10. THE UNITED E I SUPEREROI CRISTIANI di Alfonso Verdicchio

    By aver2330 il 28 Mar. 2013
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    Da un po' di tempo a questa parte ho notato un certo proliferare di case editrici indipendenti d'oltreoceano che propongono supereroi definiti cristiani.
    Ce ne sono davvero di tutti i tipi, come ad esempio Mr Christian, dotato del bastone di Mosè, Captain Salvation, i cui superpoteri derivano dalla sua fede.

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    Girando per il web se ne trovano di diversi e hanno cominciato ad incuriosirmi. Insomma cos'hanno di diverso i supereroi cristiani rispetto a quelli "laici" che conosciamo? Come gli altri hanno costumi colorati e lottano per il Bene, e francamente alla domanda posta dal "papà" dei Cap. Salvation: "Avete mai desiderato di supereroi dei fumetti, schermi televisivi e la Scrittura citata e si comportava come credente - invocando i poteri del Signore, e non nelle proprie forze e fitness muscolare?" risponderei che, volendo, anche i poteri dei Fantastici Quattro o di Flash possono avere la stessa fonte. Non è forse vero che Lui segue vie a noi imperscrutabili?
    Ovviamente, quando ho trovato sul mio portale di fumetti digitali di fiducia il primo numero di The United l'ho preso al volo. Finalmente avrei avuto modo di togliermi qualche dubbio e capire le differenze.

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    Edito dalla Weapon press e scritto e disegnato da Melchizedek Todd, questa serie è un cross-over tra case editrici.
    Un super criminale chiamato The Lord riunisce una dozzina di supereroi per dimostrare loro di essere superiore a Dio e ad obbligarli a servire lui nella conquista del mondo. Naturalmente i nostri si opporranno e cercheranno di sventare i piani del cattivone.
    Fin qui niente di nuovo. Abbiamo una super squadra che affronta una minaccia planetaria. Anche i personaggi principali non mostrano grandi novità, a parte l'abbondanza di croci su elmi e costumi.
    Anzi alcuni rasentano il plagio come Scorpion Saint, una via di mezzo tra lo Scorpione e l'Uomo Ragno della Marvel.
    Tuttavia l'albo si fa leggere nella sua linearità, supportato da disegni molto buoni (non fatevi ingannare dalla pessima cover pubblicata su). Purtroppo il bianco e nero, anche se ben sfruttato, non aiuta uno come me che questi personaggi non li conosce e rischia di confonderli, anche perchè molti non hanno caratteristiche molto dissimili l'uno dall'altro.
    Le differenze, in realtà, le fanno i dialoghi. Personalmente mi è sembrato un po' bizzarro vedere i vari personaggi che citano la Bibbia per rintuzzare i piani del nemico, mentre altri chiamano la propria "spalla" o compagno di squadra "Fratello nella fede".
    Insomma è un po'...

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    Last Post by aver2330 il 29 Mar. 2013
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