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  1. EROI SOTTOVALUTATI: ANGELO (O DOVREI DIRE ARCANGELO?)- di Luigi Riggio

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    Approfondimenti
    By aver2330 il 16 Jan. 2014
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    Warren Wortinghton III ha sempre avuto il pallino di aiutare: non appena scoprì di avere dei poteri mutanti (facile visto che gli comparvero due grandi ali), la prima cosa che fece fu salvare dei compagni da un incendio. La seconda fu intraprendere una breve carriera di eroe con il nome di Angelo Vendicatore.
    Reclutato negli X- Men, perse il "Vendicatore" per intraprendere la carriera di eroe "professionista". Attratto da Jean, fu uno dei lati del primo X- triangolo, benchè si rese quasi subito conto dei sentimenti che legavano Ciclope e Marvel Girl. Si può dire che è il playboy del gruppo, ed essendo bello e ricco, il suo egocentrismo è in qualche modo ripagato, ma questo non gli impedisce di dimostrare più volte il suo coraggio. Da notare che, in "First Class" si vede Warren che ha un abbocco con Scarlet, ma purtroppo le circostanze (vedi i lati opposti e il solito Pietro) non sono favorevoli. In "X- Men: Gli Anni Perduti" assistiamo alla morte della madre di Warren, avvenuta nella bellissima "Morte non essere orgogliosa."Con la venuta dei nuovi X- Men, anche lui decide di lasciare il gruppo, non prima di aver quasi fatto a botte con Wolverine, che stava facendo il filo a Jean: i due non si piaceranno mai, anche perchè Angelo vede Logan come un tappo rissoso, non adatto alla squadra. Bhe, almeno lui si concentra con un componente solo (a differenza di Bobby)... Sarà proprio il suo lato avventuroso e la voglia di aiutare gli altri che lo porteranno a fondare e sponsorizzare i Campioni (trascinando con sé anche l'Uomo Ghiaccio): peccato che lui sia l'unico componente del team che ci creda veramente, visto che tutti gli altri colgono la palla al balzo per abbandonare dopo uno scontro con le sentinelle. Dopo di ciò, dell'Angelo si perderanno le tracce fino alle pietre miliari della gestione Claremont/Byrne: "La Saga di Fenice Nera" e "Giorni di un Futuro Passato". Infatti Warren aiuta il gruppo ad infiltrarsi nel Club Infernale per salvare Jean e si trova invischiato nelle lotte che seguono. La ruggine si vede, ma la volontà di tornare nel gruppo anche. Con l'età moderna, Warren si trova ad essere prigioniero dei Morlock di Callisto, che lo vorrebbe come sposo (???); salvato dagli X- Men, di lui si perdono ancora una volta le tracce, fino a quando, con il ritorno di Jean, non contribuisce alla fondazione di X- Factor.

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    E' forse il periodo della maturazione di Warren, visto che durante il Massacro Mutanta gli vengono strappate le ali e finisce nelle grinfie di Apocalisse, il quale, approfittando del suo dolore, lo rende suo cavaliere con il ruolo di Morte, donandogli delle nuove ali (stavolta tecnorganiche) e rendendogli la pelle b...

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  2. DESMOND di Virginia Cianniello

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    By aver2330 il 9 Jan. 2014
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    "Desmond il macellaio di Sleepy Valley" nasce dalla ricerca dei più famosi e terrificanti serial killer della storia.
    La maggiore fonte di ispirazione è stata Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwaukee, responsabile di diciassette omicidi con metodi particolarmente cruenti.
    Ed Gein, Henry Lee Lucas, Ottis Toole e Ted Bundy sono solo altri dei tanti nomi che hanno ispirato la produzione e realizzazione di questo fumetto.
    Lo studio delle loro storie, delle indagini psichiatriche, la psicologia "malata" e a tratti geniale che si nasconde dietro queste personalità hanno gettato le basi per la creazione di un personaggio, Desmond, che incarna in sè i lati più oscuri e malvagi dei killer seriali più famosi al mondo.
    Il fumetto, dipinto a mano su diversi supporti (tele, cartoni, fogli), fonde insieme tecniche pittoriche e fumettistiche. Al momento sono usciti il numero 0 e il numero 1

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    Edited by aver2330 - 17/8/2019, 18:34
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  3. CAPITAN HARLOCK 3D di Luigi Riggio

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    Cinema e Fumetti
    Recensioni
    By aver2330 il 8 Jan. 2014
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    Premetto di essere fan di Capitan Harlock, ma non sfegatato. Nonostante ciò ero curioso di vedere come lo avessero reso (avendo letto anche alcuni commenti negativi ma tant'è). Non sono rimasto deluso. certo, come per l'anime ci vuole un pò per seguire determinati discorsi, ma la figura mitica di Harlock è stata rispettata in pieno, anche se si sono presi qualche libertà (averlo reso immortale, per esempio): addirittura parla meno di Clint Eastwood!! scherzi a parte, la grafica era magnifica anche se a volte un pò troppo cupa; l'Arcadia compare nella versione Death Shadow (ovvero quella dalla seconda serie in poi) ma, contrariamente all'anime, vederla al cinema mi ha fatto venire la pelle d'oca... E dire che preferivo la classica...
    Nel film, l'idea di libertà è resa in maniera molto ampia, andando a comprendere anche la libertà dal senso di colpa (Capitan Harlock), la libertà dalle catene "spirituali" (come nel caso di Yama), dalla propria vita (Isra), e dalle illusioni (come quando gli apparecchi olografici che celavano il vero aspetto della Terra dopo la guerra di "ComeHome"). Per esigenze "cinematografiche" è stato dato un tallone d'achille all'ombroso capitano (la sua dipendenza dal motore di dark matter) ma non per questo è meno invincibile o cessa di essere un simbolo. Fin dal primo momento, quando viene accolto nell'equipaggio, si capisce che Harlock vede qualcosa nel giovane Yama, come un riflesso di sé stesso: la cosa è mostrata non solo dall'aspetto, ma anche, nel proseguire del film, dal fatto che entrambi portino il fardello di una colpa a cui porre rimedio. Alla fine, come avevo previsto, è proprio il ragazzo ad ereditare il manto ed il nome di Capitan Harlock, come ultima difesa dalle paure ancestrali della razza umana che, ansiosa di prolungare la propria flebile esistenza, ha finito con il distruggere la patria tanto cercata... Del canto suo, l'equipaggio ritorna alla vita per proseguire il suo viaggio, quasi fosse veramente una ciurma di spettri, simbolo eterno di libertà sotto l'emblema del Jolly Roger risorto a nuova vita dopo la battaglia...
    Ultima nota, per "addolcire" l'atmosfera solenne: alzi la mano chi non è rimasto a bocca aperta nel vedere la bionda Kai che si fa la doccia!!!


    Edited by aver2330 - 17/8/2019, 18:43
    Last Post by aver2330 il 8 Jan. 2014
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  4. GHOSTBUSTERS di Alfonso Verdicchio

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    Serie TV
    By aver2330 il 5 Jan. 2014
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    Era il 1984 e Ivan Reitman e la Colombia Pictures produssero il film “Ghostbusters”. Interpretato tra gli altri da Bill Murray e Dan Akroyd fu immediatamente un successo
    Il nome “Ghostbusters” in realtà apparteneva alla casa di produzioni televisive Filmation, che nel 1975 aveva prodotto il telefilm “Ghost Busters”, una serie composta da 15 episodi con protagonisti Jake Kong (interpretato da Forrest Tucker), Eddie Spencer (interpretato da Larry Storch) e Tracy il Gorilla (interpretato da Bob Burns). Fino all’ultimo sul set del film di Reitman non si sapeva con certezza come intitolare la pellicola. Alla fine, nel dubbio, la Columbia Pictures acquistò i diritti del telefilm e con essi anche quelli sul nome. Filmation aveva anche tentato di lavorare con la Columbia Pictures e in tal senso aveva completato il lavoro di progettazione iniziale per un cartone animato basato sul film. Columbia tuttavia cambiò idea, e decise di non lavorare con Filmation. La proposta di accordo quindi saltò.
    Nel 1986 la Filmation decise, quindi, di tirar fuori dalla naftalina quella vecchia serie e produrre un sequel a cartoni animati intitolato “Filmation’s Ghostbusters”, sfruttando la scia del successo del film.
    Distribuita dalla Tribune Broadcasting la serie fu trasmessa per due stagioni nel biennio 1986-1988 per un totale di 65 episodi .
    Non è da confondere con la serie animata The Real Ghostbusters , che era basato sul film Ghostbusters del 1984. La serie che tecnicamente si chiama semplicemente " Ghostbusters ", ma utilizzarono il nome di "Ghostbusters della Filmation " per evitare confusione, con la serie a cartoni animati in produzione nello stesso periodo, che venne intitolata “The Real Ghostbusters” in modo da distinguere con chiarezza chi fossero ‘i veri Acchiappafantasmi’, tratta direttamente dal film di Reitman.
    I protagonisti della serie, Jake Kong , Eddie Spencer sono i figli degli acchiappafantasmi dalla serie precedente; mentre Tracy, in Italia ribattezzato Grunt ha lavorato con i loro padri.

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    Il loro quartier generale , definito ' Comando Ghost' , si trova in una casa infestata incastonato tra un certo numero di alti grattacieli (che assomigliano a Torri del World Trade Center Gemelle di New York ).
    Jack è il capo del gruppo, proprio come suo padre. È spesso responsabile di idee per risolvere le difficoltà nel cacciare i fantasmi. Il suo naso pizzica sempre quando i fantasmi sono vicini. Eddie, al contrario di Jack, ha spesso paura dei fantasmi. Al contrario del suo amico e collega Eddie è u...

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    Last Post by aver2330 il 5 Jan. 2014
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  5. IL SESTO recensione di Luigi Riggio

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    Recensioni
    By aver2330 il 5 Jan. 2014
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    Normalmente non leggo graphic novel italiane. anzi, a dirla tutta, con il tempo ho quasi smesso di leggere roba italiana. Fortuna volle che mi arrivò la notizia della presentazione di questo fumetto: da buon fan di Highlander, le mie orecchie si drizzarono alla sola parola "immortale", per cui decisi di andare... Ne rimasi così interessato (leggi "'ngrifato") da ordinarlo in fumetteria. ma andiamo all'opera: va detto che non ci sono duelli con le spade, e l'atmosfera non è nemmeno allegra; questo è dovuto al fatto che viene illustrato il lato peggiore dell'Immortalità: con il trascorrere dei secoli, tutti quelli che tu hai amato se ne andranno, mentre tu rimarrai sempre uguale, sempre giovane... Sempre solo. Simbolica è anche la scelta del nome della città dove si svolge la storia: New Archetype. Malgrado il nome non sia dei migliori, rispecchia pienamente gli eventi: come la città doveva simboleggiare qualcosa di nuovo, ma decadendo ben presto nella corruzione come e più delle altre città, così Trevor Between non è il classico immortale. Infatti lui "subisce" la sua condizione, quasi con una sorta di rassegnazione, ormai assuefatto alla sua condizione... Fino ad ora. Fino ad una ragazza di nome Alison.
    Viene da chiedersi: fino a quando puoi continuare a subire? Fino a quando puoi far finta di niente? la risposta, per Trevor arriva quando entrambi rimangono vittima di un incidente stradale, ma a morire è lei... Poco prima che scoprisse il regalo che lui le aveva fatto (un busto che la raffigurava)... Trattandosi di un personaggio pubblico, che concorreva alla carica di sindaco, la morte di Alison suscita da subito clamore, il busto viene usato come monumento commemorativo, ma con il tempo tutto si calma, e a visitarla non viene nessuno. Tranne, stranamente, Trevor. Di solito, si trasferisce poco dopo la "morte", ma qualcosa lo ha spinto a rimanere. L'incidente è stato causato dal fatto che gli è apparsa, all'improvviso, la figura di un uomo incappucciato, per cui è tempo di scoprire chi egli sia. la figura si scoprirà essere il Mietitore di anime, incaricato di trasportare le anime nel posto che compete loro; quando Trevor lo affronta viene da lui trafitto, e (un mondo di dolore dopo) si trova in un luogo dove le anime fluiscono come in un fiume e si trova davanti un edificio dove incontra Eleazar, una figura ricorrente nella sua vita, l'unica che può dargli le risposte che cerca. Infatti si scopre che non solo si tratta del famoso Lazzaro, ma questi è anche il padre del nostro; dopo la sua resurrezione, la sua vita si fece più difficile, tutti lo guardavano in modo strano, come se non fosse no...

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    Last Post by aver2330 il 5 Jan. 2014
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  6. ORRORI AMERICANI di Pietro Zerella

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    Comics USA
    By aver2330 il 5 Jan. 2014
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    Il tessuto connettivo della Cultura americana è da sempre permeato da profonde venature sovrannaturali. Non stupisce, perciò, che anche il Fumetto abbia attinto spesso e volentieri al serbatoio del mistero in tutte le sue forme. In particolare, l’horror rimane uno dei generi di maggiore potabilità (e maggior successo!) di tutta la letteratura popolare statunitense. Quando si parla di fumetto horror “Made in USA”, il pensiero va immediatamente agli EC Comics, quei brevi racconti che spopolarono nei “Fifties”, popolando l’immaginario collettivo di mostri ripugnanti, spietati vampiri e assurde creature aliene. In realtà tutto era cominciato in un momento antecedente in quello che la critica e i collezionisti indicano come “Antediluvian Period”.

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    La prima ad accorgersi delle imponenti potenzialità del genere fu la National Allied Publications, una neonata casa editrice destinata a diventare la celeberrima D.C. Comics. Il tentativo manifesto era quello di accorpare le tematiche mistiche ed orrorifiche con la nascente figura del supereroe. Nell’ottobre del 1935, su New Fun numero 6, faceva la sua prima apparizione “Dr. Occult, Ghost Detective”.
    A dar vita alle vicende di questo investigatore dell’Ultraterreno, c’erano due giovanotti di belle speranze, Jerry Siegel & Joe Shuster che, anagrammando i loro cognomi, si firmavano Leger & Reuths. Il Dottor Occult era un mistico dai poteri praticamente illimitati (l’unico confine era dato dalla fantasia degli autori!); nella sua prima avventura ebbe modo di salvare la classica “damigella in pericolo”, vittima designata di un ghignante vampiro, avvalendosi di un potente manufatto magico. C’è da dire che, in un’epoca in cui il concetto di esclusiva era davvero labile, gli stessi dinamici autori, avevano realizzato un personaggio praticamente uguale, Dr. Mystic, The Occult Detective” per un’altra casa editrice. Pian piano al Dr. Occult vennero aggiunte altre caratteristiche, la superforza e il potere del volo( ma anche un costume blu ed un mantello rosso), chiaramente mutuate dal personaggio che avrebbe conferito a Siegel e Shuster la definitiva consacrazione, Superman. Il personaggio continuò per qualche anno la sua corsa prima di essere sostituito nei cuori dei lettori da un “character” decisamente più carismatico: The Spectre (Lo Spettro). Ancora una volta i dialoghi erano del prolifico Siegel che per le matite si affidò stavolta a Bernard Baily (che sarebbe diventato uno dei maestri del grande Gil Kane). The Spectre si prefiggeva una missioncina facile facile: sradicare il crimine dal pianeta Terra e imporre la Giustizia. Le origini vennero narrate, in due parti, sui numeri 52 e 53 di More Fun Comics (febb...

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    Last Post by aver2330 il 5 Jan. 2014
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  7. I DONI DI NATALE

    AvatarBy Pietro Zerella il 22 Dec. 2013
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    I DONI DI NATALE
    Nel reame di Byblos, il vecchio sovrano si lasciò andare all’onda malinconica dei ricordi. D’improvviso si rivide bambino al fianco della regina madre mentre negli sfarzosi saloni della reggia si celebrava la solita cerimonia di Natale. La fila sembrava interminabile, infinite persone convenivano in quella sala da ogni parte del mondo. C’erano uomini avvolti nei loro mantelli che quasi si confondevano con le ombre nel palazzo e donne bellissime che brillavano di una intensa luce propria e c’erano creature di ogni tipo: fate, gnomi, elfi e folletti. Nella sala , il brusio pian piano diventò fragore e, a un tratto, risuonò, potente, la voce del Sovrano: “Avvicinatevi pure, miei ospiti graditi!....Di grazia, Uomo forgiato nell’acciaio, cosa hai portato in dono al tuo re?”. “Io ti ho portato la mia forza e il mio coraggio, gli ultimi istanti di un pianeta morente e il pianto stridulo di un infante abbandonato tra le stelle. Ecco i miei doni, ricordi intrappolati nell’ambra, che daranno ulteriore lustro alla tua fulgida Casata. Il Re fece un cenno col capo, mostrando di gradire e passò ad accogliere il secondo visitatore. “E tu, tenebroso cavaliere, quale omaggio ti appresti a mostrarmi?” Ti porto la risata garrula di un bambino, la collana di perle che raccolsi dal selciato, gli ultimi gorgoglii di morte di mio padre e mia madre in un vicolo buio e la mia rabbia che non si è mai sopita. Tienila legata al giogo nelle tue stalle e non lasciare che dilaghi nel tuo regno.” Fu poi la volta di una incantevole principessa: “Ti consegno la furia guerriera delle Amazzoni, le pazze cariche a cavallo, le umiliazioni delle mie sorelle e i gemiti dolorosi delle loro carni violate che non bramano vendetta ma chiedono solo rispetto.. Il re assentì, senza commentare. Il bambino si stropicciava gli occhi e si chiedeva il perché di quella liturgia. La mamma lo guardò con affetto e lo consolò con lo sguardo ma non riuscì ad allontanargli dalla mente le mille domande che si sovrapponevano. Intanto, la sfilata continuava: “Ti faccio omaggio della mia tela da ragno con la quale intreccio ghirigori nel cielo, del dolore di una vecchia a cui hanno ucciso il marito e dello schiocco secco e letale del collo di una ragazza bionda”. “Ed io ti dono il mio scudo, i miei anni nel ghiaccio, il mio disilluso sogno a stelle e strisce e le trachee bruciate dal gas e i denti d’oro strappati dalle bocche. Mio re, fanne un calice per raccogliere le loro lacrime”. Poi la sala rimbombò come per un’eco indistinta: “Accetta anche i miei regali che ho sottratto all’universo, i venti cosmici che hanno travolto la mia faccia e le onde siderali che hanno spinto la mia asse. A infiniti mondi ho “regalato” la morte, per te mi è rimasto solo il sogno irrealizzato di una famiglia...

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    Last Post by Pietro Zerella il 22 Dec. 2013
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  8. SUPEREROI SOTTOVALUTATI: UOMO GHIACCIO di Luigi Riggio

    By aver2330 il 21 Dec. 2013
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    Bobby Drake è stato uno dei cinque X-Men originali e aveva il ruolo di burlone del gruppo, anche perchè agli esordi sembrava un pupazzo di neve. Diede comunque prova di coraggio e riusci finalmente a perfezionare il suo "rivestimento". verso la fine della Prima Genesi prese una cotta per la vedrechiomata Lorna Dane, che tuttavia lo vedeva solo come amico. Dopo Krakoa, manifestò vigorosamente (semi- congelò Thunderbird) la sua opposizione a dei nuovi X- Men: un atteggiamento che mantenne per diverso tempo e che solo in tempi recenti venne smussato.
    Lasciato il gruppo, si unì all'Angelo per dare vita ai Campioni: oltre a loro ne fecero parte Ercole, la vedova Nera e Ghost Rider, con l'aggiunta della russa Stella Nera. Altra infatuazione di Bobby e altro due di picche. Oltre a ciò, la vita come Uomo Ghiaccio non sembrava essere fatta più per lui, per cui decise di lasciar perdere. Accorse comunque in aiuto degli X- men quando questi erano prigionieri del Dottor Destino. Per molto tempo di lui non si seppe niente, tranne un'apparizione in due storie dell'Uomo Ragno in cui, sottoposto a lavaggio del cervello, loto contro il tessiragnatele e il suo amico Warren. L'Uomo Ghiaccio tornò alla ribalta con la resurrezione di Jean Grey e la prima X- Factor, e durante questo periodo due avvenimenti segnarono la sua vita:
    1) l'incontro con la giovane Opal (che sarebbe stata per lungo tempo la sua fidanzata) e
    2) la sensazione che Bobby Drake non stesse usando appieno i suoi poteri, fatto questo testimoniato dall'incontro con un uomo che poteva assorbire i poteri altrui e dal dover ricorrere ad una particolare cintura per poterne controllare l'aumento. Bobby torna assieme agli altri Originali nel gruppo madre per affrontare il Re delle Ombre e non li lascerà più. Come accade per molti Uomini- X, l'Uomo Ghiaccio non è un personaggio di primo piano, ma si fa notare per il fatto che suo padre, dalle tendenze razziste, decide di infiltrarsi nelle file degli Amici dell'Umanità di Graydon Creed, finendo ferito. A questo punto si colloca la saga "X- Men Forever" dove si ha la conferma dell'effettivo potenziale dell'Uomo Ghiaccio, che lo stesso Charles Xavier aveva segretamente inserito tra i mutanti di livello omega ovvero tra quelli dotati di massimi poteri. Le possibili abilità di Bobby erano già note a chi avesse dato un'occhiata alll'universo alternativo dell'Era di Apocalisse, dove si vede un Uomo Ghiaccio che quasi si allunga e modella il suo corpo ghiacciato, ma ora sembrano pronte per manifestarsi anche nel nostro mondo...

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    Last Post by aver2330 il 21 Dec. 2013
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  9. MARINEFORD SAGA- di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 18 Dec. 2013
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    Quando iniziai la mia "carriera" nel blog, mi ripromisi di non parlare di manga strafamosi, in quanto sarebbe stato intrinsecamente inutile. Ebbene, in questo caso debbo ASSOLUTAMENTE fare un'eccezione: infatti la saga di Marineford, nel manga One Piece, è uno dei più eclatanti ok, forse esagero) esempi di quanto i fumetti possano essere una cosa ESTREMAMENTE seria. Il ciclo di episodi vede i Pirati di Barbabianca allearsi con altre ciurme per liberare Portuguese D. Ace, che sta per essere giustiziato dalla Marina. da come sembrano le cose, la Marina è nel giusto, e i pirati sono dei filibustieri; paradossalmente, però, nel corso della battaglia le parti si invertono: appare chiaro che i pirati lottano per salvare non solo il comandante della seconda flotta di Barbabianca, ma soprattutto un "fratello". Lo stesso Barbabianca considera i suoi uomini come suoi figli, in quanto, indipendentemente da dove provengano, sono tutti "figli del mare"; ne viene data prova quando Ace, per evitare di vedere i suoi compagni sacrificarsi, si assume tutta la responsabilità delle sue azioni (era stato lui ad andare a caccia di Barbanera/Marshall D. Teach), ma il Vecchio risponde che fu proprio lui a dirgli di andare... Come "padre", si assume la responsabilità delle azioni di suo "figlio". Ozu jr, Gigantesco essere al comando della Quarta Flotta, giunge a sacrificare la vita pur di ricambiare l'amicizia dimostratagli da Ace, e fino all'ultimo si prodiga per salvarlo o permettere agli altri di farlo: anche solo con la presenza del suo immenso e pesante corpo, che vanifica la trappola preparata da Sengoku il Buddha, continua a combattere. Sono forse questi dei comportamenti da criminali? Dal canto suo l'Ammiraglio Akainu non trova di meglio da fare che ingannare uno dei comandanti, Sguardo, facendogli credere che Barbabianca fosse disposto a venderli pur di salvare Ace... Come può un uomo che dice di agire in nome della giustizia agire in modo così infame? Dal canto suo, anche dopo che Sguardo lo trafigge con la sua grande spada, il Vecchio lo perdona, e anzi, quando per rimediare all'errore cerca di sacrificarsi, lo ferma: "Come credi che un padre possa permettere a suo figlio di sacrificarsi in questo modo?" Altrettanto paradossalmente, vedendo nell'accorso Rufy (in tv Rubber) una speranza per il futuro e il simbolo della nuova generazione di pirati, decide di essere lui a pararsi di fronte ai marine per coprire la fuga.

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    La Marina, con la sua idea ri...

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    Last Post by aver2330 il 18 Dec. 2013
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  10. LA BANDA DELLA MAGLIANA -recensione di Paolo Lucaioli

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    By aver2330 il 18 Dec. 2013
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    Ho finito proprio ieri sera di leggere il volume “La Banda della Magliana” della BeccoGiallo.
    Premettendo che sono un grande appassionato degli anni ’70, degli Anni di Piombo e di tutti gli eventi ad essi correlati, devo dire che non mi ha eccessivamente entusiasmato e che diversi aspetti mi hanno lasciato perplesso.
    Ovviamente, prima di leggere il fumetto, bisogna completamente dimenticare le atmosfere del film, della serie e del libro “Romanzo Criminale”; non ci si trova infatti di fronte ad una storia romanzata ma ad un racconto dei principali eventi e delle principali vicende che hanno portato alla ribalta la banda nel corso della sua attività. La prima cosa che salta all’occhio (soprattutto dei meno informati) è la necessità di una conoscenza preliminare abbastanza approfondita dei fatti: un lettore poco documentato potrebbe valutare il volume come un lavoro non molto dettagliato, un po’ frettoloso ed a tratti confusionario.
    La mancanza di opportuni approfondimenti che aiuterebbero a delineare meglio le varie vicende ed i personaggi, potrebbe causare una certa difficoltà nella comprensione dell’intera storia. Alla fine del tomo è presente anche una Cronistoria, ma a mio avviso anche questa è troppo sintetica per poter essere considerata come uno strumento utile. E pur vero che gli stessi autori affermano che il fumetto “non è la storia epica e romanzata della Banda della Magliana” e che “non è cronaca pura, scritta con gli atti processuali alla mano”, ma da un saggio/fumetto di impegno civile (slogan della stessa casa editrice) mi aspettavo qual cosina di diverso con un po’ più di sostanza.
    Devo comunque dire che, nonostante tutto, la lettura risulta facile, piacevole e coinvolgente; inoltre questo volume mi ha fornito un nuovo punto di vista per analizzare ed approfondire un argomento di mio interesse (in passato mai avrei pensato di trovare un fumetto che parlasse della Banda della Magliana) e perciò sarà un piacere averlo nella mia libreria accanto ai vari libri di saggistica.

    Edited by aver2330 - 4/9/2019, 20:05
    Last Post by aver2330 il 18 Dec. 2013
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