BACK TO THE BASICS: il blog

  1. ALAN MOORE E IL CINEMA... E' COMPLICATO?- di Luigi Riggio

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    Cinema e Fumetti
    By aver2330 il 6 Nov. 2013
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    Parlando di fumetti, se cercate "Vate" sul dizionario, ci troverete una foto di Moore. Personalmente non lo conoscevo bene, ma dopo aver avuto modo di leggere i suoi (capo)lavori, concordo nel dire che è anche troppo poco. Normale che se ne appropriasse anche il cinema, visto il successo che stanno avendo i cinecomics... Ma i risultati? Non così eccelsi.

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    League of Extraordinary Gentleman- Tradotto in Italia con "La Leggenda degli Uomini Straordinari" (un bel "WHAT?!?" ci sta, considerando il titolo originale del film) è un bel film passatempo, benchè molti lo denigrino. Il suo unico, cruciale difetto è che è tutta un'altra cosa rispetto al fumetto!! Lasciando stare le aggiunte di Tom Sawyer e di Oscar Wilde, tralasciando anche il COME l'Uomo invisibile sia veramnte entrato nel gruppo, si è visto comunque che hanno stravolto la trama... Passi che Alan Moore non è un autore "facile", ma questo è il suo film più innocuo!!!

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    V for Vendetta- Paradossalmente, il film è fedele al 50% al fumetto nonostante il solito combattimento che non manca mai e una storia d'amore che non c'era ma tant'è. Qualcosa è stato cambiato, ma non puoi pretendere di ritrovare tutta la sottigliezza e l'angoscia che trasmette Moore in un film di 2 ore e passa. Grazie a Dio. Perchè anche così, mia sorella ha detto "questo film mi angoscia"... Se il precedente merita un -270 per la fedeltà (almeno i personaggi son gli stessi) e un 6 1/2 di per sé, questo si merita un 9 pieno in entrambe le categorie.

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    From Hell- Il momento buono poteva durare a lungo? Macché... Certo, l'opera originale è abbastanza pesante e "pregna" di simbologia, ma ecchecavolo!! Se lì il focus è sul cattivo e le sue motivazioni, con tutto il resto sullo sfondo, qui invece il protagonista è un ispettore Abberline/Johnny Depp (che non si sa dove lo siano andato a pescare), che finisce per innamorarsi di Mary Kelly/Heather Graham (la cosa migliore del film), effettivamente l'unica prostituta sopravvissuta. Ora, il film non si può vedere, l'ispettore non mostra poi tanto acume (anche se hanno aggiunto un elemento soprannaturale), e il cattivo è incontrastato o quasi... Non sarà che hanno toppato? Ceerrto che hanno toppato, e anche di brutto! Dei significati nascosti del fumetto, poi, non c'è quasi traccia... Capisco che non potevano condensare tutto, passi ed è giustificabile, fare protagonista un cattivo di quello stampo era rischioso, ok, ma se il risultato è qu...

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    Last Post by Sergio Rochira il 18 Nov. 2013
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  2. RUNE : IL VAMPIRO PSICHICO

    AvatarBy Pietro Zerella il 6 Nov. 2013
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    Quello che andremo brevemente a “rievocare” è con ogni probabilità, il miglior personaggio che la Malibu Comics abbia creato per il suo effimero ma non trascurabile Ultraverse nei primi anni’ 90 : Rune. Gran parte del merito va ascritto al geniale Barry Windsor Smith, lo spettacolare artista inglese che illuminò col suo stile ricercato le tavole sceneggiate dal carneade Chris Ulm A lui spetta,anche il merito di avere intuito le potenzialità del personaggio dopo il suo esordio sulle pagine di Sludge N’1 trasformandolo da figura di contorno (come avrebbe preferito Ulm per la sua testata intitolata Fusion) ad autentica star incontrastata, tanto da guadagnarsi una testata autonoma nel gennaio del 1994. In principio c’era solo un barbaro, un predone sanguinario che aveva tentato di rubare un cristallo, caduto dalle stelle, incastonato nella testa di un idolo. Non era stato molto fortunato perché l’idolo si era rivelato il servitore di un arcano dio ed aveva espresso la sua riconoscenza per il “liberatore” lasciandogli, come scomoda ricompensa, impressa nella carne, delle misteriose “pietre stellari”. Quella che sembrava un’atroce maledizione si rivelò come un’autentica manna dal cielo. Le pietre delle stelle erano infatti capaci di assorbire le anime e la forza vitale delle sfortunate persone con le quali entravano in contatto. Il piccolo barbaro era diventato una specie di vampiro psichico che sottraeva energie ai suoi nemici per accrescere il suo già enorme potere. Imparò a padroneggiare l’arte della magia e a sfruttare al meglio le incredibili capacità (precognizione, psicometria, chiaroveggenza) di cui era entrato in possesso e partì alla conquista dell’Universo. Mentre l’Umanita sul pianeta Terra era ancora all’alba della sua storia, un arrogante guerriero squassava le galassie con la sua inestinguibile sete di violenza e la sua inarrestabile vocazione al massacro. Miliardi di vite furono spazzate via e infiniti mondi caddero sotto il suo attacco mentre il suo alone leggendario si propagava nel cosmo seminando terrore. Egli era contemporaneamente Anansi e Thanatos, era il Principe del Sangue e il Principe del Vuoto ed era infinite altre parole sussurrate con paura. La sua furia in battaglia era inenarrabile ed era spesso solo il preludio al perverso piacere di sventrare personalmente molte delle sue vittime e di banchettare coi loro corpi ancora caldi. Tutto ciò che lasciava sul suo cammino era un’interminabile scia di sangue e distruzione. Eppure, nulla dura per sempre e alla fine persino l’oscuro Signore dovette piegare il capo alla sconfitta a capo di una battaglia che infuriò per 500 anni. Il Principe del Sangue trovò rifugio sul nostro pianeta tra quegli uomini che avevano faticosamente cominciato il loro viagg...

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    Last Post by MaryBuscicchio il 7 Nov. 2013
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  3. IL CORVO di Luigi Riggio

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    Approfondimenti
    By aver2330 il 4 Nov. 2013
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    Vista l'ambigua festività, stavolta l'attenzione è sull'opera di James O'Barr e sul film da essa tratta. Da notare che sia il fumetto che il film sono diventati di culto (con merito). Ma partiamo con ordine...
    Leggenda vuole che O'Barr sia stato ispirato sia dalla morte della moglie che dalla vicenda di due giovani uccisi e rapinati per soli 20 $; dico leggenda perchè nell'introduzione all'edizione panini vien ipotizzato che sia un modo , per l'autore, di lenire il proprio dolore. La trama? E' presto detto: Eric Draven e la sua fidanzata Shelly decidono di sposarsi, ma purtroppo vengono uccisi da un gruppo di balordi (lei viene anche stuprata mentre stava per morire). Un anno dopo, Eric risorge come uno spirito vendicativo per punire i colpevoli, accompagnato da un corvo (autore soprannaturale della risurrezione e quasi mentore del protagonista). Finito il tutto, finalmente si potrà ricongiungere con l'amata.
    L'opera in sé non è male, ben scritta e ben disegnata, ma raggiunge il vertice nei momenti d'introspezione del protagonista, quando lui ricorda e i ricordi vengono mostrati quasi come dipinti. Un must assoluto, come anche la sequenza in cui, finalmente, Eric Draven potrà riposare in pace. Intendiamoci, non è un capolavoro, ma
    1) bisogna leggerla, almeno una volta nella vita;
    2) è adattissima sia per i romantici che per gli amanti del "dark";
    3)... Bastano le prime due. Il film, invece, è quasi meglio dell'originale e consegna alla storia un Brandon Lee che fino ad allora è stato quasi impalpabile.
    Si può dire che mentre il padre ha raggiunto il successo decadendo alla fine, il figlio sia andato in crescendo per finire in gloria. Ma torniamo a noi... La storia è quasi come quella del fumetto, ma modificata per esigenze di copione: viene affiancata ad Eric una bambina (amica della coppia), ampliato il ruolo del poliziotto (nel fumetto a malapena testimone dell'inizio della vendetta), e Top Dollar viene trasformato in una specie di boss del crimine che appicca e fa appiccare incendi ogni notte di Halloween, con tanto di ambigua sorella al fianco (Gong Li non è questa bellezza ma è da ricordare); Tin Tin, il nero che nel fumetto è ucciso per ultimo e con fatica, qui è il primo a morire "era già morto. Nell'attimo stesso in cui l'ha toccata. Erano tutti morti... Solo che non lo sapevano ancora." Shelly ed Eric stavolta muoiono perchè lei ha intralciato i piani di Top Dollar, e il loro omicidio viene commesso alla vigilia delle nozze... Il 31 ottobre. Tanto per non farci mancare niente, c'è pure una sparatoria a tutto chiasso per sottolineare l'immortalità del Corvo e lo "scontro finale". A questo p...

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    Last Post by slask il 6 Nov. 2013
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  4. BLACKSTAR di Alfonso Verdicchio

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    Serie TV
    By aver2330 il 4 Nov. 2013
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    Salve a tutti. Questa volta parliamo di una serie tv forse non famosissima ma molto interessante apparsa negli anni '80.
    Stiamo parlando di Blackstar, una serie a metà tra il fantascienza e il fantasy, prodotta nel 1981 da Lou Scheimer e Norm Prescott per la Filmation e trasmessa dalla CBS il sabato mattina.
    La serie, durata solo tredici episodi, narra le vicende di Jhon Blackstar, un astronauta terrestre, che inghiottito da un buco nero finisce intrappolato nel misterioso e barbarico pianeta Sagar. Qui viene soccorso dai Trobitts dei nanetti color magenta custodi dell'Albero di Sagar dal quale dipende l'ecosistema dell'intero pianeta . I Trobbits affidano a Blackstar la Spada Stellare perchè lo aiutino contro il crudele Overlord, intenzionato a conquistare il potere assoluto.
    Costui intende incrementare il suo già grande potere conquistando la possente Stella del Potere, un potente artefatto magico. Questa potente spada incantata si è però divisa longitudinalmente in due spade: la Spada del Potere e la Spada Stellare; di cui solo la Spada del Potere è finita in mano a Overlord.
    Blackstar insieme ai suoi amici Trobbits, decide di lottare per la libertà e contro l'oppressione di Overlord.
    A dare loro una mano ci sono Mara, una potentissima maga in grado di proiettare potenti fasci di energia, che vengono usati sia per attaccare che per difendere o spostare oggetti. Ha un carattere gentile e molto disponibile, la pelle viola, e possiede anche potenti poteri psichici. Klone un mutaforma simile ad un elfo, che può trasformarsi in tutti i tipi di creature: pesci, mammiferi, uccelli, dinosauri. E' un tipo simpatico, molto sorridente, e usa spesso l'astuzia. Chiaramente quando è trasformato può approfittare delle sue capacità animalesche (forza, velocità, agilità, volo ecc). Infine il drago Warlock, in grado di volare e che fa da cavalcatura al nostro eroe.

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    La serie presenta alcune somiglianze con He-Man e i dominatori dell'universo, che fu prodotta poco dopo, sempre per la stessa Filmation. Per esempio molte sono le analogie tra la spada di He-Man e la Spada Stellare.
    La Spada Stellare è in grado di assorbire, immagazzinare e riflettere qualsiasi forma esterna di attacco di energia e, come l'altra metà della Stella del Potere, è praticamente indistruttibile. Può anche produrre esplosioni di energia pura che, opportunamente focalizzate sul bersaglio, possono portare alla sua distruzione.
    L'arma genera anche un invisibile "aura", che impregna Blackstar e rende i sensi sovrumani, a aumentando forza, resistenza, riflessi, velocità, agilità e in una certa misura anch...

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    Last Post by aver2330 il 6 Nov. 2013
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  5. LA TERRA DEL SONNO LEGGERO

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    Approfondimenti
    By Pietro Zerella il 28 Oct. 2013
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    LA TERRA DEL SONNO LEGGERO

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    C’era una volta, negli Stati Uniti d’America, un giovane artista che cercava la sua strada per il successo. Aveva talento da vendere e mille idee che gli ronzavano nella testa e il suo nome era Winsor McCay.(1869-1934) Winsor fu un autentico pioniere del fumetto e del Cinema di animazione, il grande successo commerciale non arrivò mai pienamente ma le sue scelte stilistiche coraggiose e controcorrente gli garantirono un perpetuo posto alla tavola dei “Grandi” della Nona Arte. In un’epoca in cui le strisce prettamente umoristiche dominavano il mercato ebbe la sfacciataggine di proporre ai quotidiani un personaggio che viveva in un mondo di sogni e di incubi, Little Nemo, che sarebbe entrato nell’immaginario collettivo come il prototipo del bambino sognatore. L’esordio della striscia è datato 15 ottobre 1905 ed il giornale che per primo mostrò al mondo le avventure di “Nemo” fu il New York Herald. Gli inserti domenicali di quel quotidiano ospitarono le splendide tavole di McCay realizzate in un accuratissimo e raffinato stile liberty. Litle Nemo in Slumberland (questo era il nome completo della striscia) rimase in quella sede per circa 6 anni fino a quando l’autore non decise di accettare l’offerta di lavoro del New York American della catena concorrente. Qui, Winsor riprese la serie il 2 aprile del 1911, ribattezzandola” In The Land of Wonderful Dreams” e la portò avanti per circa tre anni, prima che il ricorso nelle sedi giudiziarie dell’Herald (che deteneva i diritti del personaggio) lo “costringesse” a ritornare alla casa madre. Tuttavia, la popolarità di Little Nemo si era progressivamente affievolita e alla fine del 1927 la serie fu interrotta. Molti anni dopo, Robert McCoy, il figlio di Winsor, da molti ritenuto il modello ispiratore del personaggio, cercò di riportarlo in vita ma i suoi volenterosi tentativi non diedero gli esiti sperati. Oggi non si producono più strisce inedite ma ristampe anastatiche(l’ultima è quella della Fantagraphic books che pubblicò la serie in maniera completa tra il 1980 e il 1993)che sono diventate autentici oggetti di culto per i collezionisti. Dopo questa breve storia editoriale rimane da dare una risposta plausibile alla domanda “Chi era Little Nemo”. Si trattava di un ragazzino americano dall’età imprecisata (tra i 5 e i 10 anni). Il suo nome era composto dall’aggettivo “Little” (piccolo) accoppiato al sostantivo di origine latina “Nemo”(Nessuno) . Come vedremo, anche la scelta di questo nome ha una sua rilevanza. Ogni notte, durante il sonno, il bambino viveva straordinarie avventure, incontrava persone ed esseri fantastici e compiva ardite escursioni nei territori dell’impossibile. D’altra parte, come dicevamo prima, la vocazione al viaggio era già tut...

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    Last Post by Pietro Zerella il 30 Oct. 2013
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  6. NOI, ZAGOR -Recensione di Marco Caggese

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    Cinema e Fumetti
    Recensioni
    By aver2330 il 25 Oct. 2013
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    Veramente ben riuscito questo film-documentario sullo Spirito Con La Scure.
    La pellicola è articolata in 7 sezioni che spaziano dai creatori, alla produzione alla redazione, ai fans del personaggio. Si parte con una bella intervista a Gallieno Ferri, un uomo di 84 anni, pieno di una dignità e di un’umiltà commoventi. Ferri racconta come lui e Sergio Bonelli hanno creato passo-passo il personaggio, come è stato pensato fisicamente, il perché della scure (un’arma che doveva servire a non uccidere), e questo simpatico ragazzo ottantenne dice che lo disegna ancora perché si diverte a farlo.
    Moreno Burattini mostra quanto sia elaborata la gestazione di ogni numero, di quanto lavoro ed approfondimento ci sia dietro ogni vignetta, è parla senza mezzi termini del suo lavoro su Zagor come di una “missione”.
    Le corde del cuore vengono toccate quando la camera percorre i corridoi della Sergio Bonelli Editore, dense di colori, di carta, con mille tavole originali appese ai muri, tra scrivanie colme di scarabocchi, di appunti, di persone con il capo chino a tirar fuori quelle 100 pagine in bianco e nero che con tanta semplicità andiamo a comprare in edicola. Poi arriviamo alla scrivania di Sergio Bonelli, e tutto assume una dimensione diversa. Dietro questo “tarzanide” con una vistosa casacca rossa e 52 anni di vita editoriale c’è un universo di passioni, di dedizione e di vero amore da parte di tutti coloro che lo realizzano.
    E aldilà dell’aspetto tecnico ciò che traspare da questo film è la grande passione che lega i lettori a questo personaggio. Infatti l’ultimo capitolo è dedicato alla comunità di Zagoriani, italiani e non, uno strano popolo mosso da un legame ad un personaggio diventato un fenomeno della storia fumettistica italiana, dotato di un’etica, di una morale e di un senso della giustizia non facili da trovare altrove. I dati di vendita dicono che Zagor è l’unica testata Bonelli che, in tempi di crisi, non ha perso nemmeno un lettore, e questo qualcosa vorrà dire.
    I 70 minuti scorrono veloci, accompagnati dalle musiche di Graziano Romani, ed il film si chiude con una lunga (forse un po’ troppo) carrellata delle più celebri copertine degli albi dello Spirito Con La Scure: brividi in sala…


    Edited by aver2330 - 22/7/2020, 11:51
    Last Post by cristofaro il 27 Oct. 2013
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  7. COME LEGGERE DEADPOOL

    By aver2330 il 24 Oct. 2013
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    1993)[Deadpool V1] Marvel Mix 4-7

    1994)[Deadpool V2] Venom 35-38

    1995)-------------------------------------

    1996)-------------------------------------

    1997)[Daredevil/Deadpool 97] Marvel Crossover 24
    [Deadpool V3] Super-Eroi: le grandi saghe # 95 (Deadpool: Il mercenario chiaccherone)
    [Deadpool V3] Marvel Crossover 24
    [Deadpool V3] Deadpool 13-15

    1998)[Deadpool V3] Deadpool 17-22 e 24-27 (IN CORSO)
    [Deadpool/Death 98] Deadpool 23

    1999)------------------------------------

    2000)------------------------------------

    2001)------------------------------------

    2002)------------------------------------

    2003)------------------------------------

    2004)[Cable &Deadpool] 100% Marvel n 264

    2005)[Cable &Deadpool] 100% Marvel n 272 (IN CORSO)

    2006)-----------------------------------

    2007)-----------------------------------

    2008)[Deadpool V4] Supereroi: Le leggende Marvel # 9 (Deadpool: Uno di noi)

    2009)[Deadpool V4] Deadpool 3 e 1
    [Deadpool: Merc With A Mouth] 100% Marvel 179 (Deadpool 2 – Viaggio con la testa 1)
    [Deadpool: Suicide Kings] 100% Marvel 166 (Deadpool: il re del suicidio)

    2010)[Deadpool V4] Deadpool 2,4,5,6,9,14,17,13,16,15,18,9,7,8
    [Deadpool: Merc With A Mouth] 100% Marvel 183 (Deadpool3 – Viaggio con la testa 2)
    [Deadpool Pulp] 100% Marvel n 216 (Deadpool Pulp)
    [DeadpoolMax] 100% Marvel n 220 (DeadpoolMax, vol 1: Folle)
    [Deadpool Team-up] Deadpool 1-5,7,8,1-5, Marvel Universe 8, Deadpool 8,9, Marvel Mix 89, Deadpool 10,11,12
    [Deadpool: Wade Wilson’s War] 100% Marvel n 193 (Deadpool: la guerra di Wade Wilson)

    2011)[Deadpool V4] Deadpool 9-13,16,13-21
    [Deadpool Max] 100% Marvel n 229 (Deadpool Max 2: Armageddon Accidentale)
    [Deadpool Team-up] Deadpool 15,17,19
    [Deadpool Annual] Deadpool 11
    [Fear Itself Deadpool] Deadpool 7,8,9
    [Deadpool Family] Deadpool 20-22

    2012)[Deadpool V4] Deadpool 21,22,23,26,24,25,26,27 (IN CORSO)
    [Deadpool Kills the Marvel Universe] Marvel Icons 13
    Last Post by Pietro Zerella il 24 Oct. 2013
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  8. IL SOGNO... INFRANTO di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 24 Oct. 2013
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    Esistono fumetti che, benchè non siano sai quali capolavori, presentano storie che restano nel cuore...
    E' il caso di X- Force #12 (edizione italiana): nell'albo si trovano 3 storie, ma, onestamente, è come se fossero due, visto che la prima e l'ultima sono due perle. Incominciamo con il dire che la copertina è, a ben vedere, abbastanza fuorviante: il sogno non è per niente infranto, e Sam "Cannonball" Guthrie non attacca il Professor X. Si tratta semplicemente della raggiunta maturità di Sam come leader e di X- Force come squadra, visto che ora non hanno più Cable come guida e devono decidere del loro futuro: continuare il sogno di Xavier di coesistenza pacifica (la mano aperta) oppure seguire il metodo di Cable e combattere per la sopravvivenza (pugno chiuso)? Dopo una lunga riflessione, Sam mostra al professore la sua scelta: come un pugno chiuso può servire anche a proteggere (Cannonball apre il pugno e mostra uno scoiattolo), la mano aperta può servire anche per colpire (tentativo di schiaffo). In sintesi, continueranno a servire il sogno, ma lo faranno seguendo il metodo insegnato loro da Cable. Quando Sam verrà a sapere da Xavier che due membri della sua squadra hanno trafugato delle informazioni, è lo stesso professore a dirgli "Non farai niente. Questa è la strada che ti sei scelto, ed è una strada fatta di compromessi". Questa è la prima perla.
    Dopo l'inizio dell'avventura che vede X- Force alle prese con l'eredità del loro mentore (apparentemente defunto), si arriva alla seconda perla, ovvero X- Factor alle prese con un nemico subdolo e insidioso... Una visita dallo psicologo!! Visto che lo stesso Guido ammette più volte che il loro è uno strano gruppo (memorabile il suo "ti pareva, solo noi abbiamo una galleria di acerrimi nemici di cui non abbiamo mai sentito parlare"), la visita non può essere che un (quasi) susseguirsi di gag: Havok ammette i suoi dubbi sulle proprie capacità di leader, avendo come esempio la figura onnipresente del fratello Scott; Polaris è estremamente insicura, persino del proprio aspetto fisico (convinta di essere troppo grossa, ricomparirà poi con un costume più succinto che le servirà a giustificare la sua affermazione sul fatto che gli uomini guardano solo quello); Rahne non è sicura della propria identità, immagina continuamente sé stessa e chi la circonda in versione cartoon e/o come protagonista di un qualche show, senza dimenticare che il condizionamento subito a Genosha la porta ad avere sentimenti contrastanti verso Alex (ma cosa ci fanno i Summers alle donne?); Guido e Jamie, di solito quelli più giocherelloni, ammettono di usare la cosa per celare la loro sofferenza (il primo) e la propria paura di restare solo...

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    Last Post by aver2330 il 24 Oct. 2013
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  9. MAGNETO REX di Luigi Riggio

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    By aver2330 il 19 Oct. 2013
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    Max Eisenhardt, alias Erik "Magnus" Lensherr, alias Magneto, è un personaggio che ormai sarebbe troppo riduttivo definire un villain. Questo poteva essere vero negli anni '60, ma il passare del tempo e un signore di nome Chris Claremont lo hanno dotato di una tridimensionalità e, se vogliamo, di una regalità che lo rendono "oltre".
    Mettiamoci nei suoi panni: vittima dell'Olocausto (lettura consigliata "Magneto:Testamento"), scopre i suoi potri nella maniera più violenta possibile, con la morte della figlia, viene poi abbandonato dalla sua terrorizzata moglie Magda. Successivamente dedica i suoi poteri alla caccia ai nazisti spalleggiato dai servizi segreti americani, conoscendo così Charles Xavier, di cui diviene amico, ma con il sorgere della minaccia comunista subisce il voltafaccia che lo consacrerà a nemico della razza umana... Chissenefrega di quello che hanno fatto i nazisti? ora il nemico sono i russi! Inizia così la sua crociata per dominare il mondo, in modo che quello che è successo agli ebrei non capiti ai mutanti. Questo lo porterà in contrasto con il suo vecchio amico Xaver e i di lui pupilli, nonchè con mezzo universo Marvel... Con Claremont il personaggio ci appare un pò più complesso: lui vuole solo il bene dei mutanti, come il Professor X, ma le tragedie che l'hanno plasmato non gli permettono di abbracciarne la filosofia. Riuscirà tuttavia ad instaurare un rapporto con i ritrovati figli Pietro e Wanda, caratterizzato dal fatto che, quando fecero parte ddella Confraternita dei Mutanti Malvagi, lui era un criminale e non era certo una figura paterna in nessun caso. Dopo il ferimento di Kitty Pride durante uno scontro, Magnus decide di redimersi e inizia a collaborare con gli X- Men combattendo al loro fianco e assumendo perfino la carica di preside della Scuola per Giovani Dotati; addirittura vuole farsi processare per i suoi crimini (tentativo fallito per colpa dei gemelli Strucker, ma lasciamo perdere...). Tuttavia il peso delle tragedie che costellano la normale vita degli Uomini X sono troppo per lui, e finisce con il ritirarsi sull'Asteroide M, disdegnando di occuparsi oltre di quello che succede agli esseri umani. Non prima di aver collaborato con la bella Rogue, che sembra far breccia nel suo cuore... Potevano lasciarlo in sanata pace? macchè, ricordatevi che siamo nel cosmo Marvel!! Il canto del cigno della gestione Claremont sembra essere anche quello del Signore del Magnetismo, con un epitaffio che resta nel cuore e che vale, da solo, l'acquisto di X- Men 50 (da me recentemente riletto). Il Magneto qui tratteggiato è un uomo ormai stanco, richiamato alle armi da Fabian Cortez e dagli Accoliti; a dire la verità non vuole nuocere p...

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    Last Post by aver2330 il 19 Oct. 2013
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  10. WILL EISNER, UNA VITA PER IL FUMETTO di Massimo Gamberi

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    Recensioni
    Storia del fumetto
    By aver2330 il 17 Oct. 2013
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    Quando si parla di biografie "autorizzate" si cammina sempre su un campo minato. Si corre il rischio di avere per le mani un volume di parte.
    Ci sono biografie autorizzate che tacciono parti "scomode" della vita del personaggio preso in questione.
    Non è però il caso di Will Eisner, una vita per il fumetto, straordinario libro di Bob Andelman, finalmente in italiano edito da DoubleShot. Questa versione italiana è diversa da quella originale, pubblicata in America. Comprende infatti una serie di interviste condotte dopo la pubblicazione dell'opera. Alcune, in
    particolare coi disegnatori Chaykin e Friedman, hanno lo scopo di chiarire alcuni punti rimasti in sospeso. Altre, come quelle con Darwin
    Cooke, Pete Poplaski, Gary Chaloner e Andrew D. Cooke, autore di un documentario su Eisner, hanno contribuito ad approfondire la conoscenza
    del corpus eisneriano. Per una volta tanto, si racconta innanzitutto l'uomo dietro la matita. Anche l'artista, ovviamente; ma in ogni caso si cerca di far luce proprio sull'Eisner uomo.
    Interessante il rapporto di grande complicità con la moglie, col fratello Pete, e soprattutto il rapporto con i figli.
    Si parte dall'inizio: dallo Studio Eisner & Iger con tutti i retroscena di quel pionieristico periodo. I primi comic books: all'inizio sono ristampe di
    strisce sindacate, poi contenitori di storie nuove, realizzate appositamente da "botteghe di fumetto", come quella diretta da Eisner e
    Iger. Poi, la sofferta decisione di staccarsi dal socio e creare il personaggio più famoso: THE SPIRIT.
    La biografia, inoltre, contiene un'infinità di documenti privati (la corrispondenza tra Eisner e Iger nel periodo successivo alla "rottura" tra i due) e di curiosità. Fa luce sul periodo post Spirit, che va dal 1952 all'inizio degli anni '70. Viene approfondito il rapporto tra Eisner e l'esercito (e la rivista da lui
    diretta: PS MAGAZINE). Il periodo della sua riscoperta (con le ristampe della Warren) e, soprattutto, viene affrontata in maniera scrupolosa e
    completa la seconda parte della sua carriera fumettistica, quella più autoriale e matura.
    Insomma un volume fondamentale per capire al meglio il mondo eisneriano. Il ritratto dell'Autore più innovativo di sempre,
    quello che al medium FUMETTO credette da subito, quando gli altri consideravano i giornalini solo spazzatura.
    Il prezzo di 30 euro è accettabile, anche perchè si tratta di un "librone".
    Da avere.
    Last Post by aver2330 il 17 Oct. 2013
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